Città che cambiano

  • Il capoluogo abruzzese potrebbe sfruttare un piano di rigenerazione urbana analogo a quelli di Pesaro, Bergamo-Brescia e Mantova

    Sarà dunque l’Aquila la Capitale italiana della cultura 2026, dopo quasi 15 anni dal terremoto dell’aprile del 2009. Il capoluogo abruzzese ha sconfitto la concorrenza di altre nove città. Premiato all’unanimità dalla giuria il progetto di “recupero dell’identità” che vuole avvalersi della cultura vista «come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità». Le altre finaliste erano Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). «L’Aquila è una città ricca di storia e d’identità», ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

    15-03-2024 Redazione 2 minuti
  • Il progetto ambisce ad avere un impatto sociale, culturale ed economico sul cuore della città

    Nell’ambito del progetto “Giovani in centro”, volto alla rigenerazione del centro storico nella zona delimitata dall’ex cinta muraria medievale, il Comune di Cremona promuove un momento di riflessione con i propri cittadini su futuro della città.

    Progettisti, amministratori, studiosi e architetti invitati alla tavola rotonda “Pensare la città” con lo scopo di condividere visioni intorno a un insieme di elementi morfologici, fisici, storici e culturali che stanno portando ad un vasto lavoro di ripensamento e riuso degli spazi in abbandono, attraverso una strategia di sviluppo urbano sostenibile.

    Il progetto vuole avere anche un impatto sociale, culturale ed economico su un intero quartiere del centro storico, attraverso interventi che possano essere al servizio prima di tutto della fascia di popolazione più giovane della città.

    15-03-2024 Luigi Rucco 2 minuti
  • Firmato il Piano città con Comune e ministero della Cultura per la valorizzazione del patrimonio immobiliare

    Modena si dota del “Piano città degli immobili pubblici”, strategia basata su uno schema di valorizzazione del patrimonio immobiliare proposto dall’Agenzia del Demanio, in linea con il piano di sviluppo comunale, con i fabbisogni dei cittadini e con le esigenze logistiche delle istituzioni. Cos’è nello specifico questo Piano città? Si tratta di un programma che, in condivisione tra le parti, individua le migliori soluzioni per massimizzare l’efficienza dei servizi prestati, la rigenerazione urbana e la qualità della vita dei cittadini, rimuovendo fattori di degrado e ottimizzando l’utilizzo del suolo, in un‘ottica di riduzione della spesa pubblica e di sostenibilità ambientale.

    14-03-2024 Redazione 3 minuti
  • Prima tappa dell’iniziativa sulle città del futuro a Verona il 22 aprile. A seguire Roma e poi il sud

    Si terrà a Verona il prossimo 22 aprile il primo appuntamento dell’iniziativa “Progetto di futuro – in quali città e territori vogliamo vivere?”, organizzata dal Cnappc e dedicata ai temi della rigenerazione urbana. Ospite il professore della Sorbona Carlos Moreno, urbanista di fama internazionale e padre della “città” dei 15 minuti. La città scaligera è stata scelta in virtù del processo intrapreso recentemente di revisione integrale del proprio Piano di assetto del territorio (Pat), basato sui principi eco-sostenibilità, sulla prossimità e sulla coesione sociale. Prossime tappe del tour a Roma e in una città del sud entro fine anno.

    27-02-2024 Chiara Brivio 1 minuti

  • Le strutture a Venezia, Palermo, Roma, Bologna e Milano alla ricerca del riuso, e all'insegna della sostenibilità ambientale e sociale

    Sei beni immobili dell’Agenzia del demanio in cinque città italiane candidati a Reinventing Cities. L’Agenzia del Demanio è il primo ente pubblico che non sia un Comune a partecipare al concorso globale di architettura e design urbano di C40, rete mondiale di circa cento sindaci impegnata nella ricerca di un nuovo modello di progettazione delle città, che affronti allo stesso tempo la questione climatica e quella sociale. Sono in corso di pubblicazione gli avvisi di manifestazione di interesse per riqualificare quattro di questi siti, di proprietà dello Stato: il Forte Sant’Andrea e la Casa Madonna di Nicopeja a Venezia, l’ex caserma Perotti a Bologna e l’ex casa del Fascio di Settecamini a Roma.

    20mila mc
    Ex scuola di via Zama Milano
    58mila mq
    Ex caserma Perotti
    9mila mq
    Forte Sant'Andrea
    87.500 mq
    Ex Chimica Arenella
    27-02-2024 Alessio Garofoli 3 minuti
  • Capofila lo studio ganko per un’opera pubblica a 19,8 milioni

    Un approccio progettuale che favorisce la relazione, l’interscambio e il dialogo tra spazi pubblici e quelli scolastici, dove la scuola diventa città, e ne riprende la centralità. Su questi pilastri si imposta il concept “La scuola al centro del futuro”, il nuovo polo scolastico e culturale, inclusivo, sostenibile, previsto nell’area del quartiere Don Bosco a Brescia che decollerà entro la metà del 2024 e sarà realizzato entro il 2027.

    Questo nuovo complesso sarà finanziato con fondi europei fino ad un massimo di 19,8 milioni di euro.

    A firmare il progetto, con forti impatti sulla rigenerazione urbana, sarà il raggruppamento temporaneo di giovani architetti conoscitori del territorio, guidato dallo studio ganko con Guido Tesio.

    23-02-2024 Beatrice Massironi 2 minuti

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