Architettura protagonista al Fuorisalone: le 10 installazioni da non perdere in Statale
Architettura protagonista al Fuorisalone: le 10 installazioni da non perdere in Statale
L’Università degli Studi di Milano ospita Cre-Action di Interni durante la Design week
Torna anche per l’edizione 2025 il Fuorisalone di Interni, che quest’anno presenta la mostra-evento Cre-Action, con oltre 30 installazioni che, dal 7 al 17 aprile, animeranno gli spazi dell’Università degli Studi di Milano, Portrait Milano, l’orto botanico di Brera e lo strettone della Pinacoteca di Brera, Eataly Milano Smeraldo e Urban up – Unipol De Castillia 23.
Un’edizione focalizzata sulla creatività come processo dinamico capace di trasformarsi in progettazione concreta, dove l’architettura torna ad essere protagonista della trasformazione delle città. Come nelle precedenti edizioni è la Statale la location che ospiterà le installazioni dei principali progettisti a livello internazionale.
Nel Cortile del ‘700 Piero Lissoni presenta Wind Labyrinth, un’opera immersiva per Sanlorenzo, con vele e rande che trasformano lo spazio in un labirinto di vento e mare. L’installazione vuole celebrare un nuovo concetto di nautica in linea con la Road to 2030 verso una carbon neutrality nel settore.
Il Cortile della Farmacia ospiterà The Amazing Plaza, un’installazione firmata Mad Architects per Amazon che reinterpreta in chiave contemporanea la piazza italiana, storico cuore pulsante della vita sociale e commerciale. «Giochiamo spesso con la realtà e la sua percezione – spiega Andrea D’Antrassi, associate partner di Mad Architects – per questo abbiamo voluto dare una nuova visione alla piazza, intesa come spazio di connessioni e di incontri. Non è solo un luogo iconico, ma una realtà in continua trasformazione, capace di evocare nuove prospettive».
Snodo centrale del Fuorisalone di Interni sarà il Cortile d’Onore, che ospiterà l’installazione Tam Tam, progettata dallo studio Alvisi Kirimoto e realizzata grazie al supporto di Corepla. L’installazione trasforma un tempio di colonne bianche in plastica riciclata in un organismo vivo e dinamico, modellato dall’interazione dei visitatori. «Non esiste più una sacralità immutabile e distante del tempio: l’interazione tra persone e architettura diventa il vero motore di trasformazione», spiegano Massimo Alvisi e Junko Kirimoto. Torna Big al Fuorisalone con A Beat of Water, opera realizzata da Roca con 300 metri lineari di tubi in acciaio zincato, che racconta il viaggio dell’acqua per una maggiore consapevolezza sull’uso delle reti idriche. Studio Marco Piva e Saint-Gobain presentano Beyond the golden age?, uno spazio dove ogni superficie riflette, moltiplica e confonde, invitando lo spettatore a pensare al modello errato basato sullo sfruttamento delle risorse, a favore di una architettura responsabile, realizzata interamente con materiali riciclati capaci di evocare memoria e mutamento. L’installazione Magma realizzata da One Works richiama un paesaggio frammentato, con una natura in continua evoluzione e l’uomo alla ricerca di un rapporto equilibrato. Il percorso, costruito in collaborazione con Atlas Concorde e Mapei, simula il movimento delle placche terrestri tramite un’esperienza immersiva, come un intreccio di superfici e corridoi geometrici in cui il visitatore percepisce la fragilità di ogni essere vivente di fronte alle forze naturali. Aevum (Eternity) celebra l’eterna bellezza del marmo e sperimenta nuovi modi di utilizzare gli scarti della lavorazione delle pietre, a partire da una ricerca sviluppata da Zaha Hadid Architects, studio che recentemente si è aggiudicato il maxi-concorso “Napoli Porta Est”. L’installazione trae ispirazione dal colonnato dell’Università degli Studi con cui si pone in dialogo visivo e il risultato è un’architettura che combina tecnologie all’avanguardia con il saper fare artigianale.
Nel loggiato est del cortile della Ca’ Granda Som Skidmore, Owings & Merrill e Artemide presentano Tetras, una dimostrazione di come l’illuminazione possa contribuire a creare ambienti dinamici, efficienti e stimolanti. Tetras è composta 13 apparecchi sospesi all’interno degli archi della loggia per creare un dialogo con l’architettura del Filarete, come rappresentazione di un sistema modulare di forme ripetute.
Nel Cortile della Ca’ Granda Amdl Circle e Michele De Lucchi presentano Catasta, una costruzione in legno che evoca una piccola casetta dal grande tetto spiovente che ricorda quello di un tempio antico permeabile alla luce. Lo spazio, realizzato in collaborazione con Rubner Haus, crea un equilibrio tra efficienza e valore estetico e simbolico. «Una catasta non è una costruzione con una funzione specifica, ma vale per quello che evoca. Accatastare legna è un’arte, bisogna scegliere pezzi omogenei per forma e dimensione, e poi comporli meticolosamente. Altrimenti il risultato è instabile e pericoloso e la sua presenza caotica e disturbante nel tessuto del paesaggio. Questo ci ricorda il valore di essere progettisti», racconta Michele De Lucchi.
Non solo Statale. Tra gli altri appuntamenti del Fuorisalone di Interni da segnalare War Flags all’orto botanico di Brera. Qui Philippe Starck (con Babinet & Co) anticipa la prospettiva di un prossimo conflitto globale tra realtà e distopia. Bandiere e bracciali che incitano all’odio invadono i piccoli sentieri dell’orto, come un monito sulle nuove degenerazioni di violenza in atto nel mondo. La produzione è stata realizzata da ABS Group.
In copertina: ©Interni Magazine

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