11-09-2018 Francesco Fantera 3 minuti

Cnappc, Cni e Inarcassa insieme per la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica

Il 30 settembre sensibilizzazione nelle piazze, a novembre consulenze gratuite per la cittadinanza

"Dobbiamo tornare ad essere attori protagonisti attivi, e non passivi, delle politiche che riguardano la messa in sicurezza e la prevenzione del nostro patrimonio"

Walter Baricchi

Si svolgerà il prossimo 30 settembre, in tutta Italia, la prima Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, promossa e organizzata da una joint venture fra Consiglio Nazionale degli Architetti (Cnappc), Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni) e Fondazione Inarcassa. L’iniziativa è strutturata in due fasi distinte ma connesse fra loro: le Piazze della Prevenzione Sismica (30 settembre), e Diamoci una Scossa!, programma di consulenza con visite a domicilio da parte di professionisti registrati negli Ordini, che durerà per tutto il mese di novembre. L’obiettivo? Favorire non solo un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare del nostro Paese, ma anche la diffusione di una vera e propria cultura della prevenzione sismica.

Quest’ultimo punto risulta centrale poiché nonostante l’85% del territorio italiano sia a rischio sismico, con l’80% della popolazione e il 70% dei Comuni del Belpaese coinvolti, l’idea di premunirsi dai danni di un evento imprevedibile come un terremoto, fa ancora fatica a fare breccia. Prova ne è lo scarso utilizzo di un incentivo fiscale come quello del Sisma Bonus, che prevede detrazioni fiscali Irpef per lavori edilizi antisismici fino all’85%. E questo nonostante il 65% degli immobili nostrani risulti antecedente alle prime norme antisismiche. Sotto il profilo economico, l’ANCE ha stimato che il fabbisogno potenziale muoverebbe fino a 105 miliardi di euro in spese e investimenti.

“Abbiamo un patrimonio vulnerabile – ha sottolineato Egidio Comodo, Presidente della Fondazione Inarcassa –, e per questo c’è necessità di fare valutazioni approfondite. Lo Stato ha messo in campo strumenti fiscali importanti rispetto ai quali dobbiamo creare un link: favorire la conoscenza del Sisma Bonus infatti, permetterebbe la messa in sicurezza dello stock edilizio. Si tratterebbe anche di una grande occasione per avviare una campagna di ripresa del mercato delle costruzioni”.

In occasione della Giornata del 30 settembre, verranno costituiti centinaia di punti informativi in decine di città italiane allo scopo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della sicurezza sismica. Per questo architetti ed ingegneri esperti in materia, spiegheranno ai cittadini i rischi, le variabili e le agevolazioni economiche a disposizione. Per tutto il mese di novembre invece, grazie ad un programma di cosiddetta “prevenzione attiva”, migliaia di professionisti si renderanno disponibili per effettuare una visita tecnica presso gli immobili di chi ne farà richiesta, allo scopo di fornire un’analisi preliminare dello stato di rischio e spiegare le possibili soluzioni finanziarie e tecniche per migliorarlo. Il tutto in forma gratuita.

“Questo deve diventare un modus operandi, dobbiamo essere presenti sul territorio come categorie professionali – ha evidenziato Armando Zambrano, Presidente del Cni –, anche far capire che al primo punto della nostra attività c’è la tutela e la sicurezza della popolazione. Inoltre, per fornire un servizio migliore, stiamo lavorando alla realizzazione di una piattaforma in grado di avvicinare i bisogni dei cittadini, le dinamiche del mercato e la competenza dei professionisti. In questo senso abbiamo chiesto delle modifiche allo strumento messo in campo da Ance e Deloitte per modificare l’accesso dei professionisti al sistema, ma anche ad Inarcassa che stava pensando ad un progetto simile”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Walter Baricchi, consigliere del Cnappc e componente del Comitato Scientifico dell’iniziativa. “Non si tratta di un evento spot, ma di un programma di interazione che nasce dalla ritrovata sinergia fra i Consigli Nazionali e che dobbiamo tradurre anche a livello locale, in quanto le nostre sono professioni convergenti e non concorrenti. Questa è un’opportunità unica per presentarci uniti – ha ribadito Baricchi –, e riacquistare un riposizionamento nella società civile in cui operiamo. Dobbiamo tornare ad essere attori protagonisti attivi, e non passivi, delle politiche che riguardano la messa in sicurezza e la prevenzione del nostro patrimonio”.

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Francesco Fantera
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