Con la nuova piazza pubblica si conclude la rigenerazione della Torre Velasca
L’intervento di Asti Architetti, durato cinque anni, coniuga identità storica, sostenibilità e innovazione
Un articolato equilibrio tra elementi iconici e integrazione di finiture di ultima generazione. Si è concluso il grande intervento di riqualificazione di Torre Velasca, uno dei capolavori del modernismo italiano, progettato nel 1955 dallo studio Bbpr e inaugurata tre anni dopo. Un edificio iconico per Milano, che negli anni ha suscitato pareri discordanti tra chi lo ha sempre apprezzato e chi non ne ha mai condiviso gli elementi progettuali.
Il restauro del “grattacielo con le bretelle” – come viene soprannominato dai cittadini milanesi per via delle caratteristiche travature oblique che sorreggono la parte superiore dell’edificio – era iniziato a fine 2020 ed è stato sviluppato da Hines con un progetto di Asti Architetti
che ha incluso il restauro conservativo delle facciate, la rigenerazione degli spazi interni e la realizzazione della nuova piazza Velasca.
«Con la rinascita di Torre Velasca inauguriamo un nuovo capitolo nel percorso di rigenerazione urbana di Milano. Questo intervento, frutto di una sinergia virtuosa tra pubblico e privato, rappresenta per Hines la piena espressione della nostra visione: restituire vita e valore ad un simbolo storico, coniugando rispetto per l’identità architettonica e culturale con soluzioni tecnologiche avanzate e sostenibili», ha dichiarato Mario Abbadessa, senior managing director di Hines Italia.
Proprio la piazza completamente pedonalizzata è l’ultimo tassello del progetto, che restituisce uno spazio pubblico arricchito da aree verdi in pieno centro storico. «La nuova piazza a uso pubblico, pensata come spazio vivo e inclusivo, riconnette la Torre alla città e ai suoi cittadini, trasformandola in un nodo di relazioni, scambi e vitalità urbana. Con questi progetti desideriamo contribuire a una città più inclusiva, in cui i luoghi storici tornano a essere spazi di incontro e cultura», prosegue Abbadessa.
Dal 1958 Torre Velasca non era mai stata oggetto di opere di risanamento, manutenzione e riqualificazione. Il progetto di Asti Architetti ha volutamente rispettato il valore storico dell’edificio, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica, grazie anche ad un continuo confronto con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Milano.
«Il progetto dei Bbpr della Torre Velasca restituisce ancora oggi alla città di Milano la sua grande linearità estremamente attuale: il progetto di recupero è stato fatto non per musealizzarla ma per riportarla alla nostra contemporaneità come un grattacielo ancora vivo. Gli elementi linguistici originari della Torre – ovvero la pulizia cromatica, formale, distributiva degli spazi e dei materiali – hanno permesso di proiettare al futuro un progetto pensato negli anni Cinquanta votato alla flessibilità e quindi alla trasformazione della propria vita nel tempo», dichiara l’architetto Paolo Asti.
A partire dalle facciate, il restauro ha restituito alla Torre il suo colore originale, caratterizzato da sfumature cangianti che variano con la luce nelle diverse ore del giorno, grazie a un innovativo intonaco appositamente sviluppato. Il progetto di rigenerazione degli interni è stato concepito nel rispetto del disegno originario e ha valorizzato gli elementi autentici del design anni ’50. Particolare attenzione è stata dedicata anche all’illuminazione, con un concept su misura a basso impatto energetico, pensato per esaltare l’architettura della Torre e della piazza antistante. Quest’ultima è stata valorizzata anche attraverso il restauro dei pali storici, riposizionati come da progetto originario davanti all’ingresso.
La superficie retail è stata ampliata da 500 a 3.700 metri quadrati grazie all’efficientamento degli spazi esistenti, come le aree adibite a parcheggio, e alla riconversione di volumi precedentemente inutilizzati, tra cui ex locali tecnici. L’offerta commerciale comprenderà anche due ristoranti, uno dei quali al 18esimo piano con vista panoramica a 360 gradi sulla città, oltre a spazi dedicati a retail, business, ospitalità e benessere.
Dal 19esimo al 26esimo piano sono presenti anche gli spazi residenziali che ospiteranno le Mett suites & residences del gruppo Sunset Hospitality, per una superficie complessiva di circa 10mila metri quadrati: 72 lussuose residenze restaurate nel rispetto delle planimetrie originarie e destinate sia a soggiorni brevi che lunghi.
In copertina: © Albo

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