20-10-2020 Francesco Fantera 3 minuti

Concorso Mibact e Invitalia per il restauro della chiesa di S. Francesco a Mirandola

Oltre 80mila euro al vincitore, procedura telematica in unico grado. Costo dell’opera di 5,2 milioni

Per consegnare la documentazione richiesta c’è tempo fino alle ore 13.00 del prossimo 24 novembre

A poco più di 8 anni dall’evento sismico che colpì duramente l’Emilia-Romagna a cavallo fra maggio e giugno del 2012, è stato pubblicato il bando per il restauro della chiesa di San Francesco a Mirandola (Mo). Il concorso di progettazione, anonimo e in un unico grado, si svolgerà attraverso la piattaforma telematica di Invitalia, soggetto che ha indetto la procedura di gara per conto del Mibact – Segretariato Regionale per l’Emilia-Romagna. Forte, infatti, l’interesse culturale dell’edificio parzialmente crollato in seguito al terremoto. Anche per questo dal Ministero dei beni culturali arrivano tre milioni di euro per finanziare l’operazione di recupero, conservazione e valorizzazione che si vanno a sommare ai 4,6 milioni in arrivo dal fondo per “interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato le provincie di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio”. Montepremi di 119mila euro, con 81mila che andranno alla proposta vincitrice, mentre la decisione sull’affidamento delle fasi successive di progettazione sarà facoltà della stazione appaltante. Per partecipare, professionisti singoli o in gruppo, oltre a società di architettura e ingegneria, avranno tempo fino al 24 novembre 2020.

Il contesto. La chiesa è tra le prime francescane d’Italia e fra le più antiche dell’abitato ed è stata realizzata nel 1228, subito dopo la canonizzazione del santo patrono d’Italia. L’aspetto odierno risale all’inizio del XV secolo e ospita un patrimonio culturale importante composto da opere d’arte, dipinti, statue e vetrate ricchi di rimandi alla storia della città. Fin dall’inizio divenne un punto di riferimento tanto per la comunità quanto per i signori locali, i Pico, che qui vi fecero seppellire quattro esponenti della famiglia.

L’intervento. Ad essere oggetto del concorso è il progetto di rifunzionalizzazione della chiesa e degli ambiti annessi, operazione resasi necessaria in seguito alla parziale distruzione del manufatto occorsa in seguito al terremoto del 2012. Il danno, nello specifico, riguarda le strutture in elevazione e le volte della navata principale e laterale destra, oltre al campanile e al volume della sagrestia. Inoltre, il crollo della torre campanaria ha causato danni ingenti ad alcune porzioni delle coperture della navata sinistra, del presbiterio, del coro e della volta della cappella della Madonna di Reggio. Date le condizioni attuali, il progetto proposto dai partecipanti (livello di approfondimento pari a quello di un “progetto di fattibilità tecnica ed economica”), dovrà prendere in considerazione gli interventi in corso di realizzazione che inerenti la sistemazione delle coperture, il restauro delle murature e delle volte. Il bando contiene anche delle indicazioni specifiche circa il riuso dei materiali recuperati, come ad esempio le colonne o le vetrate, la ricostruzione della volta della cappella della Madonna di Reggio e la conservazione delle decorazioni che hanno resistito alla forza del terremoto. Costo stimato dell’opera? Di poco superiore ai cinque milioni di euro, comprensivi di 330mila per gli oneri di sicurezza.

Criteri di aggiudicazione. Le proposte verranno valutate secondo uno schema che prevede 95 punti per l’offerta tecnica e 5 per quella economica. Dal bando emerge che il peso maggiore (55 punti) lo avrà la qualità del progetto sotto il profilo urbano, architettonico e strutturale, con un focus sulle soluzioni relative alla ricostruzione dei sistemi di copertura, del campanile e alla reintegrazione degli altri volumi che compongono il lotto. Importante anche il valore tecnico della proposta per quanto riguarda gli interventi sulle murature e la sostenibilità dell’intera operazione.

Premi e commissione. Il montepremi di 119,233mila euro andrà in gran parte al vincitore (81,8mila euro). Gli altri quattro candidati ad essere premiati riceveranno ciascuno poco più di 9mila euro. Ad indicare le cinque proposte migliori sarà una commissione composta da tre membri di cui almeno uno sarà esperto di restauro dei beni culturali.

Timeline. Per consegnare la documentazione richiesta c’è tempo fino alle ore 13.00 del prossimo 24 novembre.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata sulla piattaforma telematica di Invitalia.

In copertina la chiesa di San Francesco a Mirandola ©Wikpedia

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Francesco Fantera
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