Design Economy 2025: il settore si conferma motore di crescita

18-04-2025 Luigi Rucco 2 minuti

18-04-2025 Luigi Rucco 2 minuti

Design Economy 2025: il settore si conferma motore di crescita

Il rapporto Symbola e Poli.design analizza competitività e prospettive delle imprese

Nella settimana clou dove Milano diventa l’epicentro internazionale del design e della progettazione, il rapporto Design Economy, promosso dal 2017 da Fondazione Symbola, Deloitte private, Poli.design e ADI, racconta lo stato di salute e le prospettive del settore. Dati e approfondimenti su performance, competenze e trend utili per capire la competitività delle imprese anche alla luce dell’instabilità economica internazionale delle ultime settimane.

Con 281 mila imprese, un fatturato di 31,8 miliardi di euro e circa 352mila addetti per il 2023 (ultima rilevazione aggiornata disponibile) il design si conferma un pilastro importante per lo sviluppo industriale europeo.


Confermata anche la leadership italiana: nel nostro Paese viene generato il 19,8% del valore aggiunto del settore in Europa e qui risiede la media di uno su cinque addetti europei


In Italia, l’analisi conferma la crescita nell’ultimo triennio del valore aggiunto, da 2,9 a 3,2 miliardi di euro, e del numero degli occupati, che ha raggiunto quota 63.645 (da 63.086). Tuttavia, si registra un ritmo più contenuto rispetto ad altri comparti dell’economia (+4,0% per il valore aggiunto e +0,3% per l’occupazione, mentre, nel suo complesso, l’economia italiana ha registrato rispettivamente +6,4% e +1,8%), segnalando la necessità di una strategia di sviluppo mirata a consolidare il posizionamento competitivo del settore. Un problema che va analizzato a livello globale, visto che il 55% delle organizzazioni opera su scala regionale, il 34,9% su scala nazionale, mentre solo circa il 10% è attivo sui mercati internazionali. Dato confermato anche dalle dimensioni delle aziende, visto che il 40,9% è costituito da micro e piccole imprese.


I settori trainanti restano il turismo e la ristorazione (25,9%), l’arredamento (24,2%), e la moda (17,7%), ma si rileva un crescente interesse del settore healthcare (9,4%)


Dalla progettazione di dispositivi medici a interfacce per il monitoraggio della salute, alla creazione di ambienti ospedalieri pensati per ridurre lo stress del personale medico e dei pazienti, fino alla progettazione del packaging adatto a ridurre i rischi di assunzione di medicine improprie o con dosi non corrette: sono diverse le applicazioni che rendono il settore healthcare in forte sviluppo.

Guardando alla geografia del sistema, la provincia di Milano si conferma capitale del settore, dove si concentra poco meno di un quinto del valore aggiunto nazionale (18,6%) con 8.354 occupati (13,1% nazionale). Seguono Torino, Roma e Bologna. Se si misura il peso del design sul totale delle economie regionali e provinciali, le Marche e la provincia di Fermo si posizionano al primo posto in Italia, spinte dalla domanda dei settori manifatturieri.


Le competenze digitali. Il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale anche nei processi creativi appare evidente nel report, dove l’80% degli operatori intervistati dichiara di utilizzare tali strumenti


con ambiti di specializzazione come il project services e il digital&interaction design, dove si supera la quota del 90%.

La formazione del design in Italia nell’anno accademico 2023/2024 si caratterizza per una crescita di tutte le sue componenti: dal numero dei corsi di studio (+9% rispetto all’anno precedente) e degli istituti (+2%), al numero degli studenti iscritti al primo anno (+5,2%), fino a quello dei laureati (+6,7% rispetto all’anno solare 2022). Se la concentrazione di istituzioni e studenti resta al nord (rispettivamente il 41% degli istituti e il 55,7% degli studenti), la crescita degli studenti iscritti nell’ultimo biennio è simile tra centro (+21,2%) e sud e isole (+21,4%) – con regioni come Campania, Sicilia e Puglia in forte crescita, mentre è più contenuta al nord (+8,5%). Una crescita fortemente interconnessa alle specializzazioni produttive territoriali, come dimostrano i corsi di Design sostenibile per il sistema alimentare a Parma, Design navale e nautico a Genova, Design del sistema moda in Lombardia, Toscana e Campania.

Si può scaricare Il rapporto completo Design Economy 2025 su www.symbola.net.

In copertina: © Ruggiero Scardigno

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Luigi Rucco
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