Gbpa Architects firma la nuova “casa” di Schindler a Concorezzo
Presentato il progetto di riqualificazione della sede. Sostenibilità e benessere i driver dell’intervento. Consegna prevista entro il 2027
Una nuova “casa” per i lavoratori di Schindler. È questa la definizione che l’ad e direttore generale del colosso svizzero degli ascensori, Matteo Napoli, ha usato per dare l’avvio al progetto di riqualificazione della sede di Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza. Un luogo iconico per il territorio, con la sua torre che segnala l’arrivo nel piccolo comune, fulcro di un forte tessuto produttivo che oggi, come sottolineato da Napoli, affronta le sfide del futuro attraverso investimenti in innovazione e formazione.
La ristrutturazione dell’headquarter, dal 1969 in Brianza, rappresenta un passo in avanti per l’azienda, «un momento storico», che punta a rigenerare non solo gli edifici che la compongono, ma anche il territorio circostante. Il progetto è stato affidato ai milanesi di Gbpa Architects, vincitori di un concorso a inviti bandito dal Gruppo al quale hanno partecipato una decina di studi, e che ha come driver sostenibilità, interconnessione di funzioni e benessere delle persone. Nelle parole dell’ad, il plus di Gbpa è stato quello di aver presentato «un concetto sostenibile e misurato. Come Schindler vogliamo far parte dei territori locali e vogliamo farlo in modo bilanciato e innovativo. È un progetto che mantiene anche la nostra identità, integrando i nostri valori».
Come ha spiegato Antonio Gioli, co-founder dello studio con Federica De Leva, autori tra gli altri del Porsche Experience Center e della sede di Amazon a Milano, il concept si basa sulle moderne teorie dei luoghi di lavoro, pensati in funzione del benessere e delle connessioni delle persone che vi lavorano. Il masterplan interessa un’area di 22.580 mq, con oltre 11mila mq di edifici esistenti riorganizzati e potenziati articolato in tre corpi principali. Due gli edifici preesistenti che saranno sottoposti a un importante lavoro di ristrutturazione, con un terzo volume di nuova costruzione che avrà una funzione di collegamento.
Anche l’iconica torre, dove si effettuano i test per gli ascensori, sarà ristrutturata e sarà la prima a essere consegnata a settembre. «Non sarà una rivoluzione, ma una evoluzione. Andremo ad aggiungere senza togliere nulla» ha spiegato Gioli. Il progetto, che si appresta verso la fase esecutiva, prevede infatti l’aggiunta di un piano per ciascuno dei due edifici, che saranno collegati tra loro, proprio per concretizzare i nuovi paradigmi di lavoro, che prevedono la connessione di persone e di funzioni.
Fulcro di tutto il sito sarà una nuova piazza coperta, sulla quale si affacceranno una reception e un caffè.
«La piazza deve essere intesa come uno spazio civico, che connette le persone. Ed è quello che oggi manca alle aziende»
dice ancora Gioli. E facendo eco alle parole di Napoli di una nuova “casa” per i dipendenti di Schindler, aggiunge «l’obiettivo è far sentire l’edificio come una casa, dove si lavora, si sta insieme e si convive. Per questo – ha continuato l’architetto – all’interno della reception sarà inserito un sistema unico di ascensori. Tutti, quindi, dovranno passare dallo stesso luogo». L’interconnessione di funzioni caratterizzerà anche i primi piani, dove saranno ricavati un auditorium e delle logge con terrazze coperte, collegati da un nuovo ponte. Completano l’intervento una palestra aziendale e il rinnovato Training center, il centro di formazione tecnica dell’azienda, in un ecosistema funzionale.
L’innesto del verde – a bassissimo impatto, non più elemento meramente estetico ma funzionale all’attività lavorativa, che vuole contribuire a inserire nell’azienda i concetti di vivibilità e dello stare all’aperto – contribuirà alla sostenibilità dell’intervento, in linea con l’impegno verso il net zero entro il 2040 di tutto il gruppo Schindler. A livello impiantistico l’intero sito sarà alimentato da un sistema geotermico ad alta efficienza, integrato con pannelli fotovoltaici e gestito tramite un sistema Bacs (Building automation and control system) per il monitoraggio dei consumi. A seguito dell’intervento, la sede – dove lavoreranno tra le 250 e le 300 persone – sarà certificata Leed Gold. Lato materiali, saranno il più possibile mantenute le preesistenze, come per esempio i mattoni delle facciate, che saranno combinati con cellule vetrate.
E alla domanda su come mai Schindler abbia deciso di investire sulla sua sede italiana, Napoli ha risposto: «i progetti vengono scelti in modo strategico. L’Italia è il secondo mercato al mondo dopo la Cina per numero di ascensori installati, per l’azienda rappresenta un mercato centrale». L’auspicio, anche da parte dell’amministrazione locale, è che l’innovazione portata dal nuovo headquarter possa rendere questo settore più attrattivo anche per i giovani del territorio, che oggi soffre di una scarsità di manodopera qualificata, che le aziende brianzole quantificano in oltre il 50% rispetto alla domanda.
Previsione di consegna a fine 2027. L’ammontare dell’investimento per ora rimane riservato.
In copertina: © GBPA Architects

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