La grafica urbana di segno italiano ricolora il waterfront di Busan

22-09-2021 Francesca Fradelloni 3 minuti

La metropoli coreana ha ripreso vita dopo l’emergenza sanitaria, grazie alla creatività e alla cultura

Promosso dal Ministero coreano della cultura, dello sport e del turismo, l’intervento ha coinvolto la galleria d’arte Art SoHyang che, con l’apporto di 40 artisti coreani, ha realizzato un grande pattern marino dove la creazione di zone di sosta, in rispetto del distanziamento sociale, diventa occasione per ridefinire il waterfront.

Non te lo aspetti, ma è un arazzo grafico che guarda all’infinito del mare. Una nuova traccia di colore che è stata fatta a Busan, nella Corea del Sud, da un team italiano.

La Corea del Sud è uno dei “dragoni” emergenti dell’Estremo Oriente, una delle potenze economiche in fase di sviluppo costante del nostro tempo. Gli italiani la conoscono soprattutto per il clima di tensione che dura da 70 anni con lo scomodo “cugino” del Nord. Eppure, Busan, capitale coreana dell’industria navale, sta diventando una metropoli che attrae creatività e talenti stranieri. È infatti dello studio milanese Migliore + Servetto il “Waterfront Door/ Into the Ocean”, un ampio intervento di grafica urbana che si estende per 500 metri lungo la fascia costiera nel quartiere di Suyeoung.

Promosso dal Ministero coreano della cultura, dello sport e del turismo, l’intervento ha coinvolto la galleria d’arte Art SoHyang che, con l’apporto di 40 artisti coreani, ha realizzato un grande pattern marino dove la creazione di zone di sosta, in rispetto del distanziamento sociale, diventa occasione per ridefinire il waterfront.

Il parco, luogo di incontro per i giovani e meta di passeggiate lungo il mare già prima della pandemia, è stato oggetto di un concorso indetto dal Ministero nell’ambito del progetto “Public art project-Our town art”. Un’iniziativa nazionale visionaria e strategica che prevede la riqualificazione di alcune aree urbane con particolare attenzione alla costruzione di spazi condivisi in cui il distanziamento sia rispettato attraverso interventi artistici ad opera di maestranze locali. Il tutto nell’ottica di un sostegno concreto al mondo professionale dell’arte e della cultura, un settore che la pandemia e le restrizioni hanno pesantemente colpito.


Il lavoro degli artisti coreani è stato quello di tradurre il disegno dell’architetto Ico Migliore sulla macro scala di una porzione di lungomare.


Il progetto dunque non solo è espressione del ricco dialogo tra arte e design, quali discipline affini per indagine e strumenti, ma anche esempio di fertile incrocio culturale tra Italia e Asia.

Ph. ©JUNLEEPHOTOSLa fitta texture ideata da Migliore costituisce un’ulteriore espressione di quella ricerca che l’architetto sta portando avanti con lo studio da diverso tempo e che intende riflettere sul valore e sul ruolo del pattern nel nostro “intorno”, tema quanto mai attuale di prossimità e distanza tra persone e contesti.

A ritmare il percorso lungo la costa di Busan e a suggerire un sicuro distanziamento a chi si ferma in questo luogo è di fatto il disegno stesso che, sviluppandosi dal macro al micro, intreccia un progetto di zone di sosta alla continuità data dal segno ondoso e dagli elementi marini. Il ritmo della narrazione infatti si sviluppa a partire da 5 aree più grandi, che costituiscono altrettante piazze tematiche, ciascuna caratterizzata da un colore e da un disegno specifico a scandire il percorso e offrire un punto di riferimento per l’orientamento. Il pattern si compone dunque strutturandosi intorno a queste aree tematiche più ampie, gli elementi squadrati in scala più ridotta, si caratterizzano per la presenza di una numerazione progressiva che permette di identificare con chiarezza, quasi da numero civico, i diversi punti del percorso, facilitando l’orientamento. Forte il richiamo all’oceano antistante: squali, polipi, pesci martello e molti altri si aggirano tra le onde di questo oceano grafico.

In copertina: il waterfront dello studio Migliore + Servetto a Gwang-An-Ri, Busan, S.Korea ©JUNLEEPHOTOS

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Francesca Fradelloni
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