i-Mesh, una start up italiana per le coperture della promenade di Expo Dubai

20-10-2021 Chiara Brivio 2 minuti

Il gruppo marchigiano ha costruito la struttura (lunga 2,7 chilometri) in tessuto tecnico

Expo Dubai 2020 continua, anche nel segno del made in Italy. Dopo Matteo Gatto, che ha lavorato al Padiglione Italia e a quelli di altri 39 paesi, External Reference con Onionlab che hanno curato gli interni del Padiglione Spagna, anche le coperture della promenade dell’Esposizione universale sono frutto del know how e della tecnologia del Bel Paese.


È infatti il gruppo marchigiano di i-Mesh, fondato da Alberto Fiorenzi, ad avere realizzato la più grande struttura retrattile del mondo, lunga 2,7 chilometri, con uno speciale tessuto tecnico, robusto, flessibile, leggero e trasparente, brevettato e realizzato in Italia.


Un prodotto che, sfruttando le tecnologie applicate nell’aeronautica e nell’aerospaziale, si è adattato alle esigenze di un’architettura caratterizzata da strutture minimal e leggere, come quelle che lo studio tedesco Werner Sobek ha progettato per Dubai. La sua speciale composizione – 6 tipi di fibre e da un polimero termoplastico – permette ad i-Mesh di fungere da schermatura per le radiazioni solari, mantenendo un microclima al di sotto della pensilina, senza però impedire la visione del cielo. Una soluzione quanto mai adatta alle alte temperature del Paese del Golfo. Anche i motivi scelti per il tessuto richiamano quelli traforati delle mashrabiya, le griglie tipiche dell’architettura del Medio Oriente.

Circolarità. E se i-Mesh era già stato impiegato nella realizzazione di tendaggi high-tech, separatori verticali, controsoffitti, skyroof e arazzi, nel caso specifico di Expo Dubai, l’impiego di questo tessuto innovativo ha permesso di ovviare al problema delle travi di sostegno trasversali nella realizzazione della promenade, e quindi di risparmiare 30 km di alluminio estruso, che potenzialmente equivarrebbe ad evitare di rilasciare 31 tonnellate di Co2 nell’ambiente. Si stima un quantitativo di 52.500 mq di i-Mesh, prodotti con solo il 3% di scarto di materiale vergine (al 25% nella normale produzione tessile).

E sempre in un’ottica di sostenibilità, il tessuto viene realizzato su misura e in modo personalizzato per ogni commessa, per limitare gli sprechi. i-Mesh può anche essere riutilizzato, come nel caso di Dubai: una parte delle coperture rimarranno come installazione permanente, mentre le parti restanti potranno essere impiegate in altri usi cittadini. Ed è la prima start up ad essere selezionata come fornitore per un’Esposizione universale. Un altro record per il made in Italy.

In copertina: Dubai Expo-2020 Dubai. Pergola Sun Shading, progettata da i-Mesh. Cortesia ©i-Mesh

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Chiara Brivio
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