Leve per il rilancio postCovid: real estate e transizione digitale, cultura e turismo

21-07-2020 Chiara Castellani 4 minuti

Verso il Mipim 2020, passando per Parigi. Il punto di Re Mind Imobiliare

«Portare all'attenzione della politica le migliori idee per cittadini e imprese»
Paolo Crisafi

Consiglio europeo e filiera immobiliare: da Bruxelles a Roma Capitale a tutte le città italiane, è il titolo del think tank organizzato da Re Mind Immobiliare. Un’occasione di dialogo per mettere a fuoco la ripartenza e il nuovo bilancio UE, che dovranno avere tra le priorità le città e la necessità di piani economici per investire soprattutto in mobilità sostenibile e nella transizione energetica. Istituzioni, cittadini e imprese uniti insieme per rilanciare l’economia è quanto auspica Paolo Crisafi, presidente di Re Mind. «Solo partendo dalla cultura e dal turismo si potranno portare all’attenzione della politica le migliori idee e soluzioni per una economia che faccia il bene dei cittadini e delle imprese». 

È la sindaca di Roma Virginia Raggi a sottolineare la necessità di interventi che sappiano sostenere le attività produttive attraverso «una maggiore liquidità alle imprese, consistenti sgravi fiscali, semplificazioni amministrative. Fondamentale il rapporto con il tessuto territoriale formato non solo dai Comuni ma anche dalle aree metropolitane per le quali – ha sottolineato – è necessario un impegno particolare». Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria è il momento di ripartire e un aiuto concreto arriva dall’estero, ha ricordato Mario Breglia, fondatore e presidente di Scenari Immobiliari. Parlando della ripresa del mercato immobiliare italiano «che dopo il brusco stop dovuto al Covid-19 ha ripreso vitalità, il segnale più importante viene dagli investitori esteri che sono tornati attivi sia negli uffici che nella logistica. Dopo un crollo di quasi un terzo rispetto ad un anno fa, è vivace anche il mercato residenziale. Si punta al miglioramento abitativo. Milano è ancora un mercato timido, mentre è in piena attività quello romano che – secondo Breglia – ha buone prospettive anche per il resto dell’anno». 

Sul real estate nella capitale, dove si sono registrate in queste settimane novità interessanti come la partecipazione al concorso Reinventing Cities e si è conclusa un’importante operazione di sviluppo nel settore dell’hotellerie si è espresso anche Luca Montuori, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, che ha parlato dei progetti di rigenerazione urbana e mobilità portati avanti per fornire «servizi capaci di dare alla Capitale un ruolo e una idealità europea, al pari delle altre grandi capitali del vecchio continente. Vanno intercettate – prosegue Montuori – nuove idee e bisogni sociali, evitando il consumo indiscriminato del territorio e del suolo, applicando tecnologie avanzate per una diversa filosofia del lavoro che valorizzi ad esempio lo smart working e le nuove professionalità». 

Dal mondo dei Comuni l’appello per ripensare la vocazione delle città, in un’ottica completamente diversa rispetto a quella utilizzata pre-pandemia. Per Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e presidente Fondazione Patrimonio Comune – Anci è arrivato con l’emergenza sanitaria il momento di «investire nelle città verdi. Dato che si traduce nel prevenire anche le emergenze sanitarie (connesse al tema del clima, ndr) che spingono ancora di più ad accelerare questo processo di sostenibilità. La città che si riqualifica contribuisce a migliorare la vivibilità per i cittadini e diventa più competitiva. Contestualmente – continua Occhiuto – anche le opportunità di lavoro sono destinate ad aumentare, perché una città con queste credenziali ha più chance di diventare turistica e di garantire servizi aggiunti e innovativi.Dobbiamo pensare ad articolati programmi di rigenerazione urbana e alla realizzazione di opere pubbliche che contribuiscano anche a far diventare pezzi di città anche i quartieri degradati o abbandonati». 

Ancora, per il rilancio e la ripartenza delle città centrale è anche il ruolo del turismo: a questo proposito si è espressa la vice presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo «solo partendo dalla cultura e dal turismo si potrà portare all’attenzione della politica le migliori idee e soluzioni, per un’economia che faccia il bene dei cittadini e delle imprese. In questa ottica proponiamo misure che tengano conto del particolare periodo di sofferenza del nostro Paese e a livello globale». 

Infine le infrastrutture, che necessitano di investimenti urgenti per ripartire, nelle parole dell’ex ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, che chiede particolare attenzione soprattutto verso «scuole, ospedali, edifici pubblici. Subito, che vuol dire non aspettare i fondi europei che arriveranno tra un anno. Occorre altresì attrarre investimenti dall'estero insieme alle sedi di grandi società multinazionali: per fare questo occorre mettere a disposizione servizi pubblici efficienti. Superare quindi l'incertezza del dopo Covid-19 investendo e spendendo realmente le risorse a disposizione con urgenza e senza lunghe attese». 

Molti dei temi dibattuti durante i lavori saranno ripresi a Parigi durante la fiera mondiale dell’immobiliare Mipim a settembre 2020. Il direttore Filippo Rean ricorda l’appuntamento «realizzato insieme a Re Mind, all’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) e a Fondazione Patrimonio Comune e la “Guida 2020 agli investimenti turistici e immobiliari in Italia”, con l’importante patrocinio del Ministero degli Esteri Italiano. Questa importante iniziativa editoriale, in italiano ed in inglese, coordinata dall’avvocato Francesco Capitta, è nata per dare elementi di conoscenza su come poter operare in Italia agli investitori internazionali». La fiera sarà quindi un’occasione importante per «percepire il sentiment sull’immobiliare internazionale alla luce del Covid-19».

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Chiara Castellani
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