Manifattura 4.0 e slow architecture. Pronto il Ferrero technical center

31-01-2023 Luigi Rucco 4 minuti

Il nuovo polo di innovazione firmato Frigerio Design Group ad Alba, tra produzione automatizzata ed ecosostenibilità

Dopo il concorso ad inviti indetto nel 2017 e l’inizio del cantiere nel 2020, il nuovo Ferrero Technical Center entra a pieno regime in tutti i suoi settori, immerso nel paesaggio delle Langhe, luogo Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Nato dall’esigenza di riunire e rendere complementari e interconnesse le attività di engineering dell’azienda, il polo di innovazione si propone come edificio pioniere della manifattura 4.0, puntando a una produzione automatizzata e interconnessa tra uomo e macchina.

Progettato dallo studio genovese Frigerio Design Group, l’edificio, esteso su 12.700 mq con oltre 200 dipendenti, è una nuova frontiera per l’architettura industriale, pensato come polo tecnologico in grado di integrarsi nel paesaggio che lo ospita, grazie ad un’architettura riconoscibile ed essenziale, dove far convergere storia e identità aziendale del gruppo.


Il mantra è “slow architecture”. Partendo da uno studio approfondito del luogo e dei legami dell’azienda con il suo territorio storico di riferimento, in primo piano è stato messo il contesto nel quale gli spazi sono concepiti e ben integrati.


Un approccio dalla ridotta impronta ecologica che si traduce in un edificio bioclimatico e nZEB. Il volume dell’edificio è compatto e sono stati scelti materiali industriali, in prevalenza montati a secco, massimizzando così gli apporti passivi (luce, aria e soleggiamento) e limitando al minimo le risorse per la gestione e la manutenzione. L’impianto fotovoltaico sulla copertura garantisce una produzione di energia pari a 300 kW di picco, utili per il funzionamento di sistemi radianti a soffitto che funzionano a 40° rispetto ai canonici 70° e svolgono anche la funzione fonoassorbente per il controllo acustico degli ambienti. I parcheggi esterni garantiscono il controllo dell’inquinamento luminoso grazie ad un sistema smart, che ne controlla l’accensione solo in presenza di traffico.

L’obiettivo primario del progetto è stato quello di assegnare spazi ben distinti per ogni diversa funzione, mantenendo  una stretta interconnessione tra loro: l’officina per la produzione dei macchinari destinati agli stabilimenti Ferrero è collocata al piano terra insieme a tutte le attività connesse alla loro progettazione, mentre la quasi totalità del livello superiore è destinata a differenti tipologie di uffici, direzionali e operativi, oltre che a spazi di lavoro, sale meeting e aree a disposizione del personale.

Opacità e trasparenze sono i fili conduttori stilistici di tutto il progetto, volti a enfatizzare le funzioni specifiche di ogni spazio definendo un’architettura iconica: le aree destinate agli uffici si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista.

Manifattura 4.0 è un concetto che non si limita ai temi della produzione e della sostenibilità ambientale, ma si apre in modo concreto verso il concetto benessere delle persone e le sue applicazioni. Sicurezza e confort sensoriale sono i valori su cui si sviluppa l’intera architettura, grazie a spazi emozionali, dove i cinque sensi sono continuamente stimolati. I materiali e i colori riproducono le nuance autunnali tipiche della natura che circonda l’edificio, rendendo gli uffici un vero e proprio “landscape in quota”.

Una serie di patii verdi, denominati “giardini volanti”, compone il centro del grande open space ed assolve una funzione bioclimatica, acustica ed estetica, assicurando così una migliore vivibilità degli spazi.

Gli ambienti assorbono luce naturale e sono stati studiati guardando ai benefici della biofilia, utilizzando il verde anche come sistema per la regolazione del microclima e inserendo piante di caffè, noccioli e melograni. Il progetto dà vita ad una serie di spazi interni ed esterni dove lavorare e incontrarsi, dove la sostenibilità è al servizio della progettazione di un ambiente di lavoro in grado di garantire il massimo comfort e il benessere delle persone che lo vivono.

Le parti tecniche e gli impianti sono integrati nelle facciate e celati all’interno del mezzanino, che connette con i suoi 3.300 mq spazi dedicati alla progettazione e alla produzione.

L’officina di 3.500 mq, con la sua ampia campata di 25 metri e la sua lunghezza di oltre 100 metri, ospita il montaggio dei macchinari, con impianti architettonicamente integrati e lasciati volutamente a vista.

Le aperture nelle facciate, definite dallo stesso architetto Enrico Frigerio “branchie” che permettono all’edificio di respirare, catturano la luce naturale e l’aria proteggendo dall’irraggiamento diretto del sole.

In copertina: il Ferrero Technical Center ad Alba, progetto di Frigerio Design Group. Ph © Enrico Cano

 


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Luigi Rucco
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