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13-01-21   I   Francesco Fantera | Lettura : 3 Minuti

Nuovo look per il MiCo di Milano. Ecco il restyling firmato 404Design

Un anno di lavori, tre milioni di investimento, progetto nato da un concorso

Ad ispirare il progetto, l’approccio teorizzato da Gordon Cullen nel 1961 con il testo “Townscape”

V

ivere, ricucire, riqualificare. Se il progetto che ha ridisegnato il volto del Mi.Co. di Milano, affacciato sulla nuova CityLife, avesse uno slogan, sarebbe questo. L’intervento, costato 2,9 milioni di euro, porta la firma dello studio 404Design vincitore nel 2018 del concorso “RiprogettaMi-Co” bandito dalla Fondazione Fiera Internazionale di Milano nel 2017. I lavori sono durati un anno, lasso di tempo che è bastato per riqualificare i quattro ambiti principali oggetto dell’operazione: la piazza e la guardiania su via Gattamelata, la passerella pedonale che collega il fronte su viale Eginardo con quello su via Gattamelata e, ultimo ma forse più evidente, la facciata del Mi.Co realizzata in vetro, lamiera e corten.

Vision. L’idea attorno alla quale si costruisce il progetto del team romano guidato da Giuliano Valeri deriva dall’approccio teorizzato da Gordon Cullen nel 1961 con il testo “Townscape”. Scelta principale è stata quella di separare totalmente i flussi di movimento dell’area. Inoltre, attraverso specifiche azioni, lo studio ha cercato di restituire ordine e funzione agli spazi oggetto di intervento. Fra le altre la distinzione netta fra la quota pedonale e quella carrabile, l’inserimento di un percorso in quota, una sorta di «ponte abitato» per citare la relazione dei progettisti, finalizzato a connettere i diversi fronti e allo stesso tempo restituire alla piazza della Cometa progettata da Mario Bellini un nuovo ruolo urbano.

Contesto. L’area di progetto ricade nel quartiere storico di Fiera che ha subito negli ultimi anni modifiche importanti che hanno stravolto la sua configurazione originale. Esemplare, sotto questo profilo, la demolizione dei padiglioni in disuso in una zona che, oggi, rappresenta la cartolina dell’Italia che tiene il passo dell’Europa più globalizzata: CityLife. Questa alterazione dell’impianto architettonico originale, però, ha portato le facciate di strutture che una volta erano interne all’area della Fiera a diventarne la porta d’ingresso. Questa nuova morfologia ha richiesto quindi la riqualificazione del prospetto sud. Inoltre, la committenza ha colto l’occasione per intervenire in modo più deciso anche sugli spazi esterni, offrendo ai concorrenti l’opportunità di andare a ridisegnare i percorsi con l’obiettivo, non secondario, di annullare quell’effetto di cesura del tessuto urbano del lotto concretizzatosi nel tempo.

Progetto. I visitatori che in futuro raggiungeranno il Mi.Co. con bus o navette accederanno al centro congressi attraverso piattaforme rialzate rispetto alla quota zero, dedicata invece al movimento dei mezzi privati. Il flusso pedonale viene quindi spostato a circa sette metri da terra con l’obiettivo, almeno nelle intenzioni dei progettisti, di «innescare un attraversamento urbano che ricolleghi i due fronti e riattivi la vitalità della piazza della Cometa». Intervento principale sui prospetti è stato quello di uniformare facciate che, prima dei lavori, risultavano molto eterogenee con l’effetto di creare confusione nei visitatori intenzionati ad accedere agli spazi della Fiera. Inoltre, grazie all’implementazione nel progetto di tecnologie ormai consolidate, i nuovi fronti potranno trasformarsi in veri e propri supporti, sui quali proiettare immagini o video di carattere culturale e commerciale. Attenzione anche alle aree esterne, con lo spazio perimetrale all’Accademia della Fondazione Fiera Milano, istituto deputato alla formazione di risorse proprio per il settore fieristico, che è stato riorganizzato con l’inserimento di posti auto, oltre ad un giardino semi privato che, idealmente, si riallaccia all’area verde che caratterizza CityLife.

 

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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