Real estate verso una nuova era, la rotta tracciata da Scenari Immobiliari
Appuntamento a Rapallo il 19 e 20 settembre. Gli highlight di Breglia e Zirnstein
«Per il real estate il momento è positivo: i capitali non mancano, il debito costa relativamente poco, anche in virtù delle novità dagli Stati Uniti si registra un’estrema attenzione internazionale. Purtroppo, a Milano si contano 140 iniziative bloccate in ambito residenziale – anche se poche unità sono quelle con cause in corso, o oggetto di indagine – tutti gli altri sono preoccupati in attesa di capire come evolverà la situazione». Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, scatta una fotografia del primo semestre del mercato del real estate aggiungendo che «a Milano ci sono 80-100 iniziative non residenziali potenzialmente sul mercato.
E più in generale, 700mila mq di aree industriali rigenerabili dove l’apporto della Pa resterà decisivo». Dal rifinanziamento di Milano Sesto, con nuovi soci e la rivisitazione del progetto, al movimento nell’area di San Donato. Scendendo poi a Roma dove «negli ultimi dieci anni sono stati aperti 192 alberghi, un terzo di classe alta, contro i 72 aperti nel capoluogo lombardo. E ancora, gli investimenti nel retail sono stati il doppio rispetto a quelli fatti a Milano. E sul tema della casa, la domanda a Roma è 5 volte più alta di quella di Milano. Un intero Paese che può essere rimesso in funzione».
Scenari Immobiliari prosegue nella sua campagna di dialogo a sostegno del mercato e della rigenerazione dei territori, dando appuntamento a Rapallo, dopo l’estate, per il tradizionale appuntamento con il Forum di Rapallo (19 – 20 settembre 2025).
Tema della prossima edizione? Nuova Era
«La nuova era – spiega Breglia – è molto più ampia di quella che viene richiamata dall’innovazione tecnologica. Ci riferiamo alla vitalità del commerciale, al boom dei data center, alla questione della rigenerazione urbana rispetto alla quale molte Regioni sono impegnate nel ripensare le loro leggi urbanistiche. Questi sono i driver principali. La nuova politica americana, dallo scorso 2 aprile – racconta Breglia – sta già determinando conseguenze sull’aumento del debito pubblico Usa, con la conseguente svolta negli investimenti da parte di player che si stanno orientando verso l’Europa, considerato oggi un porto sicuro in termini di investimento. In questa trasmigrazione di capitali – spiega Breglia – il real estate sta avendo benefici tangibili. Si aggiunga la stabilità dei rendimenti in ambito immobiliare, italiano ed europeo. Una serie di condizioni macroeconomiche che stanno premiando l’Europa e il real estate appunto».
Tra gli ospiti della prossima edizione di Rapallo anche due protagonisti del mondo dell’architettura: Patricia Viel (di cui segnaliamo la nostra intervista su thebrief ) e Carlo Ratti, che è già stato protagonista del Forum e quest’anno torna anche nella sua veste di curatore della Biennale di Venezia.
I temi? La casa del futuro, con un focus sul tema “build to rent”. È Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, a ricordare che «è difficile quantificare in modo corretto l’indotto dell’industria residenziale, ma se real estate e costruzioni insieme raggiungono il 18% del Pil, l’indotto è molto importante e non è solo sociale. Questo va riconosciuto anche dalla politica per orientare opportunamente le scelte». Sull’abitare la quota di “affordable” housing è il tema di punta (su cui ci concentrerà anche Assoimmobiliare il 12 giugno con un evento dedicato al tema e un quaderno dedicato alle proposte fiscali). «È un tema di costi» ribadiscono gli operatori e la soluzione non si può che trovare unendo le forze e promuovendo un dialogo con il pubblico e tra pubblico e privato.
Ruolo da protagonista lo gioca la rigenerazione urbana: «è più semplice lavorare su logistica e retail – commentano gli operatori della rete di Scenari Immobiliari – ma è nel trovare soluzioni che convertono i fabbricati con altre funzioni che si fa la differenza».
Quando si parla di servizi, da innovare in linea con il cambiamento del settore, per Zirnstein l’energia sarà decisiva
Ma centrale rimane il rapporto con la comunità (e quello degli impatti, come sta mettendo a fuoco in questi mesi la community Teha. Lo sa bene chi ha operato nel settore dei centri commerciali, ma ora la questione riguarda tutti gli asset class.

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