16-11-2018 Francesco Fantera 2 minuti

Studi romani e team internazionali in lizza per l’Istituto Poligrafico della Zecca

Nove team in gara per contendersi il premio di 200mila euro

Al vincitore andranno 200mila euro, mentre 70mila e 30mila rispettivamente al secondo e terzo classificato. Importo dei lavori complessivo, 27,6 milioni di euro

Rush finale per il concorso indetto dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato (IPZS) per la riqualificazione dello storico complesso in via Principe Umberto, a Roma. Si è da poco conclusa la seconda fase del bando, con nove studi di architettura italiani e internazionali che hanno risposto all’invito a partecipare. Al vincitore andranno 200mila euro, mentre 70mila e 30mila rispettivamente al secondo e terzo classificato. Importo dei lavori complessivo, 27,6 milioni di euro. La commissione di valutazione è formata da tre membri, tutti impiegati a vario titolo nell’IPZS: l’ingegnere Matteo Taglienti (il Presidente), l’architetto Maurizio Schito e l’ingegnere Antonella Carosi.

In lizza per aggiudicarsi l’incarico ci sono i team guidati dai romani 3TI Italia con l’architetto Susanna Ferrini, i romani dello studio ABDR, lo studio genovese Alfonso Femia AF517 con Principioattivo Architecture Group, i francesi Bodin associés con Bioedil, lo studio di Cino Zucchi Architetti con Rocchi, gli architetti Guicciardini e Magni con Adolfo Natalini, i romani Insula con gli italo-tedeschi Kuehn-Malvezzi/Wenzel+WenzelIsola architetti con lo spagnolo Rafael MoneoGianluca Peluffo in tandem con il francese Rudy Ricciotti. Il portoghese Souto de Moura, selezionato nella prima fase, non ha consegnato in seconda.

Il destino dell’immobile di 16mila mq, che necessita di importanti lavori di ristrutturazione, è quello di essere rigenerato e ammodernato in modo da renderlo un elemento di pregio del patrimonio culturale italiano. Il sito è infatti anche un simbolo in quanto prima sede della Zecca dello Stato costruita dopo l’Unità d’Italia. Al vincitore potrà essere affidato anche l’incarico relativo alla progettazione di livello definitivo ed esecutivo, mediante una procedura negoziata e senza la pubblicazione di un nuovo bando. All’interno del volume, che oggi ospita la Scuola dell’Arte della Medaglia, si dovranno prevedere:

  • Un polo museale della carta moneta
  • Spazi espositivi temporanei
  • Una biblioteca/archivio storico
  • Aree per attività didattiche e laboratori (atelier di artigianato)
  • Un centro congressi
  • Uffici e un centro servizi
  • Un ristorante
  • Un bookshop e una caffetteria

Fra gli obiettivi stabiliti dall’Ente banditore quello dell’adeguamento sismico del volume, in linea con i dettami normativi vigenti, considerando la necessità di ridurre al minimo l’invasività di interventi strutturali irreversibili. Inoltre, essendo un edificio sottoposto a vincoli di tutela da parte della Soprintendenza, dall’IPZS si sottolinea come le facciate interne possano essere oggetto di interventi in chiave contemporanea, che siano compatibili con i criteri del restauro. Stesso discorso per quanto riguarda sezioni dell’edificio frutto di addizioni successive alla sua costruzione (1911). Come indicato nel bando, durante i lavori di riqualificazione, si dovrà garantire la continuità di esercizio della Scuola dell’Arte della Medaglia e degli uffici presenti al primo livello sul prospetto affacciato su via Principe Umberto.

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Francesco Fantera
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