Casa Bologna ©Adobe Stock

17-04-2025 Luigi Rucco 4 minuti

Venti milioni di europei cercano casa in affitto. Un quinto è in Italia

Presentato il rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” di Scenari Immobiliari e Abitare Co.

La crisi abitativa è un tema non solo italiano, ma si allarga alla maggior parte delle capitali europee. Una domanda che coinvolge non solo le compravendite, ma anche e soprattutto gli immobili in affitto. È stato presentato il rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” nel corso del Forum locazione 2025, organizzato da Scenari Immobiliari e Abitare Co. a Milano. Oggi in Europa 20 milioni di persone sono alla ricerca attiva di una casa in affitto, e di questi quasi quattro milioni in Italia. Negli ultimi dieci anni la quota di cittadini europei in locazione è passata dal 29,3% del 2014 al 31% del 2024. Un mercato alimentato soprattutto dalle difficoltà riscontrate dalle famiglie nell’acquisto di una casa, e da una domanda focalizzata sui grandi centri urbani della Penisola, stimata da Scenari Immobiliari in 3,95 milioni di famiglie, studenti e neolaureati, domiciliati.


Tra il 2015 e il 2024 i canoni degli affitti residenziali in Europa sono aumentati mediamente del 10,2% circa e hanno superato i 240 €/mq annui.


Il canone medio per un appartamento nelle principali capitali europee, nell’ultimo trimestre del 2024, ha raggiunto i 1.600 euro mensili con un aumento medio del 3,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. I monolocali hanno invece raggiunto un canone medio di 1.200 euro mensili con una crescita del 2,2%. Il costo mensile di una stanza singola per studenti è aumentato del 3,3%, superando i 700 euro al mese. Nel nostro Paese sono circa 7,7 milioni le case attualmente locate a residenti e utilizzatori continuativi (domiciliati, studenti fuori sede, giovani lavoratori e professionisti), a cui si aggiungono circa 770 mila unità residenziali a servizio della locazione breve, quasi il 24% dello stock abitativo complessivo. Trend che confermano i recenti dati del report di SoloAffitti, che registra un aumento medio del 20% dei canoni di locazione nelle maggiori città italiane dopo il periodo pandemico.

«Nonostante gli europei preferiscano l’acquisto della casa – ha dichiarato in apertura del convegno Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – nelle grandi città la domanda di alloggi in affitto è elevata a causa della migrazione interna, delle modalità di vita, delle caratteristiche sociali e dei prezzi delle case in vendita. I giovani scelgono la casa in locazione perché sono tendenzialmente più “nomadi”. Nel nostro Paese manca drammaticamente l’offerta di tipo industriale realizzata da grandi operatori e sostenuta dagli investitori. È urgente invertire questa tendenza, soprattutto ora che ci sono le condizioni per creare un nuovo grande mercato dell’offerta locativa, che vada incontro a tutte le tipologie di domanda».

L’Italia si posiziona al di sotto della media europea, legata ancora a un modello abitativo che preferisce la proprietà della casa, storicamente vista come bene rifugio e simbolo di stabilità. A livello nazionale, nel 2024, i canoni di affitto hanno registrato un incremento medio del 4,7% su base annua, con variazioni sensibilmente superiori in città come Milano e Roma, dove gli aumenti hanno superato il 5 per cento. Milano raggiunge i 180 €/mq, seguono Roma (con un canone annuo di 160 €/mq), Bologna (120 euro/mq), Napoli (105 euro/mq) e Genova (90 euro/mq). Le previsioni per l’anno in corso indicano un leggero incremento dei canoni di locazione che, a livello medio nazionale, comporterà un aumento di oltre il 4%, portando il valore medio di riferimento a superare gli 85 €/mq all’anno.

In cima ai paesi europei si trova la Germania, con oltre il 52,7% di famiglie in affitto, seguita da Austria e Danimarca, entrambe con valori superiori al 40 per cento. Analizzando le più importanti città europee, Amsterdam conferma un canone di affitto medio di 2.070 euro mensili (in calo dell’1,4% rispetto al 2023) e Berlino ha registrato un calo del canone medio degli appartamenti che oggi è a 1.570 euro mensili e, rispetto ad altre capitali, rimane il più conveniente. Milano raggiunge un canone medio di 2.090 euro mensili per un appartamento, seguita da Parigi con 1.900 euro.

«In Europa circa tre cittadini su dieci optano per la locazione, scegliendo l’affitto rispetto all’acquisto. Nel 2024 il 69% della popolazione europea possiede la casa in cui vive, in diminuzione dello 0,2% rispetto al 2023 e del 2,3% sul 2014», commenta Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari.


Zirnstein: «Al contempo, l’andamento degli ultimi dieci anni della quota della popolazione che ha scelto la locazione è in crescita del 5,6% sul lungo periodo e dello 0,5% negli ultimi dodici mesi».


Quello di Milano si conferma un mercato dinamico e decisamente cambiato negli ultimi 10 anni, come confermato nel report di De Amicis e Nomism pubblicato a gennaio, con immobili dedicati alla locazione sul mercato corporate e le crescenti quote possedute da fondi di investimento.

«Il mercato di Milano, con circa 76mila nuove unità residenziali locate nel 2024, si presenta più dinamico rispetto a molte altre realtà a livello nazionale, come dimostrano da un lato la crescita del numero di contratti stipulati nell’ultimo anno (+4%) e dall’altro l’incremento del valore del canone medio, seppure variabile nelle diverse zone urbane. Il dato più evidente è la variazione del numero di contratti nuovi stipulati nel 2024 rispetto al 2015. Non solo Milano vede un incremento del 19% ma è anche l’unica, fra le cinque città analizzate, a esprimere una variazione positiva. C’è una domanda che punta ad un prodotto che si propone come un modello alternativo sia all’acquisto che alla locazione tradizionale, molto attento alla zona urbana in cui si inserisce», commenta Giuseppe Crupi, ceo di Abitare Co.

Spostando l’attenzione sul versante degli investimenti, il comparto living ha registrato una crescita significativa in Europa, con un incremento del 27,8% nel 2024 rispetto all’anno precedente e una previsione di ulteriore capacità di espansione dell’8,5% nel 2025. Il mercato italiano appare meno dinamico rispetto ai principali paesi europei, con un volume complessivo degli investimenti nel settore living che nel 2024 si è attestato su 700 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 2023. Tuttavia, le previsioni per il 2025 indicano una possibile inversione di tendenza, con un incremento del 43% e un valore stimato di investimenti pari a un miliardo di euro.

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Luigi Rucco
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