Abitare all’ex Metalcrom, pronto il complesso firmato Demogo e d-recta

18-01-2023 Paola Pierotti 2 minuti

Nel trevigiano, operazione da 20 milioni (anche con il supporto di Walliance) per il nuovo Gpark

Nel trevigiano, al posto dell’ex Metalcrom, è stato portato a segno un progetto di riqualificazione e rinnovamento integrale del compendio industriale, attraverso la demolizione e il riutilizzo dell’area con destinazione d’uso commerciale e residenziale. In campo per il design del progetto gli studi Demogo e d-recta, promotore è Iniziative Genuine e in cantiere ha lavorato l’impresa Setten Genesio.

Operazione privata dell’ordine dei 20 milioni di euro, decollata con la bonifica nel 2019, che restituisce una nuova immagine e un nuovo uso al sito che dal 2015 era stato abbandonato a seguito del fallimento. Case e posti di lavoro nel comune di Casier, ma anche un parco, piste ciclabili e nuove infrastrutture per 1,5 milioni di opere destinate al pubblico.


Iniziativa che è transitata anche attraverso la piattaforma Walliance (che unisce opportunità di investimento e finanziamento nel settore immobiliare) con importi minimi di 500 euro e con 2 milioni di euro investiti complessivamente, con un ritorno di 19 mesi.


Il nuovo complesso, denominato Gpark, si distingue per un sistema di edifici residenziali (per una trentina di appartamenti) con un piano terra passante, “un sistema poroso – raccontano i progettisti – che permette le connessioni tra il basamento e i soprastanti piani residenziali e che estende la percezione visiva degli spazi condivisi. Questa impostazione, votata a ridurre l’attacco a terra dell’architettura, permette di stabilire una continuità visiva della quota di campagna, disegnando un nuovo parco in connessione percettiva con i differenti ambiti del contesto, offrendolo come un arricchimento ambientale e paesaggistico dell’intorno”.

Una serie di volumi emergenti identificano le singole unità; tra loro sono in collegamento con dei volumi secondari che accolgono i blocchi di risalita e i locali di servizio. Gli alzati marcano ulteriormente la scala gerarchica dei volumi che si caratterizzano per diversa altezza e allineamento a terra.

Il fronte irregolare fatto di alternanze continue tra pieni e vuoti si adatta al verde lasciando penetrare le aree vegetali negli interstizi disegnati dalle pareti verticali. Alcuni percorsi pedonali si snodano nel parco per poi insinuarsi e attraversare il corpo costruito, suggerendo connessioni tra ingressi agli edifici e sistema naturale, puntando a rinforzare il legame tra le parti, dando continuità ai flussi di movimento tra interno ed esterno.

Il progetto alterna il rigore dell’architettura lineare, fatto di arretramenti e tagli verticali misurati, con la forza organica del parco. I due sistemi sono complementari tra loro, e a partire dai punti di contatto tra spazio naturale e antropizzato costruiscono un habitat ambivalente.

In copertina: il complesso Gpark con destinazione d’uso commerciale e residenziale, nato al posto dell'ex Metalcrom, progetto di Demogo e d-recta. Ph. © Pietro Savorelli

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Paola Pierotti
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