11-09-2023 Paola Pierotti 3 minuti

Mantova Hub, pronto il Mantegna, 900 alunni e 12 milioni di opere

Al traguardo i primi tasselli dell’operazione di rigenerazione urbana

Da fabbrica di ceramica a fabbrica di cultura. Pronto per il nuovo anno scolastico l’istituto “Mantegna” di Mantova, 8.800 mq di superficie, 36 aule e 11 laboratori, frutto di un intervento di restauro e recupero funzionale portato a termine dal team di progettazione guidato da Covino+Multari e Rina (con Icaro, Sparacio&Partners e l’ingegner Lorenzi) nell’ambito del piano Mantova Hub. Parliamo di un progetto di rigenerazione urbana da oltre 25 milioni di euro, dove il solo immobile oggi recuperato, vincolato (e riabilitato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova), è stato convertito nel nuovo Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Andrea Mantegna ed è costato 9 milioni di euro.


Una nuova scuola per 900 studenti con laboratori di chimica, data science, fabbricazione digitale, microscopia.


Al piano terra sono previste le funzioni di accoglienza, spazi a doppia altezza con ambiti per la didattica e la formazione, aree di ristoro e relax, una sala insegnati, le aule, i locali per gli assistenti Ata, oltre a locali tecnici di piano e servizi. Al piano primo ci sono tutti gli uffici di gestione dell’istituto, sala insegnanti, laboratori, archivi, oltre naturalmente, come previsto per ogni piano, blocchi per i servizi, area relax e aule. Salendo, al secondo piano oltre alle aule ed ai blocchi servizi igienici, sono presenti le aule speciali o laboratori didattici, al terzo, dove insiste uno spazio completamente voltato di altezza di 5,5 metri, è previsto il posizionamento di altre aule ed aule speciali o laboratori.

In generale, racconta l’architetto Vincenzo Corvino, «il progetto si basa su una riflessione strategica dell’amministrazione comunale di Mantova riguardo la natura dello spazio tra la città e il Lago Inferiore. Riqualificando un sistema di spazi sottoutilizzati e degradati, si individua un nuovo “territorio di mezzo” costituito da spazi collettivi, ciascuno connotato da una precisa funzione, in modo da collegare i caratteri dei sistemi urbani e naturali del territorio mantovano: il rapporto con l’acqua, con la terra, la presenza della natura e della cultura. All’interno dell’area – racconta l’architetto napoletano – si trova l’edificio dismesso “ex Ceramica”, unica fabbrica della Mantova di inizio ‘900, che caratterizzava con la sua ciminiera il quartiere popolare a sud della città. L’edificio è stato ricostruito negli anni ‘40 sul sedime di un edifico industriale precedente degli inizi del ‘900 in muratura portante», continua.

L’intervento è arricchito da un lavoro sulle colonne interne del grande spazio centrale realizzato dagli artisti Aris e Ciredz curato dell’associazione Il Cerchio e le Gocce in collaborazione con Caravan SetUp.

Arriva al traguardo quindi un’opera avviata nell’ambito delle iniziative di Mantova Capitale italiana della Cultura 2016, con uno studio di fattibilità firmato da Stefano Boeri e promosso dal sindaco Mattia Palazzi. Progetto candidato e aggiudicatario del bando Periferie, che ha potuto quindi avvalersi di 18 milioni dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Un progetto strategico per la periferia est della città lombarda, da Porto Catena a Valletta Valsecchi, con un cantiere avviato all’inizio del 2020. Dove c’erano cinque capannoni (alcuni oggetto di un accordo di valorizzazione con l’Agenzia del Demanio nel 2017), un’ex polveriera, un’ex casa del custode e l’ex Ceramica prende vita un nuovo distretto: un quartiere innovativo con una scuola, un centro di ricerca, una comunità per disabili, alloggi protetti, una casa della memoria e aree verdi, attrezzate anche per lo sport.

Masterplan Mantova Hub

Dopo la realizzazione della piazza (a seguito della demolizione di uno scheletro edilizio che insisteva in quest’area da 30 anni), l’11 settembre si taglia il nastro della scuola, a metà ottobre si inaugura la nuova palestra, tra qualche giorno partirà il cantiere dell’area di San Nicola che insiste su un cimitero ebraico. Un cantiere a cielo aperto che saranno i più giovani ad abitare.

Lo studio Corvino+Multari ha vinto con Rina per l’ingegneria l’intera progettazione del Mantova Hub, sulla base dello schema urbanistico del Comune redatto con consulenza di Stefano Boeri. Ottenuti i finanziamenti con il piano periferia è decollata la gara internazionale di progettazione e oggi si apprezzano i primi risultati, dal render al cantiere, all’apertura della scuola.

In copertina: Istituto Mantegna ©Marco Introini

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Paola Pierotti
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