Assimpredil Ance: le bollette crescono di 10 volte, serve aiuto a piccole e medie imprese

19-09-2022 Francesca Fradelloni 3 minuti

All’allarme di Regina De Albertis ha fatto eco il sindaco Beppe Sala che ha parlato di tutela della comunità

I numeri al centro per raccontare l’incertezza del momento. Per le imprese edili i prezzi volano e le bollette crescono di 10 volte, l’acciaio del 55%, il PVC del 43% e il bitume del 49%. Così Regina De Albertis ha aperto al Teatro Lirico di Milano l'assemblea generale di Assimpredil Ance, l'Associazione delle imprese di costruzione di Milano, Lodi e Monza e Brianza.

Nonostante la resilienza messa in pratica durante l'emergenza Covid-19, raggiungendo i positivi record dell'anno scorso con un posizionamento del territorio lombardo in cima ad ogni classifica, la strada da percorrere è lunga e difficile. Il 2022 è iniziato con un ritmo meno veloce, sempre positivo, ma l'aumento dei prezzi dei materiali e l'esplosione dei costi energetici, oggi minano l’ottimismo.

«Il futuro è il nostro impegno – ha continuato la presidente De Albertis – è il titolo che ho voluto per questa assemblea perché credo che vinceremo le difficili sfide dei prossimi anni solo se tutti faremo la nostra parte». Una parte che si chiama piccole e medie imprese della filiera e un occhio rivolto all’innovazione degli strumenti per la crescita qualitativa, alla valorizzazione e alla centralità del settore per la sostenibilità, ovvero per la rigenerazione urbana, ambientale e sociale. Il tutto per creare le condizioni per lo sviluppo di una vera economia circolare nell’edilizia che rappresenta il 9,6% del Pil e genera un’occupazione diretta di oltre 1,4 milioni di persone. Una filiera che conta il 20% del Pil tenendo in forza il mercato italiano con il suo 80% di acquisti made in Italy. Una macchina che riesce a triplicare sull’indotto la ricaduta degli investimenti diretti.


L'aumento dei prezzi dei materiali rischia di frenare un settore che in questo 2022 nonostante alcuni rallentamenti stava continuando a tenere i ritmi di crescita dello scorso anno.


Ma l’elenco delle criticità è lungo ed è sempre lo stesso: caro materiali, stillicidio di provvedimenti inadeguati, mancata liquidità delle imprese, il blocco delle cessioni dei crediti dei bonus fiscali, rischio di non aprire i cantieri del Pnrr. E per non togliere futuro serve una ricetta chiara con ingredienti certi: politiche incentivanti sotto il profilo urbanistico ed edilizio per il patrimonio esistente, una legge sulla rigenerazione urbana e strumenti di pianificazione che permettano una gestione del territorio coerente agli obiettivi di sostenibilità ambientale economica e sociale. Ma soprattutto «un taglio ai tempi lunghi tra progetto e cantierizzazione che sono una barriera allo sviluppo delle città», prosegue la De Albertis. E di città ha parlato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Bisogna trovare una formula che riesca a mettere insieme le esigenze e le istanze di tutti. Tutti non è solo l’impresa e la politica, ma la comunità. Va bene la ripresa, ma soprattutto la gestione e l’equilibrio tra gli sviluppi urbanistici, i sistemi di mobilità, il verde e la vita dei cittadini fanno crescere le città»

E proprio con il Comune di Milano, l’Associazione delle imprese edili e complementari di Milano, Lodi e Monza Brianza ha l'innovativo "Protocollo d'intesa per favorire l'accesso delle PMI ai lavori pubblici” in base al quale si premia la qualità e la responsabilizzazione delle imprese, con l'obiettivo di favorire condotte virtuose e collaborative, capaci di introdurre innovazione e di contribuire al perseguimento dell'interesse pubblico, anche attraverso la filiera delle imprese coinvolte nel processo costruttivo. «Ma cosa più incisiva – spiega la presidente – per certe tipologie di appalti è prevista l'introduzione di criteri premiali che valorizzino la capacità degli offerenti di coinvolgere come partner, già in sede di gara, le piccole e medie imprese che poi opereranno nella fase esecutiva e nell'effettiva gestione collaborativa della filiera».

In fine, nel corso dell'assemblea è stato presentato il codice di condotta “Cantiere impatto sostenibile” elaborato da Assimpredil Ance, un programma volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dei cantieri delle imprese di costruzione associate. «Cantiere impatto Sostenibile – ha precisato la De Albertis – non è una nuova certificazione, ma un manifesto che impegna i sottoscrittori, per i loro cantieri, alla adozione di comportamenti coerenti alle logiche ESG».

Foto di copertina © Assimpredil Ance

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Francesca Fradelloni
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