18-04-2023 Micol Vinci 2 minuti

Campania architettura 2023 territori plurali: la regione sarà leader del design

Quest’anno la terra di Napoli e della Costiera amalfitana al centro del dibattito architettonico

Tra i vincitori selezionati dal Ministero della Cultura per il Festival dell’Architettura, il festival «Campania architettura 2023 territori plurali» si svolgerà dal 15 al 28 aprile. L’evento rappresenta il punto di partenza di un progetto più ampio: Campania Architettura Ca23, un anno dedicato all’architettura, che per tutto il 2023 renderà la Campania luogo privilegiato del dibattito su design e paesaggi.

Il progetto parte dal riconoscimento della pluralità dei territori campani per favorire la valorizzazione dell’architettura in relazione alla ricchezza e alla complessità dei contesti regionali, esplorando il rapporto tra le diverse realtà territoriali e il ruolo dell’architettura contemporanea quale strumento di rigenerazione degli ambienti di vita.


Il progetto della Campania si struttura sul rapporto tra architettura e partecipazione attiva con le comunità locali, per ritornare a essere strumento di rigenerazione e riqualificazione.


Viene quindi riconosciuta oggi all’architettura una potenziale capacità di essere parte dei processi di trasformazione, rispondendo alle domande di cambiamento con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e sottolineando il valore sociale della disciplina stessa. La proposta si sviluppa tra aree urbane, linee di costa e aree interne per interpretare la diversità dei luoghi e, attraverso la qualità architettonica, migliorare la qualità della vita delle persone.

Il Festival vuole rappresentare l’avvio di un percorso che, anche attraverso edizioni successive, possa sviluppare un pensiero a lungo termine su ciò che significherà l’architettura nei prossimi anni, sul valore collettivo e di pratica sociale, per una coesistenza delle comunità sui territori. L’obiettivo della proposta è quello di affermare il senso di una ricerca di qualità e bellezza attraverso l’architettura che, come processo condiviso con la collettività, possa valorizzare la diversità dei luoghi determinandone il carattere.

Come nel caso dei nuovi moduli abitativi studiati per Flumeri e Aquilonia, in Irpinia, pensati per combattere lo spopolamento delle aree interne, tra gli argomenti con cui si declinerà la tematica principale, ovvero l’architettura come pratica sociale: al centro delle attività ci sono il recupero dei beni confiscati alla camorra, la rigenerazione dei luoghi, la formazione di reti territoriali, il riuso di siti industriali e di abitazioni rurali.

Il Festival avrà due dimensioni: una regionale e una internazionale. Quest’ultima attraverso il partenariato con lÉcole Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Malaquais, che promuoverà in Francia i risultati del festival e la conoscenza dell’architettura italiana contemporanea con l’obiettivo di sviluppare anche lo scambio di buone pratiche e la mobilità dei giovani architetti campani.

In ognuno di questi luoghi il Festival si strutturerà attraverso 60 eventi tra living lab, workshop, padiglioni temporanei, convegni, talk e passeggiate. Tra i protagonisti del festival diversi grandi nomi dell’architettura: l’archistar portoghese Joao Nunes, Stefano Boeri, Italo Rota.

Il Festival Ca23_territori plurali è organizzato dalla Regione Campania in qualità di capofila con la collaborazione di Scabec – Società Campana Beni Culturali e con i partner associati: Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città, Diarc – Dipartimento di Architettura, Università Federico II di Napoli; Dadi– Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; Ding – Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; Aniai Campania; Do.Co.Mo.Mo Italia; Meda – Museo Etnografico di Aquilonia “Beniamino Tartaglia”; École Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Malaquais. Tra le società sponsor: Eav, Gesac società Gestione Servizi Aeroporti Campani, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Ance Campania, Acen Napoli, Est(ra)Moenia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Micol Vinci
Articoli Correlati
  • Rigenerazione urbana e assenza di politiche per la casa, Milano sempre meno accessibile

  • Cosa c’entra la felicità con la progettazione e costruzione degli edifici?

  • L’Inarch sceglie Milano per raccontare la cultura del progetto

  • Romanzo urbanistico: le città come personaggi che aspirano alla felicità