06-06-2020 Paola Pierotti 4 minuti

Corvetto e Gorla, nuovi modi per l’abitare nella periferia di Milano

Il Comune si è aggiudicato un finanziamento regionale di 28 milioni

«Il parco di Villa Finzi sarà un parco sociale tematico, con servizi per le persone più fragili, in particolare i disabili. Un luogo di solidarietà che non teme di portare al centro quello che per molto tempo abbiamo tenuto ai margini»

Gabriele Rabaiotti

Dai quartieri popolari, un laboratorio innovativo di rigenerazione urbana che integra i servizi pubblici per la casa e il più ampio sistema di welfare territoriale. Il Comune di Milano ha vinto il bando regionale per rafforzare la qualità del quartiere Corvetto, a sud-est tra lo scalo di Porta Romana e Rogoredo-Santa Giulia, dove sono già in atto e in programma grandi processi di trasformazione, e dell’area a nord della città in prossimità dello scalo Greco e del mercato di Gorla, ambiti entrambi dismessi già oggetto del concorso internazionale Reinventing Cities che prevede proprio dei progetti di rigenerazione ambientale e urbana nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza.

«Proprio il fatto di essere quartieri già interessati da preesistenti piani di riqualificazione – spiegano dal Comune – è stato uno degli elementi che ha indotto l’amministrazione a sceglierli per elaborare due proposte progettuali e partecipare così alla manifestazione di interesse promossa alcuni mesi fa da Regione Lombardia, che ha chiamato Comuni e Aler a ripensare comparti di edilizia residenziale sociale mettendo a bando finanziamenti del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica».

Tra le cinque proposte ammesse al finanziamento, le prime due in graduatoria sono state quelle elaborate dal Comune di Milano, per le quali viene riconosciuto un totale di 28 milioni (oltre 13,865 milioni di euro ciascuna). Il Comune quindi parteciperà con un cofinanziamento massimo in conto capitale di 9,4 milioni per l’intervento relativo a Corvetto e di 7,5 milioni per quello di Gorla, che non graveranno sul bilancio di quest’anno. L’apertura dei cantieri è prevista nel corso del 2021.

«I due nuovi progetti – si legge nella nota del Comune – completano e potenziano i piani di recupero delle rispettive aree, rimanendo quindi coerenti rispetto alle previsioni del Pgt senza richiedere alcuna variante, e sono entrambi a zero consumo di suolo. L’idea è quella di ridisegnare la “quota zero” della città, i piani terra, gli accessi ai complessi edilizi e agli edifici pubblici secondo i principi dell’Universal design, che prevede spazi utilizzabili da tutti».  

Corvetto Universal City. Parole chiave? Accessibilità diffusa e ambienti inclusivi. Nel dettaglio, la proposta prevede la riqualificazione e parziale riprogettazione dei complessi Erp di viale Omero/via Augusto Osimo e di via Barzoni, con la ristrutturazione e l’adeguamento degli alloggi inutilizzati e di tutti gli spazi ai piani terra, oltre alla riqualificazione dell’area esterna di pertinenza. In viale Omero verrà attivata una portineria sociale a servizio della comunità di inquilini e dell’intero quartiere (già individuata nell’ambito del progetto Pon Metro Quartieri connessi), ed è prevista anche un’ulteriore articolazione del mix funzionale con la destinazione a case-atelier per artisti di due alloggi da riqualificare. Per via Barzoni, in aggiunta alla ristrutturazione degli edifici esistenti (60 unità immobiliari di due piani, chiamate infatti Casette Barzoni) sono previsti anche la realizzazione di uno spazio comune e un intervento di sopraelevazione con un incremento di almeno 30 alloggi rispetto agli esistenti con diverse tipologie di canone locativo, favorendo il mix sociale, l’integrazione tra servizi, residenza e funzioni compatibili. A completamento, nell’area circostante verranno attivati nuovi servizi nel centro civico di via Oglio e nel mercato comunale di piazza Ferrara. Il laboratorio di quartiere, già attivo, dovrà diventare un vero e proprio aggregatore territoriale dei servizi esistenti sul territorio, pubblici e privati.

Sant’Erlembaldo-Villa Finzi Remix. L’area individuata è quella tra Gorla e Precotto nei pressi del parco di Villa Finzi, che si estende fino al complesso Erp di viale Monza 142. Investimento mirato all’efficientamento energetico e all’incremento del numero di alloggi disponibili. Il complesso in viale Monza 142 tra l’altro, formato da tre corpi di fabbrica per 19 alloggi, unitamente alla struttura dell’ex mercato comunale di Gorla, sarà destinato a un progetto sperimentale di social housing in partenariato pubblico privato, con appartamenti in affitto a canone concordato o comunque calmierato.

«A Corvetto prevale la scala vasta – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – il tema delle connessioni e delle cuciture tra le case popolari e i servizi distribuiti nel quartiere. C’è la volontà forte di rendere lo spazio più attraversabile, permeabile, raggiungibile, a piedi e in sicurezza. Nel secondo progetto l’intervento interessa un ambito più limitato nelle dimensioni, più concentrato. Qui vorremmo sperimentare delle azioni che in città non si sono ancora viste: accompagnare il cambio alloggio e la mobilità consensuale nelle case popolari utilizzando la razionalizzazione nell’uso degli alloggi, spostando famiglie piccole che vivono in appartamenti grandi in case più piccole e viceversa». Nel piano rientra anche il tema del parco di Villa Finzi, studiato come un ‘parco sociale’ tematico, che potrà ospitare servizi per le persone più fragili, in particolare i disabili, «invitando alla solidarietà – dice Rabaiotti – e diventando un luogo che non tema di portare al centro quello che per molto tempo abbiamo tenuto ai margini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Roma, 750 edifici svincolati per la rigenerazione urbana

  • Da Milano al Paese, per la questione urbanistica presto un tavolo ministeriale

  • Il Westgate prende forma, lavori in corso a Mind

  • Bologna, una chiesa che riapre con le arti circensi