25-09-2023 Redazione 4 minuti

Da deposito di blindati a parco verde di pace: la palingenesi dell’ex Macrico a Caserta

Alvisi Kirimoto ha presentato lo studio di prefattibilità per la riqualificazione dell’area: “Da Campo di Marte a Campo Laudato si’”

Lo studio internazionale di architettura e urbanistica Alvisi Kirimoto ha presentato lo studio di prefattibilità per restauro e rigenerazione urbana dell’area ex-Macrico “Da Campo di Marte a Campo Laudato si’ Caserta, parco verde per l’ecologia integrale, polo sociale e culturale”. Nato dalla volontà della Curia di Caserta, proprietaria del sito, di attivare un processo di sviluppo urbano sostenibile, vede nella collaborazione tra attori pubblici, economici, sociali, scientifici e civici e nella Fondazione di partecipazione “Casa Fratelli Tutti” uno strumento di governo condiviso e collaborativo del processo.

Alvisi Kirimoto studio ©Ilaria Magliocchetti Lombi LR

Così denominata a testimonianza del suo passato di ex presidio militare Macrico, quando ospitava il Magazzino centrale rimessa mezzi corazzati, l’area, oggi in stato di totale abbandono, si estende su una superficie di oltre 324mila mq, al terminale est dell’asse viario di corso Trieste, la strada principale della città che porta, a ovest, alla Reggia di Caserta. Data la posizione urbanisticamente strategica, appena 15 minuti a piedi dal centro, aderendo al paradigma della “città dei 15 minuti” (che promuove il miglioramento della qualità della vita, l’abbassamento dei livelli di congestionamento da traffico e l’abbattimento dell’inquinamento da CO2 e polveri sottili), l’intervento rappresenta un punto nodale tra la Reggia, il centro storico e le nuove aree di espansione, nonché un potenziale polmone verde per la città.

Il progetto si compone di infrastrutture verdi per la biodiversità e, per la parte costruita solo parzialmente rigenerata, di infrastrutture sociali ed economiche destinate ad attività di cura della persona (salute e sport), di accoglienza, culturali, di formazione, di innovazione e trasferimento tecnologico.


Dal punto di vista energetico, l’intervento ambisce a essere autosufficiente, attraverso la realizzazione di una comunità energetica rinnovabile e solidale.


Al centro della proposta c’è una drastica riduzione della cubatura esistente in favore di un parco urbano aperto e fruibile dalla collettività, in cui il tessuto verde unisce gli elementi e gli spazi in disuso si animano di verde, creando un ecosistema di relazioni: «Campo Laudato si’ è un grande progetto di rigenerazione e riqualificazione di un ambito urbano strategico per la città di Caserta. Due sono le azioni principali previste: da un lato, la ristrutturazione di edifici esistenti con una riduzione drastica — quasi il 50% — della volumetria complessiva; dall’altro, la realizzazione di 5 nuovi parchi dall’identità innovativa e sostenibile, dando vita a un complesso unico e irripetibile. Campo Laudato si’ sarà tre volte reale: perché traduce in architettura l’idea della Fondazione, perché fattibile e sostenibile, perché appartiene al territorio», dice l’architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio.

Pensata per una comunità viva e dinamica, l’infrastruttura verde, allacciata alle reti di mobilità sostenibile del territorio e affiancata da un’infrastruttura digitale parallela e a disposizione di tutti, trasformerà l’area in un luogo a misura d’uomo, per il benessere psicofisico, la produzione artistica e il welfare culturale.

È prevista la demolizione degli edifici in lamiera, utilizzati come deposito attrezzi e privi di valore storico-costruttivo, mentre ci sarà il recupero di quelli in muratura vincolati attraverso interventi puntuali e ben calibrati a seconda dei singoli manufatti. Il Campo Laudato si’ diventerà, oltre che un parco, anche un museo di archeologia industriale, nel quale sarà possibile rileggere la storia del luogo passeggiando tra i vecchi magazzini recuperati e rifunzionalizzati. L’iter progettuale prevede due fasi distinte: Masterprogram e Masterplan. La prima comprende un piano di interventi strutturali volti a identificare elementi trainanti per il tessuto sociale e per il funzionamento urbanistico, cui si affianca un’attenta costruzione del quadro di investimenti in ambito pubblico e privato.

La seconda, invece, risponde agli investimenti previsti con soluzioni mirate a ottenere spazi per il verde e attività pubbliche, riducendo il costruito e ricercando una nuova connessione con il contesto urbano. Sono stati identificati cinque ambiti principali di intervento, collegati l’uno all’altro mediante una rete di percorsi pedonali e ciclabili, piazze e spazi attrezzati all’aperto.

Il primo, a Nord-est, consiste nel Parco della Biodiversità, in cui prevale l’elemento naturale, che ospiterà un parco naturale esperienziale e museo sensoriale aperto alla città e collegato al tessuto urbano circostante. A seguire, il Parco delle Arti, localizzato a Sud-ovest, in cui avranno luogo attività legate allo spettacolo e alla produzione culturale, con spazi espositivi e di condivisione del sapere artistico e artigianale.

Il Parco della Pace, pensato per l’accoglienza e la solidarietà, è l’ambito che corrisponde alla zona a Sud-est del lotto. Uno spazio verde con edifici per attività sociali, associazioni e luoghi per la spiritualità, come la Cappella Laudato Sì.

Nell’area Nord-est, in prossimità del palazzetto dello Sport e dello stadio Alberto Pinto, si trova il Parco della Cura, con percorsi, aree tematiche e spazi per lo sport, le attività collettive e gli eventi culturali. Infine, il Parco dell’Economia di Francesco, nella zona centrale del lotto, caratterizzato da manufatti in muratura da recuperare, manufatti parzialmente demoliti e il cosiddetto “’hangar”, dallo straordinario valore simbolico, trasformato in un suggestivo spazio per gli eventi e l’innovazione.

Al disegno urbanistico e architettonico si affianca la parte strategica e di programmazione del progetto affidata a Luiss LabGov / Ldis con l’obiettivo di trasformare la Fondazione in un partenariato pubblico-privato-comunità (con il coinvolgimento diretto nella governance di attori sociali, civici e scientifici) per lo sviluppo sostenibile e dell’innovazione a Caserta. Un dispositivo giuridico e di governance collaborativa innovativo, orientato alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni, urbani, ambientali e cognitivi.

Il Campo Laudato si’, nell’idea di Alvisi Kirimoto, si candida a divenire un luogo di dialogo interreligioso, interculturale e intergenerazionale, di innovazione tecnologica orientata allo sviluppo sostenibile, alla giustizia sociale e climatica, alla democrazia urbana.

In copertina: Ex macrico Da Campo di Marte a Campo Laudato si’ © Alvisi Kirimoto 

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