24-03-2022 Luigi Rucco 2 minuti

Gbc Condomini all’Aquila per una ricostruzione efficiente

Il caso studio Antinori come esempio di edilizia resiliente e sostenibile per i centri storici italiani

La ricostruzione dell’Aquila in questi anni è stata molto lenta, con tanti progetti spesso disuniti tra loro. C’è però uno spiraglio di luce in fondo al tunnel: in questi giorni è stata affissa una targa per celebrare una delle prime applicazioni operative del protocollo Gbc Condomini agli edifici compresi nell’aggregato edilizio Antinori. «Plaudo a questa iniziativa e a Gbc Italia. Pubblico e privato devono cooperare, soprattutto nei territori da ricostruire dopo eventi post-sismici, grazie a questi protocolli innovativi che si fanno carico di problemi come il risparmio energetico che, a maggior ragione in queste settimane di guerra, sono sotto i riflettori», ha dichiarato l’onorevole Stefania Pezzopane, membro della VIII commissione della Camera dei Deputati per ambiente, territorio e lavori pubblici.

«Una ricostruzione post sisma resiliente, sostenibile e salubre è possibile – ha dichiarato il presidente di Gbc Italia Marco Mari – e il caso studio del condominio Antinori ha molti elementi di innovazione e dimostra che i processi di edilizia sostenibile misurati e certificati sono possibili all’interno dei centri storici tipici dell’Italia centrale e ci permettono di guardare con più serenità al futuro».

I dati sui condomìni italiani sono esplicativi: si parla di un milione di edifici abitati da 14 milioni di famiglie; il 70% di questi immobili è in classe F e G e il 64% è stato costruito prima del 1971. Questi dati mostrano come il legislatore intenda la riqualificazione dell’edilizia esistente non solo come un’operazione di contenimento dei consumi energetici, ma anche come un processo di rigenerazione immobiliare che valorizza aree a beneficio dell’intera collettività.

Una rigenerazione urbana, ma anche umana in termini occupazionali e gestionali.

Mauro Irti, segretario per l’Abruzzo e il Molise di Gbc Italia

Il Green Building Council Italia è un’associazione senza scopo di lucro dove confluiscono imprese e associazioni operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile.

Il protocollo, nato nel 2015, si declina in sei aree tematiche (resilienza, connessione e territorio, energia e acqua, materiali e risorse, qualità ambientale interna, gestione e innovazione) e include una fase di indagine preliminare su durabilità e resilienza e prestazioni energetiche dell’edificio, cui seguono uno o più interventi sulla struttura dell’edificio. Il protocollo vuole diventare un sistema riconoscibile dal mercato grazie ad un marchio di qualità e indirizzare la formazione degli utenti per fornire indicazioni sulle buone pratiche e comportamenti virtuosi che contribuiscano a mantenere nel tempo le prestazioni dell’edificio. Si affrontano temi sia di sicurezza che di resistenza rispetto ad eventi naturali (come sono gli stessi terremoti o le alluvioni) o dovuti alle azioni antropiche (incendi), sia elementi di conoscenza del fabbricato, comprendendo aspetti di carattere urbanistico.

Rilevante è la fase di ri-certificazione, dove dopo cinque anni dall’emissione del certificato di sostenibilità c’è la possibilità di un rinnovo solo con una verifica di mantenimento degli obiettivi rispetto ai risultati previsti in fase di certificazione. Questo permette di continuare a monitorare lo stato di salute degli edifici ed è garanzia che le risorse utilizzate si trasformino realmente in un beneficio per la collettività. Ecco che il protocollo Gbc Condomini è un valido strumento per valutare la possibilità di accedere alla misura del Superbonus 110%, includendo lo studio di fattibilità che deve precedere qualsiasi altra attività nel processo di accesso al bonus.

In copertina: città dell'Aquila, Ph: © Lorenzo Di Cola

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Luigi Rucco
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