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22-12-20   I   Francesco Fantera | Lettura : 4 Minuti

Il Museo del ‘900 di Milano pronto al raddoppio. Al via il concorso

Gara internazionale in due gradi con Concorrimi. Al vincitore 60mila euro, importo lavori: 19 milioni

«Spero partecipino i migliori progettisti a livello internazionale per dare vita a quello che sarà un nuovo fiore all’occhiello della nostra città»

Beppe Sala

I

l Museo del ‘900 di Milano, inaugurato nel 2010 e disegnato da Italo Rota, raddoppierà gli spazi a sua disposizione andando ad interessare anche il Secondo Arengario, grazie ad una nuova passerella che connetterà i due edifici. A progettare l’intervento, per la soddisfazione dell’Ordine degli Architetti della città meneghina che, per voce del suo presidente Paolo Mazzoleni, continuano a spingere per l’adozione dello strumento del concorso, saranno i professionisti italiani e internazionali che parteciperanno alla competizione bandita dal Palazzo Marino. Procedura aperta, anonima e in due gradi. Costo massimo dell’operazione 29 milioni di euro, con la quota relativa ai lavori fissata a 18,7 milioni. Per presentare la propria candidatura basterà accedere alla piattaforma online Concorrimi che, proprio con questa competizione, raggiunge il traguardo dei 50 concorsi ospitati in sette anni. Una cifra che testimonia la crescita costante nell’utilizzo di questo tipo di strumento visto dagli architetti come garante di trasparenza, sostenibilità, partecipazione e, soprattutto, qualità.

Alla presentazione del concorso, in diretta streaming, è intervenuto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. «L’ampliamento del percorso espositivo del Museo del ‘900 è un progetto molto importante per la città, fra i più significativi degli ultimi anni e di quelli a venire. Il concorso arriva in un momento difficile, ma la ripresa passa anche dalla riapertura dei luoghi della cultura. La società sta cambiando – ha sottolineato Sala – ma segue dei trend ormai secolari che ci dicono che la gente vuole vivere in realtà attrattive e sostenibili, fondamentale quindi guardare a spazi come i musei per dare valore al tessuto urbano. Spero partecipino i migliori progettisti a livello internazionale per dare vita a quello che sarà un nuovo fiore all’occhiello della nostra città».

L’obiettivo del concorso, intitolato “NovecentoPiùCento”, è quello di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee che sia in grado di collocarsi per collezioni, spazi e servizi tra i principali musei al mondo. È inoltre previsto anche lo sviluppo di servizi aggiuntivi, come un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop. La riconversione del Secondo Arengario porterà all’incremento degli spazi del Museo di oltre 1.000 mq, consentendo di esporre oltre 100 nuove opere e di rileggere tutto il percorso museale che attualmente si sviluppa nel Primo Arengario, spaziando dalle Avanguardie storiche agli anni Ottanta, per raggiungere così gli anni Duemila, a ridosso della contemporaneità.

«Il sottoportico dell’Arengario – ha spiegato Marco Edoardo Minoja, Direttore Cultura del Comune di Milano – diventerà un punto di scambio e relazione fra il museo e la città, secondo una logica che guarda alla partecipazione e all’apertura del percorso espositivo al suo esterno. La scelta di connettere i due corpi di fabbrica, oggi divisi, è iconica oltre che architettonicamente impegnativa e coraggiosa. Nascerà un vero e proprio nuovo museo, un percorso integrato che permetterà ai visitatori di fruire di una nuova e straordinaria struttura»

Il Secondo Arengario, oggi sede degli Uffici dell’Assessorato allo Sport e Tempo Libero e del Municipio 1, era stato progettato insieme all’edificio gemello negli anni Trenta dagli architetti Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi, come ingresso monumentale a piazza Duomo. La sua rifunzionalizzazione consentirà di valorizzare l’intero complesso dell’Arengario, che potrà così ritrovare la sua completezza e un nuovo equilibrio.

La procedura. In primo grado saranno selezionati dieci progetti in base a criteri come il dialogo tra il Museo e il Secondo Arengario, la funzionalità dell’organizzazione degli spazi e l’inserimento dell’opera nel contesto urbano. Il secondo grado vedrà vincitore il progetto che più di tutti riuscirà a garantire la qualità della proposta dal punto di vista compositivo e architettonico, con riferimento agli obiettivi culturali del Museo. Altre caratteristiche fondamentali saranno il rapporto sinergico con il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II e Piazza Diaz, oltre alla modalità di relazione tra il nuovo edificio e il contenitore storico da conservare e la previsione dell’uso di materiali e tecniche sostenibili e di facile manutenzione.

Premi. Al vincitore andranno 60mila euro, con il progetto di fattibilità tecnica-economica che verrà acquisito dal Comune di Milano. Il secondo classificato riceverà 12mila euro, mentre il terzo 8mila. I sette partecipanti restanti ammessi al secondo grado otterranno un contributo di 4mila euro. L’Amministrazione, si legge nel bando, «si riserva di decidere se avviare le successive fasi di progettazione relative alla proposta progettuale vincitrice». In questo caso, con procedura negoziata e senza bando, al primo classificato verrà assegnato l’incarico per tutti i successivi livelli di progettazione (definitiva ed esecutiva) per un totale di 1,47 milioni di euro.

Timeline. Per partecipare al primo grado c’è tempo fino al 22 febbraio, con il termine ultimo per la ricezione delle proposte progettuali relative al secondo grado che scadrà il prossimo 10 maggio.

Per le info visita la pagina dedicata del concorso.

Foto di copertina @wikipedia.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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