Restauro, a Venezia premiati i cittadini
Nuova edizione per il premio Torta. Presentato anche il volume di Maura Manzelle e Francesco Trovò dell'Università Iuav
Il premio Pietro Torta per il restauro architettonico di Venezia 2023 è stato assegnato ai veneziani, sabato 25 novembre all’Ateneo Veneto di Venezia. La decisione della Commissione di dare quest’anno il premio alla collettività di cittadini che promuovono e realizzano progetti diffusi di restauro, piuttosto che a un singolo intervento, è arrivata alla fine di un lungo percorso di riflessione e confronto. E anticipa alcuni temi che verranno trattati nel 2024, anno del cinquantesimo anniversario del premio stesso.
Il premio Torta infatti fu istituito dall’Ateneo Veneto nel 1974 in memoria dell’ingegner Pietro Torta, appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città, per anni presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia e socio dell’Ateneo Veneto. In questo mezzo secolo di vita il premio è stato assegnato (prima annualmente e dal 1999 con cadenza biennale) a soggetti che si sono distinti nel promuovere o realizzare importanti interventi di restauro e recupero del patrimonio della Serenissima.
Edizione dopo edizione le valutazioni delle varie commissioni che si sono succedute hanno preso in considerazione ambiti sempre più ampi e complessi della Città Metropolitana di Venezia, relativi al restauro del patrimonio edilizio e dell’architettura monumentale fino al paesaggio, all’ambiente e alle infrastrutture urbane. Partendo da questi presupposti la Commissione 2023 – composta da rappresentati dell’Ateneo Veneto, dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia e del Collegio degli Ingegneri di Venezia – si è chiesta cosa significhi oggi “restauro” e intervenire sull’esistente – e come si sia evoluto il concetto stesso del restaurare in quest’ultimo mezzo secolo.
Quale miglior “restauratore” della propria città, dunque, di colui che se ne prende cura quotidianamente, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, con consapevolezza? Sono proprio i veneziani (siano essi residenti stabili o solo temporanei), protagonisti di questa ordinaria straordinarietà, che si adoperano per consegnare alle giovani generazioni il patrimonio eccezionale che hanno ricevuto in eredità, un tessuto urbano e sociale indubbiamente fragile, ma che può diventare laboratorio per il futuro, per un progetto di città condiviso e sostenibile, esempio utile anche in altri centri storici italiani.
Per completare un’edizione così particolare, si è pensato di dare un ruolo attivo nel contesto del premio anche al volume che di norma lo accompagna, curato quest’anno da Maura Manzelle e Francesco Trovò dell’Università Iuav di Venezia.
A comporre questo mosaico di progetti e scenari per il futuro, sono state invitate le maggiori istituzioni veneziane, specie quelle che per loro stesso mandato hanno compiti di governance e un ruolo di progettualità per la città: dalla Regione Veneto al Comune di Venezia, a enti pubblici e privati, fondazioni, Università, associazioni di categoria e istituti culturali. Completa il volume un inserto di fotografie realizzate da Alessandra Chemollo, veneziana “per scelta” che da anni con la sua arte racconta la Venezia materiale e immateriale e che ha abbracciato l’idea che sta alla base di questa edizione del premio Torta.
Il volume si presenta con una copertina “riflettente”, per fare in modo che i cittadini vedano loro stessi e “riflettano” su quello che fino a qui è stato fatto e su quanto sarà ancora possibile fare per la città. Nel corso della cerimonia il libro è stato simbolicamente consegnato in sala alla comunità veneziana e rimarrà a disposizione di quanti vorranno ritirarne una copia gratuita presso la segreteria dell’Ateneo Veneto, in Campo San Fantin. Significativo anche l’intervento di Tiziano Scarpa, invitato a leggere per il pubblico presente alla cerimonia alcuni passaggi del suo “Catalogo delle onde”, un testo che lo scrittore premio Strega ha dedicato alle acque della laguna, elemento fondante dell’essere Venezia, come spunto per riflessioni sulla condizione della città e dei suoi abitanti.
La Commissione del premio Pietro Torta per il restauro di Venezia 2023 è composta da: Maura Manzelle (Presidente), Gianmario Guidarelli, Mauro Marzo e Francesco Trovò (Segretario) per l’Ateneo Veneto; Mariano Carraro e Mario De Marchis per l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Sandro Boato e Vittorio Drigo per il Collegio degli Ingegneri di Venezia. La cerimonia di consegna sì è tenuta alla presenza delle autorità istituzionali e del pubblico, accolti dalla presidente dell’Ateneo Veneto Antonella Magaraggia, assieme al presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia Mariano Carraro, al presidente del Collegio degli Ingegneri di Venezia Sandro Boato e alla presidente della Commissione del Premio, la stessa Manzelle.
In copertina: Venezia ©Efrem Efre
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