18-01-2024 Luigi Rucco 2 minuti

Al team di Bodàr il nuovo parco tra i mari di Milazzo

Il concorso per la rigenerazione dell’area dell’ex scalo ferroviario rimette al centro le dinamiche sociali, culturali ed economiche del territorio

Un nuovo progetto per l’area posta tra il centro cittadino e la zona periferica di Milazzo, comune della città metropolitana di Messina. Il team guidato da Bodàr Bottega d’architettura, fondato nel 2006 da Francesco Messina, si è aggiudicato il concorso “Parco tra i mari” bandito dal Comune di Milazzo per la rigenerazione urbana dell’area dell’ex scalo ferroviario, la realizzazione di un nodo di interscambio e di un centro servizi.

Un’area di 27mila mq nella zona sud-est della città, caratterizzata da una importante stratificazione storica, urbana e sociale che negli ultimi anni è stata oggetto di numerose trasformazioni.


Il progetto vuole annullare la netta divisione tra due quartieri della città, Ciantro e Acqueviole, favorendone la connessione con il resto della città.


Il team vincente è composto, oltre che dallo studio Bodàr (Francesco Messina, Giuseppe Messina, Marco Messina con Viviana Ragnini), dagli architetti Ilaria Brogi, Edoardo Fanteria, Giusy Manfredi e dalle società di ingegneria Aei progetti, per la progettazione delle strutture, Aicom, per la progettazione Mep e Bim e Cangeo, per la geologia.

La richiesta del bando di concorso era quella di progettare un nuovo parco capace di ospitare al suo interno spazi di socialità, al chiuso e all’aperto, sviluppo commerciale di tipo circolare e aree dedicate allo sport e al benessere della persona. Il programma del bando ha già previsto una suddivisione delle attività specificando che il 60 per cento dovessero essere aree dedicate al verde, il 20 per l’area di interscambio, e il restante 20 per strutture e percorsi.

Al centro del progetto vincitore c’è il parco, pensato come luogo di incontro dove dinamiche sociali, culturali ed economiche del territorio si fondono con gli elementi di strutturazione del concept. La sfera agreste del parco è stata progettata sotto la chiave interpretativa delle aree rurali siciliane, nelle quali gli alberi di agrumi, i mandorli, le mimose assumono un valore strutturale nel disegno del paesaggio e nel tessuto agricolo del territorio.

Agli estremi del parco due poli con funzioni diverse. Da un lato, verso il centro della città, si collocherà un edificio con servizi commerciali e ricettivi che, insieme all’edificio dell’ex stazione recuperato, si configura come uno svincolo pedonale che dal centro della città e dal porto porterà verso il nuovo polmone verde. Questo spazio accoglierà al proprio interno alcuni servizi ricettivi per il flusso turistico che spesso sosta a Milazzo di passaggio verso le Eolie, e servizi commerciali a disposizione dei turisti e della comunità cittadina, come aree shopping, bar e un ristorante panoramico. Dall’altro lato si svilupperà l’interscambio che accoglie i sistemi di traffico infrastrutturale per rimodularli in flussi di mobilità dolce. I due nuovi poli hanno dei giardini pensili sulla loro parte superiore, in continuità con le aree verdi adiacenti. Un polo di scambio intermodale che accoglierà l’arrivo del “people-mover” e tutti i servizi di “sharing mobility” (biciclette, monopattini, auto elettriche, taxi, navette).

I tre volumi dell’ex Stazione ferroviaria saranno riutilizzati includendo spazi per la cittadinanza come ad esempio aree didattiche, giardini sociali, aree fitness e per lo sport, percorsi ciclabili, aree avventura e un’arena per spettacoli e rappresentazioni. Le funzioni previste dentro questi edifici riguarderanno anche un’attività museale nell’edificio storico principale della stazione, supportata da spazi di ristorazione e vendita di prodotti del territorio a chilometro zero.

In copertina: vista generale “parco tra i mari” © Bodàr bottega d’architettura

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Luigi Rucco
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