15-09-2023 Paola Pierotti 2 minuti

Operatori a confronto, ruoli e responsabilità per la città che vogliamo

A Rapallo con Scenari immobiliari il punto su aspettative e tendenze

Si parla di città e si parla di casa. Nell’edizione 2023 del Forum di Scenari Immobiliari a Rapallo si elencano le aspettative degli addetti ai lavori, un elenco di priorità che va dal “vivere la città” all’accesso alla casa, dall’urgenza di “fare i conti con l’invasione turistica” all’indispensabile attenzione al tema dei servizi e degli spazi condivisi, senza trascurare il tema della mobilità e dei trasporti. Ma come fare?

L’avvocato Guido Inzaghi dice che «servono strumenti urbanistici locali ben gestiti»

Maurizio Carvelli di Camplus sprona ad «immaginare creativamente il rapporto tra pubblico e privato».

Carola Giuseppetti di Sidief dichiara che «oggi la qualità di manufatti e servizi è molto scadente»

Ed è lei ad insistere sull’urgenza di un impegno corale sulle «case popolari, case belle e per tutti».

Entrando nel merito del cosa fare, si parla di “work life balance” con un invito a bilanciare tempo libero e lavoro quando si parla di smart working, e Margherita Brianza di P’Arcnouveau sottolinea il tema del paesaggio, del verde, e come vale in generale per le città, anche per le case si chiedono progetti semplici e inclusivi.

A Rapallo, tra gli altri interventi quello di Giulia Fini dell’Università degli Studi di Udine che ha evidenziato il tema della «flessibilità nell’articolazione degli interventi urbani» con progetti di architettura che devono avere in sé valenze urbane, attente alle relazioni con l’intorno. E come ha spiegato l’architetto Piero Lissoni insistendo sulle possibilità di sperimentazione, con riferimento alla gestione del tema della manutenzione dell’ordinario, della cura del lascito delle architetture del passato, studiando invece le occasioni per la trasformazione radicale. «L’orizzonte dell’architettura – ha detto Lissoni – non può essere infinito, toccare le città non significa agire per l’eternità.

È un errore dei progettisti ma anche dei developer pensare di costruire edifici per l’eternità.

Serve la capacità di progettare un inizio e una non continuità all’infinito, una onesta fine per i progetti». Lissoni agli intervenuti al Forum di Scenari Immobiliari racconta l’evoluzione del suo studio che opera dal design al masterplanning, e già prima del Covid si è concentrato su giga-iniziative con committenti internazionali. «Come studio ci siamo adattati al mercato e abbiamo introdotto nel team la multidisciplinarietà, spaziando dalla sociologia all’economia. Serve aprire un dialogo, il pensiero ha una scala complessa e la semplicità è la risposta da offrire».

Tendenze e aspettative, la voce dei protagonisti a commento di una situazione internazionale in cui il mercato immobiliare europeo sta chiudendo l’anno con una serie di indicatori negativi, dopo un eccezionale post-pandemia. I cinque principali Paesi del continente (Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra) chiuderanno l’anno in corso con poco più di 900 miliardi di euro di giro d’affari immobiliari con un calo dell’1,2 per cento sul 2022. La Germania registra una diminuzione del 5,2 per cento (soprattutto nel comparto residenziale) e anche gli altri Paesi hanno andamenti modesti. Spicca il più 3,6 per cento del nostro Paese che supera i 144 miliardi di fatturato. Bene il residenziale e la logistica e in calo alberghiero e commerciale. Questa la sintesi dello “European Outlook 2024” presentato oggi a Rapallo da Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, in apertura del 31esimo Forum di previsioni.

In copertina: Acquatrium New York ©Lissoni & Partners

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Paola Pierotti
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