15-04-2022 Fabrizio Di Ernesto 2 minuti

A Palazzo Merulana fino al 29 maggio, la mostra “Riscatti di città”

Rigenerazione e riqualificazione urbana, il tessuto urbano di Roma si prepara al futuro

Negli ultimi anni le città stanno molto cambiando. Rigenerazione e riqualificazione urbana stanno ridisegnando i centri urbani, un esempio lampante è offerto da Roma dove diversi sono i cantieri aperti e numerosi progetti che stanno per partire.

Proprio da queste considerazioni nasce la mostra “Riscatti di città – Transizioni urbane a Roma”, che giunta alla seconda edizione, la precedente nel 2020 chiuse pochi giorni prima del lockdown, punta a stimolare la discussione e il confronto sulla rigenerazione nella Capitale attraverso i temi delle diverse transizioni ecologica, digitale e culturale che la città dovrà affrontare a seguito dei grandi stravolgimenti del nostro tempo.

L’esposizione molto variegata presenta pratiche e progetti, dati e installazioni: un evento multidisciplinare per stimolare un cambio di paradigma nel vivere e progettare la città di domani; una spinta ad una “nuova ecologia della mente” che enfatizza interventi green, progettazioni partecipate, co-creazione, progetti sociali inclusivi e nuove pratiche culturali. Un approccio multilivello alla divulgazione di idee e visioni accomunate dalla filosofia dell'eco-centrismo, necessaria per ripensare lo sviluppo urbano contemporaneo di Roma.

Una mostra, hanno voluto sottolineare gli organizzatori, che punta a far capire i cambiamenti in atto nell’Urbe.

La riqualificazione rimette a posto una cosa, una zona, un edificio. La rigenerazione cambia in meglio la vita delle persone.

Maurizio Veloccia assessore all'Urbanistica al comune di Roma

Presentando l’esposizione Letizia Casuccio, responsabile di CoopCulture, ha voluto sottolineare le numerose contaminazioni presenti in questa edizione. Nicola Brucoli, curatore dell’evento, ha parlato di: «mostra che offre un dialogo aperto con la città di Roma. Il lockdown ha cambiato la città, ma questa ha saputo reagire, è nato un nuovo modo di vedere il tessuto urbano». 

Entrando più nel dettaglio sempre Brucoli ha spiegato che durante percorso espositivo il visitatore avrà davanti a sé due mappe: «una sulla rigenerazione urbana ed una sui centri culturali indipendenti» ed anche due progetti fotografici: «uno sui luoghi disagiati e l’altro su una selezione di progetti di architettura» chiosando: «Riscatti è una modalità di lavorare, di ragionare sulla città e sul suo futuro».

L’assessore all’Urbanistica del comune di Roma Maurizio Veloccia nel suo intervento ha invece voluto evidenziare la differenza tra riqualificazione e rigenerazione, «la prima – ha spiegato – rimette a posto una cosa, una zona, un edificio, ma la seconda cambia in meglio la vita delle persone che sono interessate da quegli interventi».

La rassegna, aperta fino al 29 maggiopresenta 15 diversi progetti di architettura e spazio che instaurano una relazione positiva e aperta con l’ambiente (tra cui Rettorato Roma Tre, Ex Arsenale Pontificio, Polo civico Grottaperfetta, piazza Augusto Imperatore, piazza Fiume/Porta Pia, Ferroverde, riqualificazione prima Zecca d’Italia, Enel Headquarters, Campus Biomedico, Mercato di via Sannio, piazzale Flaminio/Muro Torto, Living Eur) e quattro progetti di mobilità (PUMS – Piano Urbano mobilità sostenibile, Grande Raccordo Anulare delle bici, Isole ambientali, Ciclabili transitorie) che evidenziano la capacità dei tecnici di Roma Capitale di non fermarsi all’ottimizzazione dell’attuale, quanto di immaginare nuove infrastrutture all’interno di un piano strategico ampio.

In copertina: ex Arsenale pontificio – Studio Insula

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Fabrizio Di Ernesto
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