19-01-2022 Chiara Brivio 2 minuti

A caccia di progetti pronti per intercettare le risorse (fondo da 1,4 miliardi) per l’edilizia universitaria

Gli interventi ammessi sono in co-finanziamento fino al massimo del 60%

La scuola al centro. Dopo il maxi-concorso di progettazione per la realizzazione di scuole innovative, che ha visto lo stanziamento 2 milioni e 340mila euro, è ora la volta dell’università, in attesa di nuovi bandi anche per le residenze universitarie.

È infatti di questi giorni la pubblicazione del decreto del Ministero dell’università e della ricerca (Mur) per la ripartizione del Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche. Un totale di oltre 1,4 miliardi di euro disponibili per il periodo 2021-2035, che potranno essere utilizzati per interventi in cofinanziamento, fino a un massimo del 60%, finalizzati all’ammodernamento strutturale e tecnologico delle università statali italiane.

Inclusi quindi la costruzione, la ristrutturazione, il miglioramento, l’ampliamento, la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico delle sedi istituzionali presenti e future, oltre all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e di grandi attrezzature scientifiche. Restano invece esclusi interventi di tipo residenziale, oggetto di fondi specifici.

I numeri in dettaglio:

Sono 550 milioni di euro i fondi stanziati per progetti di livello esecutivo o definitivo da realizzarsi attraverso l’appalto di progettazione ed esecuzione dei lavori. Gli interventi saranno da avviare entro il 30 giugno 2023. Per progetti a livello almeno definitivo sono due gli stanziamenti: 280 milioni per lavori di edilizia e 100 milioni per il potenziamento dell’edilizia sportiva universitaria. Per entrambi i lavori devono partire entro il 30 giugno 2024. Per quei progetti che sono almeno al livello della fattibilità tecnica ed economica per lavori di edilizia da avviare anche successivamente al 2022 (ma con almeno le procedure di affidamento avviate entro il 31 dicembre 2024), il Mur ha stanziato 282 milioni di euro.

Infine, per quello che riguarda l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e grandi attrezzature scientifiche, il decreto prevede 200 milioni di euro, con lavori da avviare entro il 31 dicembre 2023.

 


A valutare le proposte progettuali sarà una specifica commissione nominata dal ministero attraverso decreto, e l’importo minimo richiesto di ciascun intervento non potrà essere inferiore a 750mila euro.


A completare il quadro, un altro decreto-legge, il 1275, che con altri 75 milioni di euro in cofinanziamento andrà ad intervenire sull’adeguamento della normativa antincendio. In questo caso, la quota fissa assegnata a ciascuna istituzione ammonta a 350mila euro, con una quota proporzionale che sarà determinata in base alla dimensione della popolazione studentesca e ai costi standard degli atenei.

In copertina: Piave Futura, nuovo campus ©Università degli Studi di Padova

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Chiara Brivio
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