30-03-2022 Fabrizio Di Ernesto 5 minuti

Riccione si rifà il look e punta sul turismo wellness

Con il parco termale firmato Polistudio continua l’opera di destagionalizzazione della località promossa dal Comune

Continua l’opera di riqualificazione urbana e di destagionalizzazione di Riccione, località del turismo estivo per eccellenza. È stato infatti presentato il progetto del nuovo parco termale cittadino da 5mila metri quadrati che darà forma ad un nuovo polo turistico.

Render del parco termale “Perle d’acqua”A beneficiare dei lavori sarà il litorale sud del comune romagnolo che si gioverà di un centro termale all'avanguardia, con servizi accreditati dalla sanità pubblica, un’oasi verde con piscine e percorsi rigenerativi di alta specializzazione, che sarà fruibile tutto l’anno. Le aree oggetto di intervento, si trovano in tre lotti di proprietà di Riccione Terme Spa, promotore del progetto, e due aree comunali.

Stando alla proposta di accordo operativo presentato dalla “Società Riccione Terme”, il progetto firmato dalla società di ingegneria Polistudio prevede la complessiva rigenerazione e riqualificazione urbana della ex Colonia Burgo e dall’attuale parco termale “Perle d’acqua”.

Il nuovo polo sarà più grande di quello esistente e, per quanto concerne la riqualificazione urbana, prevede la realizzazione di un parco verde di 7.629 metri quadrati, attrezzato con percorsi pedonali; 5.085 metri quadrati saranno adibiti a parcheggi pubblici ed è prevista una pista ciclabile che fa parte del progetto della “ciclovia adriatica”.


L’operazione sarà realizzata da un gruppo di privati per un investimento nell’ordine dei 50 milioni di euro.


L’opera si inserisce nell’ambito della legge regionale n.24/2017 che punta alla riqualificazione del territorio comunale con nuovi investimenti e rigenerazioni in tema turistico ricettivo. Nelle intenzioni del Comune, il progetto vuole sfruttare al meglio le finestre strategiche del mercato, per calarle all’interno della propria realtà, e valorizzarne le caratteristiche distintive. Un progetto rispondente alle nuove e alle future tendenze con un'offerta integrata che mira a conquistare i mercati in espansione dell' health e wellness turism, coniugando il termalismo curativo e quello del benessere con approccio innovativo.

I cambiamenti demografici nella popolazione, età media sempre più elevata, fanno aumentare la richiesta di soggiorni termali, tanto che a livello globale si conferma come uno tra quelli più sani e a maggiore tasso di crescita: più di 4.220 miliardi di dollari nel 2017 con una crescita media annua del 6,4% dal 2015, quasi il doppio rispetto alla crescita economica globale (+3,6%), e un peso del 5,3% sull'economia mondiale. Questo oggi fa registrare un business di 16,1 miliardi di euro, con l’Italia tra i primi dieci paesi al mondo nel settore del turismo del benessere, terme e spa; a certificarlo il Global wellness economy monitor dell'ente no-profit Global wellness institute. Nello specifico l’Italia è sesta, con 3,2 miliardi, in crescita del 32% annuo rispetto al 2015, per quanto riguarda le spa, con quasi 4mila strutture che impiegano 83mila persone; e quinta nelle terme con 1,7 miliardi e 768 centri, dopo Cina, Giappone, Germania e Russia. Partendo da questi dati, il progetto messo a punto da Polistudio intende sviluppare un nuovo grande centro di eccellenza unico nel suo genere, in grado di offrire al cliente percorsi che integrino cure termali all'avanguardia, medicina specialistica, fitness, fisioterapia, nutrizione, servizi per il recupero psicofisico, contrasto all'invecchiamento, il benessere, la bellezza e lo svago con un’offerta di servizi curati e ricercati.

Per quanto riguarda i lavori di rigenerazione e conservazione si consideri che ad oggi si trovano nell’area cinque manufatti, l’edificio termale Perle d’Acqua, il Palaterme, il ristorante “la Mulata” e due villette, oltre alle piscine, che presentano varie superfici pavimentate ed impermeabili. Tali manufatti, comprese le piscine, verranno demoliti ed i nuovi edifici di progetto, seppur contando superfici importanti, in particolare il centro benessere-spa che, date le sue funzioni, deve estendersi orizzontalmente, sono pensati in modo da concentrare l'edificato in modo tale da aumentare la superficie permeabile. Nel lotto della ex-colonia Burgo l’intento è invece quello di conservare e valorizzare le testimonianze storico-architettoniche, quali la colonia e la sua pineta, consolidando sismicamente la struttura, ristrutturando il suo involucro esterno, utilizzando anche opere di mitigazione sul prospetto di viale Torino attraverso l'uso di verde rampicante e cascate d'acqua. Internamente l’edificio verrà completamente ristrutturato e ridistribuito sulla base del nuovo percorso curativo. Il centro termale occuperà in linea di massima l’intera superficie della Burgo, a parte il piano terra dell’ala sud che potrà ospitare le zone comuni come la reception, il ristorante ed aree svago. La struttura ricettiva si svilupperà nel nuovo edificio e in quello situato nel lato nord della Burgo. Lungo viale Galvani, nella zona dove si erigono le villette, è previsto un parcheggio inerbito, ombreggiato dai pini esistenti. Si auspica la possibilità di demolire le villette per poter usufruire meglio dell’area parcheggio.

Nel lotto delle Perle d'acqua nascerà il cuore pulsante di tutto l'intervento, la nuova spa e la struttura ricettiva. La spa si estenderà per due o tre livelli ed il piano terra andrà ad ospitare reception, spogliatoi, area fitness, area massaggi e trattamenti e i pochi spazi commerciali legati alla struttura. L’albergo si configura come “bosco verticale”, ovvero come una struttura moderna ed innovativa, le cui facciate verranno trattate attraverso le ultime tecnologie con verde verticale e piccole cascate d’acqua, così da costituire un organismo vivente, la “porta sud”, il “faro” della città. Questa icona, che nasce come terminale di un sistema turistico fronte mare, punta ad attrarre il turista e allo stesso tempo accogliere ed immergere il fruitore in una dimensionec naturalistica ed esclusiva. Da ultimo verrà realizzato il parco termale, un ambiente ludico che offre un sistema di grandi piscine che si integrano nella natura rigogliosa fatta di vegetazione autoctona.

Come si legge nella relazione preparata da Polistudio l’acqua sarà l’elemento principe del progetto, che si presenta in molte forme, nelle cascate d’acqua sui fronti degli edifici, nelle piscine panoramiche, in quelle del parco termale e nell’arredo urbano. Il secondo elemento cardine del progetto sarà la dotazione di verde in tutte le sue applicazioni, sia nel parco attrezzato, sia nella copertura della piscina della spa, sia nell’arredo in facciata degli edifici.

In copertina: render del parco termale “Perle d’acqua”, progetto firmato dalla società di ingegneria Polistudio

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Fabrizio Di Ernesto
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