28-06-2022 Fabrizio Di Ernesto 2 minuti

Roma Caput mundi: presentati i progetti legati al Pnrr

Il sindaco Gualtieri ed il ministro Garavaglia hanno illustrato i 335 interventi da realizzare entro il 2026

I tempi sono stati rispettati. Ieri è stata approvata in commissione la convenzione con i soggetti attuatori.
Roberto Gualtieri

Entro il 2026, sfruttando anche il Giubileo previsto fra tre anni, a Roma e nel Lazio saranno realizzate 335 opere, in 283 siti, per una spesa di 500 milioni di euro, nell’ambito del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I lavori rientrano nel programma Roma Caput mundi illustrato oggi in Campidoglio dal ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, e dal sindaco, Roberto Gualtieri, per l’occasione in veste di Commissario straordinario per il Giubileo.

Gli interventi puntano ad aumentare il numero di complessi turistici da rendere disponibili e accessibili al pubblico e perciò creare valide e qualificate alternative ricettive e culturali rispetto alle tradizionali aree centrali. Una nuova e più ampia offerta per i visitatori che sarà gestita da personale qualificato grazie a percorsi di formazione professionale, rilanciando così non solo l’economia ma anche l’occupazione. Ad attuarli diversi soggetti tra cui il ministero del Turismo, quello della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, quello dell’Appia antica, la Diocesi di Roma, la Regione Lazio e Roma Capitale.

I progetti rientrano in sei diverse linee di intervento da quella per il “Patrimonio culturale di Roma per Eu-next generation”, con la rigenerazione e il restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico architettonico della città di Roma (52 interventi) a quella dei “percorsi giubilari” 2025 – dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana – finalizzati alla valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico, restauro di luoghi e di edifici di interesse storico e percorsi archeologici (149 interventi). C’è poi quella per la “città condivisa”, patrimonio storico, archeologico e culturale per riqualificare sistematicamente il contesto urbano ed extraurbano (61 interventi); “mi tingo di verde” che riguarda parchi, giardini storici, ville e fontane (55 interventi). Le ultime due sono: “a mano tesa” finalizzata ad incrementare l'offerta culturale nelle periferie per favorire l'integrazione sociale (4 interventi) e, infine, Roma 4.0, che prevede la digitalizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo di siti e app per turisti (14 interventi).   

Tra gli interventi citati da segnalare anche la riapertura del Museo della Civiltà romana chiuso dal 2014, la via Francigena attrezzata con colonnine per la ricarica di bici elettriche, i supporti digitali nei siti e nel cammino delle sette chiese del Giubileo, il verde delle ville storiche, la valorizzazione di percorsi turistici alternativi (anche fuori Roma), restauri di chiese, della Sinagoga e della Moschea, fino alle vie del mare, ossia alla musealizzazione di siti di archeologia subacquea tra Ponza e Ventotene.

«L'obiettivo principale è valorizzare il patrimonio di Roma – ha sottolineato il ministro – non solo siti famosi ma anche aree meno note dove far confluire i flussi turistici», mentre il sindaco Gualtieri ha ricordato: «i tempi sono stati rispettati. Ieri è stata approvata in commissione la convenzione con i soggetti attuatori per avviare la macchina. Per i bandi e le gare. Per arrivare ad avere nel 2024 almeno il 50% dello stato di avanzamento degli interventi su 283 siti scelti. La maggior parte sarà conclusa entro il 2026».

In copertina: il Museo della Civiltà Romana, ph. ©Alberti1492

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Fabrizio Di Ernesto
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