Sidief porta nel cuore della Capitale il residenziale in locazione (con Patricia Urquiola)

Era il “Palazzo della Famiglia Borghese”, diventerà un nuovo complesso residenziale nel cuore della Capitale. Presentato a Roma dalla Sidief, proprietaria dell’immobile, il concept e il piano di valorizzazione che sarà firmato dall’architetto e designer Patricia Urquiola, a capo del raggruppamento vincitore di una gara di progettazione integrata.

A 400 anni dalla sua costruzione – il palazzo è stato realizzato a partire dal 1624 per volontà del cardinale Scipione Borghese e adibito a residenza per gli ospiti della famiglia e per la servitù, che contava all’epoca centinaia di persone – l’edificio che affaccia su piazza Borghese tornerà a splendere con una nuova vita.

La fase di progettazione interesserà ancora tutto il 2022. La conclusione dei lavori è prevista a fine 2025. L’investimento complessivo che Sidief sosterrà per l’intero progetto, fino agli arredi, sarà di circa 30 milioni di euro.

«Sarà uno dei pochi palazzi recuperati nel cuore della capitale non destinato ad hotel. Tornerà con la sua destinazione originaria di residenza – ha commentato Mario Breglia, Presidente di Sidief – sarà un intervento di recupero edilizio e strutturale coerente con la storia e le caratteristiche del palazzo, con le tecnologie di oggi. Botteghe al piano terra e abitazioni in tutti i piani». Sidief anticipa che conterà di far rivivere la piazza anche con dei “temporary store culturali” già a partire dalla fase di cantiere.

Case in locazione nel cuore della Capitale. Si prevede la valorizzazione dell’intero complesso, mantenendo la destinazione prevalentemente residenziale. È prevista una riqualificazione completa dell’involucro del fabbricato, dalle facciate, alla corte interna, agli spazi comuni, compatibilmente con le esigenze di tutela monumentale. Saranno ridisegnati anche gli interni, compresi di arredi, per restituire alle residenze uno standard di alto livello, in linea con il mercato e nel rispetto dell’impronta storica del fabbricato. Il format? Un prodotto immobiliare di pregio con servizi di standard internazionale, in affitto. E il mood? Elegante e discreto, con elementi progettuali studiati per la facilità di gestione.

Sidief ha già avviato il percorso di partnership pubblico – privato, in stretta collaborazione con la Soprintendenza e il Comune di Roma, con l’obiettivo di riqualificare l’importante area e riconnetterla alle zone più vitali del centro storico.

«Diversamente da quello che accade di solito con i progetti di valorizzazione che si decide cosa fare e poi si trova la strada, spesso con tanti impedimenti – ha spiegato Carola Giuseppetti, Consigliere e Direttore Generale di Sidief – abbiamo studiato bene il palazzo per circa un anno, capendo cos’era e cosa si poteva fare. Abbiamo ottenuto la conformità del bene, avviate le attività di indagine e ora abbiamo scelto il progettista. In partnership con gli enti pubblici».

«Nel nuovo palazzo troveranno casa 26 appartamenti, da 100 a 300 mq, con tagli e tipologie diverse – ha raccontato Patricia Urquiola, architetto e designer – tutti disposti attorno alla grande corte e ad una minore». Protagonista sarà il verde, ma si punta anche ad un racconto che tiene insieme i binomi cibo e sapori, fiori ed essenze, relax e cultura, arti e mestieri. Il riferimento è anche al teatro e al cinema, «immaginando dei giochi di proiezioni in quello che sarà un ristorante». I materiali saranno italiani «anche per tenere conto del tema della manutenzione e della cura che dovremo avere come proprietà» ha spiegato Giuseppetti. All’ultimo piano un alloggio è stato studiato come spazio multifunzionale magari per eventi privati o riunioni.

In copertina: Studio Urquiola per Sidief. Palazzo della Famiglia Borghese, Roma.