20-05-2024 Alessio Garofoli 2 minuti

Stop all’overtourism, Amsterdam blocca la costruzione di nuovi hotel

Saranno ridimensionate anche le crociere sui canali. La giunta aveva già messo nel mirino quartieri a luci rosse e droghe leggere

Addio a quello che a lungo è stato considerato il luna park d’Europa. Ad Amsterdam è stata annunciata una norma che vieta la costruzione di nuovi edifici alberghieri, ultimo in ordine di tempo dei mezzi ideati per contrastare l’overtourism. Edificare un nuovo hotel sarà possibile solo se un’altra struttura chiude: ma la nuova non potrà avere un numero di posti letto superiore a quella che andrà a sostituire, e dovrà dimostrare di essere più vantaggiosa per la città, per esempio più sostenibile. Naturalmente però la norma non è retroattiva: i nuovi alberghi che hanno già ottenuto i permessi sono esentati dal divieto. Inoltre, i soggiorni annuali in hotel non dovranno superare i 20 milioni.

«Vogliamo rendere e mantenere la città vivibile per residenti e visitatori», ha sottolineato in un comunicato la giunta della sindaca socialista Femke Halsema, in carica dal 2018. Ma come riporta Euronews non finisce qui. È stata anche resa nota l’intenzione di porre un limite alle crociere sui celeberrimi canali della città. Circa 2.300 navi hanno attraccato in città l’anno scorso, ed entro il 2028 l’amministrazione cittadina intende ridurne il totale a 1.150. Le crociere sono particolarmente dannose durante la stagione primaverile dei bulbi, quando ne approdano circa un migliaio nella capitale dei Paesi Bassi, ha detto la vicesindaca Hester van Buren. «Non sto dicendo che questo risolverà il problema dei troppi turisti», ha aggiunto Van Buren.


«Ma non abbiamo intenzione di dividere i turisti in buoni e cattivi. Si tratta di una serie di misure volte a ridurne il numero complessivo. Si tratta del sovraffollamento e dei pullman parcheggiati su tutti i marciapiedi».


Quest’ultima decisione della giunta va ad aggiungersi ad altre già prese per ridurre il numero dei turisti: all’inizio di quest’anno è entrato in vigore l’aumento della tassa di soggiorno (salita del 12,5%). E prima ancora la scure si è abbattuta su quelli che, nel bene e nel male, sono stati a lungo simboli della Amsterdam turistica, la città in cui si poteva fare tutto quello che altrove era proibito: con il divieto di fumare marijuana nel quartiere a luci rosse e con l’obbligo di chiudere le finestre delle sex worker alle 3 del mattino, per mettere un freno a quel tipo di tour. «L’eccesso di turismo è un problema mondiale, e neppure ai turisti piace che i luoghi siano così pieni», ha detto ancora Van Buren. «Ma non possiamo semplicemente mettere un recinto intorno ad Amsterdam». Che il problema sia dibattuto un po’ ovunque è vero. Prova ne sia, per venire a noi, che in un’altra regina del turismo mondiale, Venezia, ha da poco debuttato il ticket d’accesso.

In copertina: Amsterdam ©Metehan Demirkaya

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessio Garofoli
Articoli Correlati
  • Verso un nuovo paradigma: misurare gli impatti oltre i numeri della finanza

  • I Paesi Bassi nel 2100 secondo Mvrdv: un territorio sott’acqua

  • Turismo e turisti, cercasi nuovi modelli per l’ospitalità

  • Il costruito al bivio: idee cercasi dopo il Superbonus