X
    • Chi siamo
      RISORSE E TEMI
    • rigenerazione urbana
    • le iniziative
    • le competizioni
    • innovazione
    • i protagonisti
    • la scuola

    • FOCUS
    • Biennale Venezia
    • scali Milano
    • comunicare l'architettura
    • Salone del Mobile e fuorisalone

    COMUNICAZIONE E NETWORKING

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Linkedin
    • Youtube

    © 2021 PPAN srl - all rights reserved

  • thebrief.city
  • thebrief
Iscriviti

  • .
  • Risorse e temi
  • Focus
  • Archivio
  • thebrief.city
  • le competizioni
  • rigenerazione urbana

02-01-21   I   Paola Pierotti | Lettura : 4 Minuti

Una foresta urbana del sapere, il progetto Amaa-Demogo cuore pulsante del nuovo Flaminio

Roma, via libera dal Campidoglio alla riqualificazione dell’area. Per il paesaggio la firma è di Angelo Renna

Il progetto cerca di prefigurare un’architettura capace di farsi supporto di un programma flessibile e definibile con precisione solo attraverso il tempo necessario all’appropriazione e all’evoluzione dei contenuti, un’architettura viva e attiva

C

on il progetto per il nuovo polo civico del Flaminio, rigenerando il comparto urbano dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione, a Nord del quartiere Flaminio della Capitale, riprende quota la rigenerazione urbana già attivata in conformità al masterplan generale esito di un precedente concorso (aggiudicato a Paola Viganò nell’estate del 2015).

Sono state 31 le proposte candidate al concorso promosso dal Comune di Roma, lanciato il 2 settembre - insieme a quello per il nuovo mercato rionale di San Giovanni di Dio - e aggiudicato in tempi record. Il primo premio è andato ad un team guidato da due studi di architetti quarantenni, veneti: Amaa e Demogo. Con loro Angelo Renna per il paesaggio. Tra i consulenti: Sinergo per impianti e strutture e Antonella Agnoli per il concept della biblioteca.

Con questo bando, il Comune cercava una soluzione progettuale per i nuovi spazi pubblici nell’area a ridosso del Museo Maxxi, elementi catalizzatori nel quartiere. «Centrale – esplicitava il bando - sarà un’infrastruttura che non si limiti solo ad essere biblioteca, ma che incorpori al suo interno, durante l’arco della giornata, anche la possibilità di sperimentare commistioni d’uso, privilegiando flessibilità e polifunzionalità, aperta al quartiere, alle associazioni e ai cittadini». Ecco che il nuovo progetto dovrà assicurare la connettività interna ed esterna dei nuovi servizi in relazione alla costituzione di un nuovo spazio pubblico, e delle sue relazioni con il territorio.

L’apertura delle buste e l’aggiudicazione del concorso è arrivata qualche giorno dopo l’ok da parte dell’Assemblea capitolina (17 dicembre 2020) alla delibera di controdeduzioni per l’adozione definitiva del programma integrato per la riqualificazione dell’ex Caserma di via Guido Reni, un’area di circa 55mila mq (di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti) che sorgerà nel quartiere Flaminio e includerà, tra l’altro, nuovi spazi pubblici, appunto la biblioteca e il centro civico di quartiere, interventi di housing sociale, un hotel, spazi commerciali di vicinato e uno spazio dedicato alla diffusione della cultura scientifica. «È un programma che si inserisce nella complessiva riqualificazione prevista dal Progetto Urbano Flaminio, importante asse strategico su cui sorgono servizi culturali di scala nazionale – ha dichiarato Luca Montuori, assessore capitolino all’Urbanistica, che ha aggiunto - una riqualificazione che evidenzia come sia possibile intervenire in contesti consolidati con strumenti che superino una visione puramente quantitativa delle trasformazioni e puntino sulla qualità degli spazi e dei servizi, integrando quelli esistenti sul territorio, ascoltano i cittadini e favorendo progetti selezionati attraverso lo strumento del concorso di progettazione».

L’esito del concorso con Amaa e Demogo. Il nuovo Polo Civico Flaminio sarà l’elemento di testa e di chiusura del comparto urbano. «Il progetto proposto – spiegano i professionisti – cerca di prefigurare un’architettura capace di farsi supporto di un programma flessibile e definibile con precisione solo attraverso il tempo necessario all’appropriazione e all’evoluzione dei contenuti, un’architettura viva e attiva come processo di simbiosi, di relazioni, di tensioni e di connessioni materiali e immateriali possibili».

Il progetto del team primo classificato punta a definire qualitativamente i rapporti tra le parti urbane del sito, offrendo una caratterizzazione ricca e inaspettata del quartiere. «L’esito compositivo – spiegano gli architetti - propone un’alternanza tra interstizi e ambiti aperti, dialogando secondo una dialettica plurima e disponibile all’interpretazione della collettività pubblica. Il suolo è accompagnato, ad un livello superiore, da una grande copertura metallica, rivestita in alluminio satinato, che rilegge la distribuzione volumetrica prevista dal recente masterplan offrendosi attraverso la sua impronta al negativo, ribaltando il bilanciamento tra i pieni ed i vuoti spaziali presenti nella restante area del comparto urbano».

Per il polo civico del Flaminio si propone uno spazio fluido e continuo, che crea una continua connessione tra gli ambienti interni e l’esterno. Ecco che le aree adibite a biblioteca si espandono - grazie all’uso della pavimentazione continua ed omogenea del suolo - oltre i limiti fisici del manufatto preesistente. «Il progetto – raccontano i progettisti - agisce nel vincolo di mantenere le preesistenze definite padiglioni in essere e ne propone il ri-uso mediante una duplice modalità di connessione ideale, ancor più che fisica». Il suolo viene modellato, anche per risolvere la differenza di quota che il sito presenta, ricreando un anfiteatro all’aperto, con una scalinata con andamento angolare.

Spazio al verde, con una vera e propria foresta urbana del sapere: prevista un’attenta selezione di alberi da piantumare nelle diverse aree a verde del progetto, in grado di ripercorre la storia, anche leggendaria, della città.

 

{"slidestoshow":"3","slidestoscroll":"1","loop":"true","dots":"true","arrows":"true","autoplay":"true","autoplay_interval":"3000","speed":"300","centermode":"false"}

© RIPRODUZIONE RISERVATA

concorsi • cultura •

Paola Pierotti

Recenti

Dopo sei anni in salita, in calo i servizi di ingegneria e architettura

Lo spazio pubblico di Milano si rigenera grazie alle “Piazze Aperte”

Headquarter di Furla, con Geza connubio tra natura e architettura

FOCUS

  • Biennale Venezia
  • scali Milano
  • comunicare l'architettura
  • Salone del Mobile e fuorisalone

RISORSE E TEMI

  • rigenerazione urbana
  • le iniziative
  • le competizioni
  • innovazione
  • i protagonisti
  • la scuola

twitter

Tweets by PPANthebrief

Tag

legge architettura • libri • retail • norme e regole • housing • real estate • turismo • hospitality • concorsi • culto • sport • food • italiani all'estero • formazione • uffici • energia • arte • cultura • trasporti • industria • salute • spazi pubblici • masterplanning • città •

ARTICOLI CORRELATI

Cdp apre a Roma (con progetto L22) la nuova sede per le attività immobiliari
Architettura e design per i nuovi bagni di Salisburgo
Contro la segregazione scolastica o lo spreco alimentare, con l’architettura si può cambiare
Da Enea e Isnova una guida pratica per la riqualificazione energetica dei condomini
Articolo Precedente
←Pica Ciamarra: In Italia è urgente una legge “contro il consumo di tempo”
Articolo Successivo
→La pandemia non ferma la Cina: inaugurati tre nuovi centri congressi a Yabuli e nello Shandong

Iscriviti alla nostra newsletter
Unisciti alla nostra community

  • Chi siamo

    RISORSE E TEMI

  • rigenerazione urbana
  • le iniziative
  • le competizioni
  • innovazione
  • i protagonisti
  • la scuola

    FOCUS

  • Biennale Venezia
  • scali Milano
  • comunicare l'architettura
  • Salone del Mobile e fuorisalone

Follow Us

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Linkedin
  • Youtube
© 2021 PPAN srl - Via Nomentana 63, 00161 Roma - P.iva 12833371003 thebrief Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 49 del 23/03/2015
Editore: PPAN srl - Andrea Nonni direttore responsabile - Privacy % Cookies
Accetto
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Per maggiori informazioni consulta la nostra pagina sulla Privacy Leggi di più
Biennale Venezia scali Milano comunicare l'architettura Salone del Mobile e fuorisalone
Dopo sei anni in salita, in calo i servizi di ingegneria e architettura
Lo spazio pubblico di Milano si rigenera grazie alle “Piazze Aperte”
Headquarter di Furla, con Geza connubio tra natura e architettura
rigenerazione urbana le iniziative le competizioni innovazione i protagonisti la scuola
Lesley Lokko, ecco chi guiderà la Biennale Architettura 2023
Luoghi di produzione e comunità urbane, il focus della Serbia alla Biennale di Venezia
Sostenibilità, demografia e architettura: alla Biennale di Venezia la storia della Takamizawa house