20-09-2023 Luigi Rucco 1 minuti

Una mostra a Oderzo per toccare con mano la qualità dell’architettura

I progetti vincitori della 18esima edizione del premio in esposizione a Palazzo Foscolo

Un punto di riferimento per la valorizzazione di opere e infrastrutture realizzate nei territori del Triveneto ma non solo. Il Premio Architettura città di Oderzo, nato nel 1997 e giunto quest’anno alla sua XVIII edizione, si pone come strumento di promozione della qualità architettonica con il proposito di perseguire una migliore qualità di vita dei luoghi e di offrire stimoli educativi e culturali alle nuove generazioni.

Dopo l’assegnazione del premio e delle menzioni speciali dell’edizione 2022, andata in scena lo scorso 3 dicembre, è stata inaugurata la mostra dedicata ai progetti vincitori e le menzioni speciali, visitabile fino al primo ottobre 2023. La mostra e il premio sono organizzati dal Comune di Oderzo, la Provincia di Treviso, l’Ordine Architetti Ppc Provincia di Treviso, la Fondazione Oderzo Cultura Onlus e Assindustria Venetocentro.


La giuria di esperti di questa 18esima edizione è stata presieduta dall’economista Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia fino al 2020, ex ministro.


Al suo fianco le architette Simona Malvezzi (co-fondatrice dello studio Kuehn Malvezzi) e Martina Salvaneschi (co-fondatrice dello studio Associates Architecture), e i colleghi Stefano Gri (co-fondatore di Geza Architettura) e Luigi Lucchetta (product manager per Désirée divani del gruppo Euromobil).

Presso Palazzo Foscolo, a Oderzo, si potranno analizzare da vicino non solo il progetto vincitore, quello di weber + winterle architetti per la realizzazione della Biblioteca universitaria Mesiano (Bum) dell’Università di Trento, ma anche le menzioni speciali: mzc+, Giuseppe Cangialosi e Massimo Moretto per il progetto La Fabbrica della fabbrica a Campodarsego nella categoria “Architettura dei luoghi del lavoro” e Carlana Mezzalira Pentimalli per la Biblioteca Civica di Bressanone in “Architetture per la comunità”.
Il premio vuol contribuire alla formazione della cittadinanza aumentando la consapevolezza dell’impatto che l’architettura ha nelle trasformazioni sociali. Protagoniste sono le opere realizzate nel territorio del Triveneto tra il 2018 e il 2022 capaci di mostrare un nuovo riuso di spazi edificati esistenti, luoghi degradati e vuoti urbani.

«La mostra completa il Premio e ne costituisce un momento molto importante nella restituzione al pubblico degli intenti di questa iniziativa”, spiega Marco Pagani, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Treviso. «La 18esima edizione ha riscosso un buon successo, considerando il numero dei progetti pervenuti lo scorso anno, e ci aspettiamo che al bando per la 19ima edizione, in pubblicazione a primavera 2024, ci sarà lo stesso entusiasmo».

In copertina: ®Biblioteca Mesiano 

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Luigi Rucco
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