17-07-2023 Redazione 2 minuti

Bando Futura, deamicisarchitetti firma l’Itis Leonardo da Vinci di Parma

Intervento da oltre 14 milioni di euro, fine lavori prevista per il 2026

Prosegue il programma dei nuovi istituti scolastici del bando Futura. Deamicisarchitetti è tra i vincitori del maxi-concorso di progettazione “Futura, La scuola per l’Italia di Domani” indetto dal ministero dell’Istruzione nel 2022 per la realizzazione di 212 scuole in tutta Italia finanziate con fondi Pnrr. Lo studio milanese si è aggiudicato il progetto per la realizzazione del nuovo Itis “Leonardo da Vinci” di Parma. Un intervento da oltre 14 milioni di euro. L’edificio è ideato come una struttura unitaria che si inserisce nel contesto di riferimento come fosse “un grande abbraccio”, mostrando in modo esplicito la propria appartenenza a un insieme di fabbricati che devono dialogare tra loro, non solo funzionalmente ma anche e soprattutto a livello simbolico.

© deamicisarchitetti

Il concept. Il progetto prevede un unico corpo di fabbrica, costituito da pochi e chiari elementi, in cui il rigore espressivo delle scelte architettoniche rafforza la riconoscibilità tipologica della nuova struttura, che si configura come un ultimo fondale unitario che contiene la molteplicità esistente. Gli spazi interni sono ideati per accogliere metodologie didattiche innovative definite e ancora da scoprire grazie alla definizione di spazi che oltre ad essere flessibili sono identitari. Il sistema distributivo si compone di rampe pedonali e “gallerie” che sostituiscono i tradizionali corridoi e le scale, allo scopo di proporre ulteriori luoghi idonei a favorire interazioni spontanee e/o organizzate tra individui.

© deamicisarchitetti

Gli spazi esterni sono considerati spazi della didattica. E dunque sono pensati in continuità con quelli interni, sia sul lato in cui sono collocate le aule, tramite la formazione di terrazzi pertinenziali, sia su quello verso il cortile, dove questa continuità è enfatizzata da una pavimentazione identica che lega spazi interni ed esterni. La spazialità interna è quindi più aperta, trasparente e percettivamente più estesa. Materiali riciclabili, reperibilità, filiera corta, reversibilità del manufatto sono i precetti che ispirano le principali scelte costruttive.


Queste ultime si affiancano a scelte impiantistiche che porteranno l’edificio a raggiungere certificazioni di sostenibilità di massimo livello (Leed e Well).


Il progetto incorpora una sostenibilità ambientale allargata al contesto di riferimento che, pur non essendo misurabile in termini scientifici, è ciò che garantisce il riconoscimento del manufatto come parte di una comunità. E quindi, come tale, oggetto di cura e manutenzione nel tempo. L’intervento sarà avviato nel secondo semestre di quest’anno, e si prevede la conclusione dei lavori nel 2026. In team con deamicisarchitetti anche Ini architetti come architetto locale, Alb Ingegneria e Sbf Studio Brambilla Ferrari per il progetto delle strutture, Pse srl per gli impianti, geoLog, Stefano Galbiati (responsabile sicurezza e progetto antincendio).

In copertina: © deamicisarchitetti

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