Consumi ridotti e zero anidride carbonica: la rivoluzione di Open 336

28-09-2022 Luigi Rucco 3 minuti

A Milano, nel quartiere Bicocca, studio Park associati ha progettato un nuovo edificio per uso ufficio finanziato da Barings real estate

La città sta cambiando e con essa gli edifici del futuro: riduzione di Co2, dell’impatto ambientale e consumi sono i nuovi mantra, non solo per l’intero ciclo di vita dell’edificio, ma anche nella sua costruzione. I temi della sostenibilità e della digitalizzazione, come ribadito recentemente durante il 30esimo forum di Scenari Immobiliari, sono ormai le basi per i progetti del futuro.

Ne è un esempio Open 336, un immobile destinato a uso uffici disegnato dallo studio di architettura Park associati che inaugura a fine settembre in viale Sarca, nel quartiere Bicocca a Milano. Il progetto è stato finanziato dal gruppo Barings real estate, società di investimenti statunitense approdata recentemente in Italia anche nel mercato residenziale, affiancato da Savills investment e dal Gruppo Fervo, specializzato nel proporre soluzioni innovative nel Facility ed energy management.

La componente architettonica è chiaramente fondamentale in un edificio attento all’ambiente che ponga le persone al centro di tutto. Cinque piani fuori terra e due interrati, adibiti a parcheggio, con una facciata color mattone composta da cemento alleggerito Grc, materiale simile al calcestruzzo ma di spessore e leggerezza nettamente inferiori, inerte al fuoco, ma soprattutto molto longevo e resistente.

Ampie zone verdi esterne circondano spazi lavorativi luminosi e flessibili, che rispondono alle esigenze contemporanee di organizzazione del lavoro, più improntata verso ambienti condivisi e polifunzionali. Al quarto e ultimo piano una zona open air con un terrazzo di 380 metri quadrati apre la vista a sud verso la città, circondando gli spazi con un grande giardino ancora una volta pensato per le persone.

«Il comparto ex-Breda, interessato fin dagli inizi del ‘900 da grandi stabilimenti produttivi, mantiene una sua particolare fascinazione ed un proprio carattere identitario, pur essendo oggi oggetto di importanti rifunzionalizzazioni», dichiara Michele Rossi, partner di Park associati. «Abbiamo pensato a un edificio visivamente aperto verso l’esterno, caratterizzato per il suo volume, svuotato e alleggerito al piano terra, permeabile alla luce filtrante delle ampie superfici vetrate ai piani di lavoro».


Tramite una serie di rilevatori dotati di intelligenza artificiale, i parametri legati al funzionamento sono letti in tempo reale ed anticipano eventuali guasti.


Open 336 è stato sviluppato con il preciso intento di realizzare un edificio Net carbon zero, consentendo così di ridurre del 100% le emissioni durante la vita dell’immobile.

L’idea è quella di trasformare gli immobili in veri e propri alberi, permettendo così di filtrare Co2 con una capacità addirittura maggiore, circa otto volte, di quello naturale. Una svolta tecnologica ma soprattutto ecologica dalla grande importanza che apre importanti scenari.

Un progetto con tali prospettive deve forzatamente partire da una tecnologia all’avanguardia, capace di offrire impianti di trattamento dell’aria che depurano gran parte dell'anidride carbonica presente nell'atmosfera esterna, immettendone nell'edificio pulita e ricca di ossigeno. Il filtro è realizzato con materiale organico e biodegradabile, tra cui i fondi di caffè, e può essere rigenerato e riutilizzato fino a sette anni. Un ulteriore step verso il processo circolare sostenibile che ogni edificio del futuro dovrebbe avere. Inoltre, grazie ad una piattaforma dotata di molteplici rilevatori, ogni parametro di consumo e funzionamento viene letto in tempo reale, segnalando non solo eventuali anomalie, ma prevedendo gli interventi necessari prima che i guasti si verifichino, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale.

Tutto questo permetterà all’edificio di ottenere le certificazioni Leed v4 core, che si concentra sull'efficienza e gli standard edilizi per affrontare l'efficienza energetica e il risparmio idrico, e Well v2 core, che promuovere una cultura della salute attraverso interventi di progettazione lungimiranti e protocolli operativi innovativi.

«Barings real estate si impegna a fornire ai propri clienti piattaforme di investimento sostenibili e responsabili, che eccellono per impegno etico, nella convinzione che questo sia sinonimo di maggior resilienza degli investimenti stessi», dichiara Valeria Falcone, Head of value add investing Europe di Barings. «Continuiamo ad evolvere il nostro approccio all'ambiente, al sociale e alla governance (Esg) per supportare la creazione di valore in maniera più sostenibile. Investiamo con coraggio nelle nuove tecnologie nella convinzione che si debba e si possa essere più efficaci nel contribuire all’abbattimento della Co2».

Foto di copertina ©Mondadori Portfolio

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Luigi Rucco
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