Scenari immobiliari, il real estate “a prova di futuro”

16-09-2022 Andrea Nonni 5 minuti

Numeri, tendenze, protagonisti e sfide. A Santa Margherita Ligure la trentesima edizione

L’immagine è quella delle tre caravelle, della scoperta dell’America. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari sceglie di aprire il 30esimo forum di Scenari Immobiliari riproponendo il video dell’arrivo nel nuovo mondo, già visto nella 25esima edizione: «cinque anni fa stava iniziando un nuovo mondo per l’economia e il settore immobiliare, dopo Lehman e i mutui subprime. Sono passati cinque anni e siamo ancora nella tempesta, un’altra, anche peggiore. Quella “tempesta perfetta” che tiene insieme la paura di guerra, l’inflazione, la crisi economica, quella energetica, tutto in un quadro di grande debolezza politica». Il real estate si dà appuntamento come ogni anno a Santa Margherita Ligure, dopo l’estate, per «progettare il futuro con audacia e ottimismo – dice Breglia – mettendo in comune esperienze e idee, confrontandoci, sapendo cosa fanno altri».

Un bilancio di cinque anni di real estate. I dati. «Il Pil è cresciuto poco, il fatturato immobiliare equivale al doppio del Pil, gli investimenti nelle costruzioni – racconta Breglia – sono cresciuti del 20%, le compravendite residenziali del 16% e sono aumentate la presenza dei giovani nel mercato. Dal 2018 ad oggi i progetti urbani sono più che raddoppiati secondo l’osservatorio di Scenari Immobiliari. E ancora, il patrimonio dei fondi immobiliari era di 74 miliardi e oggi supera i 100». Le start up nei servizi sono passate da 20 a quasi un centinaio.

Ci sono anche dei numeri negativi che sono positivi: gli Npl, ad esempio, sono passati da 110mila a 38mila, e solo per l’edilizia da 22mila (un quinto equivale infatti a nuove costruzioni) a 6mila (fonte dati Banca d’Italia).

European Outlook 2023. Nel corso del forum anche il punto sui dati e le nuove tendenze, guardando al futuro. In Europa nel 2022 il fatturato cresce del dieci per cento, con prezzi in salita spinti dall’inflazione. In Italia, il particolare, fatturato a 139 miliardi di euro (+9,9%) ma calano le transazioni residenziali a 710mila unità nel 2022 (-5,3%) e a 670mila nel 2023 (-5,6%).


Dal 2018 ad oggi i progetti urbani sono più che raddoppiati secondo l’osservatorio di Scenari Immobiliari e, nello stesso periodo, il patrimonio dei fondi immobiliari è passato da 74 a oltre 100.


Il mercato immobiliare europeo chiude il 2022 con un fatturato aumentato di quasi il dieci per cento in un anno. Ottima annata, dicono i dati di Scenari Immobiliari, anche per il mercato italiano che chiude quello in corso a 140 miliardi di euro di fatturato (+9,9 per cento) nel 2022. Previsioni positive, anche se in calo per il 2023, con più 6,5% con 148 miliardi di euro (2° posto fra i cinque principali mercati europei). Nell’arco degli ultimi 12 mesi il volume totale degli investimenti in Europa ha raggiunto la cifra record di 387,3 miliardi di euro, superiore del 35% rispetto al periodo 2020 – 2021. Le previsioni per la fine del 2022 nell’area EMEA sono fra i 320 e i 305 miliardi di euro, con un calo compreso fra il 10 e 15% rispetto al 2021, che ha chiuso con circa 360 miliardi di euro.

Le novità. La 30esima edizione del forum vede la partecipazione di 450 persone e oltre 10 aziende innovative che si presentano al mercato. «La partecipazione così significativa – commenta Breglia – è anche un indicatore della trasformazione del mercato con la presenza di tanti soggetti nuovi e innovativi. Un mercato che sta vivendo una fase delicata, all’interno della “tempesta perfetta” che realisticamente continuerà nel 2023. Per attraversare questo mare i marinai esperti sanno che devono navigare di bolina, con un’andatura a zig-zag per risalire il vento. Un’immagine particolarmente adatta a descrivere la situazione attuale del real estate mondiale. Dopo due anni, particolarmente positivi – dice il presidente – le aziende del real estate sono strutturate e con notevoli capacità finanziarie, la forza della domanda è ancora robusta perché basata su innovazione di prodotto e non speculativa, ma le condizioni esterne sono invece negative e cercano di far cambiare direzione al mercato. È il momento di una navigazione più difficile, con skipper esperti e con attenzione a scegliere le direzioni giuste. Ma ogni tempesta è destinata a esaurirsi».

I driver? La strada del green deve accelerare. Sul tema interviene Cristina Angelico di Banca d’Italia ribadendo che «il clima sta cambiando, l’ultima estate è stata la seconda più calda tra le ultime cento e i dati dicono che la temperatura potrà aumentare di quattro gradi da qui al 2100, con impatti diretti su biodiversità, qualità della vita, produttività del lavoro. Con ricadute dirette sul Pil. Serve cogliere le sfide – dice Angelico – e avviare un processo di investimenti per adattarci ai cambiamenti climatici e per politiche low-carbon. In questa partita il settore finanziario gioca un ruolo decisivo per allocare i fondi verso chi favorisce la transizione (tema trattato anche al recente convegno di San Gusmè)».

Oltre il Proptech e l’Esg, il Bim o il Digital Twin, e tutta la galassia degli argomenti che confluiscono sotto il cappello della sostenibilità, nel forum di Scenari Immobiliari si sottolinea il ruolo della centralità del progetto, con tutte le sue declinazioni e innovazioni e sotto la lente dei tecnici del settore (in ogni edizione sempre più numerosi a Santa Margherita Ligure). Si distingue la voce di Patricia Viel partner dello studio Antonio Citterio Patricia Viel che ha fatto il punto sul cambiamento del mercato, con riferimento continuo al tema dei dati e della digitalizzazione, delle ricadute a scala urbana e con attenzione all’evoluzione dei comportamenti. Tra gli ospiti del forum, a titolo di esempio, realtà più giovani come quella di Claudia Campone che ha fondato Thirtyone nel 2015 come studio di design multidisciplinare dopo una lunga esperienza internazionale nel mondo del Retail Design, o ancora di società come Wood Skin che dal 2013 ha fondato un gruppo, unico in Italia, che tiene insieme ingegnerizzazione, digitalizzazione e industrializzazione. Architetti e ingegneri che a Scenari Immobiliari partecipano per dialogare con il real estate, portando in dote valore aggiunto e creatività, spinta all’innovazione fatta di ricerca e sviluppo, traducendo l’immaginario delle nuove tendenze in soluzioni concrete, pronte per incontrare il mercato. Tra gli studi citati dai developer ci sono Il Prisma per il progetto di via Sassetti, ultimo satellite di Urban Up sviluppato da Unipol, ma anche Dfa e Arassociati quando si parla di nuove residenze. Un racconto a più voci di un mercato in evoluzione che cerca il proprio posto in un ambiente costruito “a prova di futuro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Nonni
Articoli Correlati
  • Casa: pubblico, coop e banche uniti contro l’emergenza

  • Il futuro dello Stretto, tra Ponte e ponti di relazioni e cultura

  • No all’urbanistica militare: co-pianificazione e competenze

  • Premio Architetto italiano dell’anno e Giovane talento dell’Architettura italiana 2024: aperto il bando