21-04-2023 Alessio Garofoli 2 minuti

Un ecosistema per l’industria della sanità digitale al Lido di Venezia

Via al progetto dell’imprenditore tedesco Gotthardt: un polo innovativo per il settore medico

Una lunga storia di abbandono e degrado che si chiude svelando l’embrione di un ambizioso polo tecnologico per il settore medico. Accettata l’anno scorso l’offerta vincolante per l’acquisto dell’area dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia, chiuso nel 2003, da parte di Cdp real asset sgr il progetto Mare dell’imprenditore tedesco Frank Gotthardt entra nel vivo e viene presentato al pubblico.

Nell’area da riqualificare si è deciso di far sorgere un hub tecnologico che attiri idee, fondi e imprese internazionali, e incentivi la collaborazione tra atenei, ricercatori, start-up e aziende.


Il parco tecnologico dovrà innescare sviluppo, concretizzazione e promozione di applicazioni innovative e di intelligenza artificiale per il settore medico.


Posto non lontano dall’aeroporto Nicelli, il progetto restituirà una propria funzione a un’area di 48mila metri quadri nel rispetto dell’ecosistema, della sostenibilità e dei criteri di conservazione. Si prevede che il campus accoglierà quasi 1.000 persone, tra ricercatori e dipendenti, potendo contare su strutture residenziali, ristoranti, un centro fitness e un asilo.

La rigenerazione dell’area storica è pensata per giovare all’economia locale, generare posti di lavoro e far tornare al pubblico luoghi importanti come il Teatro Marinoni e la Chiesa di Santa Maria Nascente. La variante urbanistica prevede peraltro la rinuncia della capacità edificatoria nell’area della Favorita di 12mila metri quadrati previsti dal 2012, che diventeranno invece spazi verdi pubblici attrezzati per il gioco e lo sport.

Il progetto è stato illustrato a Ca’ Farsetti, alla presenza del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del Direttore immobiliare e Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti real asset sgr Giancarlo Scotti, nonché dello stesso Gotthardt, fondatore e chairman di CompuGroup Medical.

Gotthardt immagina Mare come «un ecosistema vibrante per l’industria della sanità digitale. Ho dedicato tutta la vita alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie più innovative per sostenere gli operatori sanitari e garantire migliori condizioni di salute alle persone, perché credo fermamente che le corrette informazioni mediche, nel posto giusto al momento giusto, possano salvare la vita, prevenire le sofferenze e aiutare a curare le malattie», ha detto.

«In coerenza con il Piano Strategico 2022-2024 – ha dichiarato Scotti – l’obiettivo degli interventi di Cdp sui territori è volto a favorire la rigenerazione urbana, promuovendo iniziative con ricadute positive sul contesto socio-economico di riferimento. La riqualificazione dell’ex Ospedale al Mare rappresenta un esempio concreto di tale attività». «Dopo anni di lavoro fatto in silenzio – ha sottolineato infine il sindaco Brugnaro – si concretizza un percorso che rigenererà e darà una nuova vita ad un luogo per anni abbandonato, ma che rappresenta un simbolo per il Lido e per l’intera Venezia. La conservazione non deve essere contro la rigenerazione! Bisogna che le cose vengano fatte, non si può dire sempre e solo no a tutto», ha aggiunto Brugnaro, non senza qualche frecciata ai comitati che si sono battuti contro i progetti pensati per l’ex Ospedale (soprattutto quello precedente).

In copertina: Vista aerea del progetto Oam Mare (tratta dalla presentazione) ©Oam Mare

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Alessio Garofoli
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