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03-03-22   I   Redazione | Lettura : 3 Minuti

Embt Miralles Tagliabue, trent’anni di lavoro e architetture

Cinque progetti emblematici e tante storie. In mostra alla Real Academia de España a Roma
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rame della memoria. Questo il titolo della mostra promossa dalla La Fundació Enric Miralles, con il supporto del Ministero dei Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana del Governo di Spagna, la Direzione Generale di Agenda Urbana e Architettura, e in collaborazione con la Real Academia de España a Roma. Trent’anni di lavoro dello studio Embt con alcuni interventi architettonici realizzati in luoghi di grande rilevanza storica dagli architetti Enric Miralles e Benedetta Tagliabue.

A qualche settimana di distanza dall’inaugurazione della nuova chiesa di Ferrara, a 10 anni dal concorso, Embt è protagonista in Italia nell'ambito del programma di architettura della Academia de España, in vista del 150° anniversario della sua fondazione nel 2023.

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A partire da giovedì 3 marzo e fino a metà maggio 2022, le sale ed il chiostro della Real Academia de España a Roma ospiteranno oggetti e storie legate a progetti emblematici dello studio spagnolo, invitando gli spettatori ad entrare nel loro universo di schizzi, modelli, disegni e pensieri.

Continuità è la parola chiave. Intesa come relazione tra la preesistenza e il nuovo intervento architettonico, così come continuità dello studio di architettura Embt nel passaggio dalla direzione congiunta dei due creatori a quella in solitario di Benedetta Tagliabue, dopo la scomparsa di Enric Miralles nell’anno 2000.

In mostra cinque progetti emblematici: il Mercato e quartiere di Santa Caterina a Barcellona, il Municipio di Utrecht, il Parlamento di Scozia, la trasformazione di Hafencity nell’antico porto di Amburgo e la stessa chiesa e complesso parrocchiale di San Giacomo a Ferrara.

La casa di Enric e Benedetta a Barcellona fa da filo conduttore dell’esposizione, evocata grazie alla presenza di decollage nelle pareti di ogni sala: «una serie di stampe a scala reale d’immagini della casa sovrapposte e strappate in vari layer, che permettono al visitatore d’intravedere ciò che c’è sotto. Attraverso l’ultima sala - spiegano gli organizzatori - si accede direttamente al chiostro dove la mostra continua con la presenza di altri progetti dello studio, importanti per il contesto storico in cui si inseriscono e per la loro capacità di adattarsi ai diversi luoghi geografici e a mutevoli situazioni». Tra gli altri i progetti di Romanville in Francia, il lungomare di Rimini, il Kàlida Center a Barcellona, l’installazione Too Good To Waste, il Padiglione di Shangai, la mostra Voglia d’Italia al Vittoriano, la stazione di Napoli e le mostre “Paseos” e “Lessico Italiano” alla Real Academia de España en Roma.

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«Siamo molto felici di tornare alla Real Academia de España A Roma. La nostra prima mostra qui con Enric fu nel 1995, la seconda nel 2012 ed è sempre emozionante per me ritornare. Questa nuova mostra è un omaggio alla memoria e alla continuità, ma anche all’intenzione di integrarsi nelle trame della tradizione senza rinunciare all’invenzione e alla novità». Questo il commento di Benedetta Tagliabue, curatrice della mostra e direttrice della Fundació Enric Miralles e dello studio Benedetta Tagliabue – Embt.

Il sistema espositivo utilizzato è stato progettato personalmente da Enric Miralles per la fiera ARCO di Madrid del 1996, senza essere poi realizzato. L’allestimento della mostra, curato da Caterina Miralles Tagliabue, lo interpreta in una veste nuova adattandolo agli spazi dell’Accademia.

In copertina: Embt, mostra "Trame della memoria". Ph. ©Paolo Fassoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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