15-03-2024 Luigi Rucco 2 minuti

La rigenerazione di Cremona passa attraverso i Giovani in centro

Il progetto ambisce ad avere un impatto sociale, culturale ed economico sul cuore della città

Quali sono gli attori, i destinatari e i fruitori del processo di rigenerazione di una città oggi? Da questo quesito parte la riflessione che Cremona, città in fermento e oggetto di nuovi progetti di riqualificazione, condivide con i propri cittadini in vista di un evento in cui discutere del futuro della città.

Una tavola rotonda il 19 marzo a Palazzo Affaitati per condividere visioni e trasformazioni che, da qui ai prossimi anni, interesseranno Cremona, in cui saranno presenti anche Gabriele Barucca (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi), Isabella Inti (Politecnico di Milano), Giuseppe Landi, (Politecnico di Milano), Federica Marzuoli (Regione Lombardia), Angelo Micheli, (architetto, Terre di Cremona), Maurizio Mario Ori, (presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune di Cremona), con la moderazione di Silvia Botti (One Works Foundation).


Progettisti, amministratori, studiosi e architetti invitati a Pensare la città, da qui il titolo della tavola rotonda.


Con lo scopo di condividere visioni intorno a un insieme di elementi morfologici, fisici, storici e culturali con cui dialoga l’uomo all’interno di un contesto urbano, definendo e aggiornando il concetto stesso di città.

L’incontro nasce nell’ambito del progetto del Comune di Cremona “Giovani in centro”, volto alla rigenerazione del centro storico, nella zona delimitata dall’ex cinta muraria medievale, lungo l’asse nord-sud che collega il tracciato dell’ex pubblico passeggio alla zona centrale della piazza Duomo, con un vasto lavoro di ripensamento e riuso degli spazi in abbandono, attraverso una strategia di sviluppo urbano sostenibile.

Oltre agli interventi fisici il progetto vuole avere anche un impatto sociale, culturale ed economico su un intero quartiere del centro storico, attraverso interventi che possano essere al servizio prima di tutto della fascia di popolazione più giovane della città: bambini, adolescenti, ragazzi, studenti, giovani famiglie e studenti/lavoratori fuori sede. L’intento è quello di coniugare tre risorse cittadine importantissime: il capitale umano rappresentato dai giovani, quello materiale rappresentato dagli edifici e quello immateriale, rappresentato dalla portata sociale e culturale dell’intervento, che non può prescindere dalla collaborazione tra gli attori che, a diverso titolo, prendono parte alla vita della città.

«In questo momento Cremona appare come una vera fucina della partecipazione e della progettazione. “Giovani in centro” si pone degli obiettivi di lungo periodo e per questo ambiziosi e guarda al futuro, comprendendo idealmente tutti gli interventi che coinvolgeranno la città con la volontà di portare le nuove generazioni al centro non solo della città, ma anche al centro dell’azione pubblica, promuovendone il protagonismo e la partecipazione, innescando meccanismi capaci di generare valore sociale e favorire il loro  futuro professionale, personale e familiare, in una città rinnovata, accogliente e accessibile», dichiara il vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio, presentando l’incontro cui parteciperanno alcuni degli architetti coinvolti nei progetti cittadini: Mario Cucinella, che firma il nuovo Ospedale di Cremona pronto entro il 2024, Lamberto Rossi, Stefano Peyretti e Vincenzo Sidoti.

Un laboratorio di pratiche e strumenti che si metteranno in campo per progettare e definire, insieme a cittadini, abitanti, studiosi, architetti e amministratori, prospettive di intervento che tengano conto di sviluppo culturale, coesione sociale e benessere dei cittadini.

In questo contesto sarà resa disponibile anche la pubblicazione relativa al progetto “Giovani in centro”: un quaderno che terrà traccia degli incontri, laboratori e interventi che si svolgeranno in quest’ambito, costituendo un vero archivio costantemente aggiornato.

In copertina: Cremona Panorama ©Marco Saracco

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Luigi Rucco
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