10-05-2015 Paola Pierotti 5 minuti

A Bergamo Giorgio Gori lancia una stagione di concorsi. Si parte con l’ex caserma con Cdp

Il sindaco, comunicatore e architetto, descrive la sua politica di rigenerazione urbana: concorsi e partnership con Stato e privati

Per la Caserma Montelungo concorso internazionale in due fasi con Cassa Depositi e Prestiti. Riuso con residenze (anche per studenti) e servizi, compreso un centro universitario sportivo. Premio per il vincitore: 50mila euro. Giuria presieduta da Francesco Dal Co.

Sindaco-architetto e altri tre architetti in Giunta (compreso l’ex presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia che è Assessore alla riqualificazione urbana, edilizia pubblica e privata, patrimonio immobiliare). Siamo a Bergamo dove Giorgio Gori laurea in architettura, eletto meno di un anno fa (dopo una carriera da manager e produttore televisivo) è il terzo sindaco più apprezzato d’Italia secondo il sondaggio del Sole 24 Ore. Sindaco con delega alla comunicazione (@giorgio_gori conta su twitter 78.275 followers), politiche sovracomunali, fondi comunitari, attività produttive e commercio, personale, partecipazione, società ed enti partecipati.

Un sindaco che sta spingendo verso una reale stagione di concorsi di architettura con il primo bando già pronto e il materiale online, e il secondo previsto dopo l'estate. Due concorsi di progettazione e non di idee. Non annunci ma fatti come quelli che tante amministrazioni hanno comunicato negli anni scorsi restando lettera morta. Per fare due esempi a Bologna solo recentemente l'Ordine è riuscito dopo molte richieste alle Pa a dare concretezza ad alcuni bandi e a Roma si è registrato un lungo stand by tra l'operazione "Meno e più" e il più recente per Progetto Flaminio sempre con Cdp Investimenti sgr.

Concorso per la rigenerazione della Caserma Montelungo. Gori ha partecipato al Convegno nazionale dell’Ance Giovani (Milano, 8 maggio 2015) nel giorno in cui nella sua città veniva presentato il bando della Cassa Depositi e Prestiti per riqualificare il vecchio edificio abbandonato della vecchia Caserma Montelungo: un concorso internazionale in due fasi volto a selezionare il progetto più bello e funzionale per il restyling della caserma che dovrà ospitare residenze e servizi, compreso un centro universitario sportivo: per il 50% della superficie totale sono previste residenze universitarie. Gara con premio da 50mila euro per il vincitore e con rimborsi da 20mila euro alla short list dei partecipanti: una di quelle che in Italia non si vedono da tempo. Le candidature saranno aperte dall’11 maggio al 19 giugno; tra i partecipanti saranno selezionati 5 finalisti che dovranno presentare i loro progetti entro il 20 novembre. La giuria sarà presieduta da Francesco Dal Co e il progetto vincitore sarà annunciato il 20 dicembre. Tutti i materiali sul sito dedicato.

La presentazione del bando.

Il segreto della nuova giunta. Gori ha presentato ai giovani costruttori il contenuto del maxi-bando e ha spiegato qual è a suo parere il segreto del successo della nuova giunta di Bergamo. “Con fatica stiamo cercando di far passare la cultura del risultato e della cosa fatta. Il concetto di delivery è abbastanza estraneo in generale all’universo delle Pa – dice Gori – ecco perché vogliamo selezionare cosa fare, dire quando lo porteremo a termine ed essere puntuali nella consegna”. Il bando di Cassa Depositi e Prestiti è uno di questi traguardi visto che il protocollo d’intesa è stato approvato il 17 marzo scorso. “Ogni giorno – continua il sindaco renziano – incontriamo ostacoli e resistenze, collaboriamo con chi in Municipio è vittima di una serie di norme, cavilli e obblighi di rendicontazione giustificati da nobili scopi ma che sono anche una barriera all’efficienza della macchina pubblica. Vogliamo recuperare lo slancio e il dinamismo di chi ha voglia di fare, a tutti i livelli”.

Concorso anche per il centro storico. A Bergamo tornano di moda i concorsi di progettazione. “Faremo un concorso anche per ridisegnare il centro della città, senza toccare le opere di Piacentini ma lavorando sulle quote – spiega il sindaco – lavoreremo sugli spazi ipogei e nell’area dove oggi c’è un fabbricato di 15mila mq occupato da uffici dello Stato che sarà a breve liberato. Anche qui faremo un concorso con grandi nomi: il pre-progetto l’abbiamo messo a punto con Francesco Venezia”. Questo concorso partirà dopo l’estate e sarà un concorso di progettazione internazionale.

Modello Concorrimi. Bergamo sulla scia di Milano con i recenti concorsi dell’operazione “ConcorriMi”, già perseguita anche da Torino. “Un investimento sulla qualità del disegno e dell’architettura” dice Gori.

Partnership con Stato e privati. Sul tema della rigenerazione urbana Bergamo sta lavorando anche alla valorizzazione dell’area lasciata libera dopo il trasferimento dell’ospedale e su molte aree dismesse post crisi dalle industrie manifatturiere. Non solo “stiamo lavorando con la società di calcio dell’Atalanta affinchè si riqualifichi lo stadio esistente – dice Gori – e non se ne faccia uno nuovo in mezzo ad un’area agricola con un investimento da almeno 30milioni di euro”.

Cdp è entrata in campo anche per la valorizzazione dell'area del vecchio ospedale, Ospedali Riuniti, acquisita all'asta per 50milioni di euro. Qui si insedierà l'Accademia della Guarda di Finanza e alcuni impianti sportivi: un modello di riuso intelligente del patrimonio pubblico.

Gori punta sulla fiducia e sulla condivisione del fatto che “l’amministrazione pubblica non ha soldi ma ha la capacità di fare da regia tra tutti gli stakeholders. Lavoriamo incessantemente su questo tema e mi aspetto anni interessanti. Dobbiamo trovare 18milioni di euro per rimodernare il Teatro Donizetti che deve diventare una macchina culturale aperta da mattina a sera, utile a risvegliare una città che negli ultimi anni si era un po’ addormentata”. Gori guarda al futuro ma forte anche di quello che è stato fatto negli ultimi anni, soprattutto sul tema della ricerca scientifica e per le nuove generazioni e cita il Kilometrorosso o il laboratorio I.lab: “nel territorio ora servono imprese che sappiano chiamare e coinvolgere chi si forma da noi. L’attrattività delle città – dice – dipende dalla formazione delle persone”.
 

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Paola Pierotti
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