07-02-2017 Paola Pierotti 3 minuti

Agenzia del Demanio nel 2017: cantieri, Federal Building e impegno con Casa Italia

#ItaliaCresce. Strategie: riduzione del debito, risparmio sui costi di gestione, ripresa del settore delle costruzioni e crescita del Paese

Nell'ambito di Casa Italia va all’Agenzia del Demanio il coordinamento del piano di riqualificazione sismica ed energetica degli immobili in uso alla PA, per oltre 34 milioni di mq di superficie

“Il 2017 sarà l’anno dei cantieri. L’Agenzia del Demanio manterrà la propria mission mirata alla conservazione di 44mila beni, per un patrimonio da 60 miliardi di euro – ha dichiarato Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio – ma focalizzerà investimenti e lavori sui temi della rigenerazione urbana, della riduzione della spesa pubblica e della generazione di entrate, con l’obiettivo di contribuire alla crescita del Paese”.

“Nel 2016 le razionalizzazioni e la riduzione della spesa hanno fatto registrare la migliore performance dell’Agenzia del Demanio toccando il 179% dell’obiettivo fissato, mentre si consolidano i risultati sulle attività di presidio, conoscenza, tutela e valorizzazione degli immobili. Un bilancio – dicono dall’Agenzia del Demanio – che getta le basi per disegnare il 2017 all’insegna di un corposo piano di investimenti per la riqualificazione degli edifici pubblici”.

Novità 2017: Casa Italia e OpenDemanio. Il direttore Roberto Reggi, alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha riassunto i risultati conseguiti e le prospettive per la gestione degli immobili pubblici per il prossimo anno, che puntano sugli investimenti per generare ricadute economiche ed occupazionali. Due le sfide e le novità per il 2017: il progetto Casa Italia, che attribuisce all’Agenzia del Demanio il coordinamento del piano di riqualificazione sismica ed energetica degli immobili in uso alla PA, per oltre 34 milioni di mq di superficie; e l’operazione trasparenza, avviata con la pubblicazione dei dati aperti e accessibili sui beni grazie alla piattaforma OpenDemanio, integrata nel 2016 con la geolocalizzazione dei cantieri e delle operazioni di razionalizzazione, e che sarà completata con la pubblicazione di tutti i progetti di rigenerazione e riuso che coinvolgono il patrimonio pubblico.

“Al centro del dibattito c’è sempre il tema della gestione del patrimonio pubblico. Negli ultimi anni si è alimentata l’idea – ha spiegato il ministro Pier Carlo Padoan – che l’ingente patrimonio si poteva impiegare per abbattere in modo rilevante il debito dello Stato. Non è così: i numeri spiegano che solo una frazione del patrimonio, ormai di proprietà degli enti locali, sia disponibile per l’alienazione e molto spesso servono investimenti propedeutici. Si investe e poi si vende per incassare”. Il ministro è determinato nell’esplicitare il punto di vista del Governo che crede “negli investimenti pubblici come motore di crescita” ma ribadisce “il patrimonio, nel lungo periodo, è un asset, spesso nel breve periodo, essendo spesso inutilizzato, è una spesa”.

Federal building. L’Agenzia del Demanio ha programmato di dare avvio a progetti di razionalizzazione degli spazi pubblici per circa 1,4 miliardi di euro con l’attuazione di oltre 130 piani su tutto il territorio nazionale. “Tra questi – ha spiegato Reggi – 34 sono operazioni di Federal Building che consentiranno di concentrare nello stesso edificio gli uffici della Pa per offrire ai cittadini servizi più integrati e fruibili, generando risparmi per le casse dello Stato. A supporto di questo modello che consentirà di rivitalizzare intere aree urbane e riqualificare gli immobili, un ruolo importante sarà svolto da Inail, che metterà a disposizione le risorse necessarie come stabilito nell’ultima legge di bilancio”.  Il 2017 sarà quindi l’anno dei cantieri in cui verranno avviati numerosi interventi edilizi su edifici pubblici per renderli più sicuri e più efficienti sia nella gestione degli spazi che nella riduzione della bolletta energetica e dei costi gestionali.

Sul tema si è concentrato anche il ministro Padoan ribadendo che dagli investimenti in atto è necessario attendersi obiettivi puntuali come “il risparmio di costi di gestione per ridurre la spesa, il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale, la ripresa del settore delle costruzioni spingendo quindi sull’immobiliare, e ancora la riduzione del debito attraverso le alienazioni”.

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Paola Pierotti
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