16-11-2017 3 minuti

Al via Reinventing Cities, Milano mette in gara cinque aree urbane

Seguendo il modello francese, nel mondo sono 46 gli spazi da riqualificare attraverso interventi di rigenerazione resiliente e a emissioni zero

"Designer e creativi hanno l’occasione di dare impulso a un nuovo modo di pensare l’ambiente urbano, basato su efficienza energetica, attento uso e riuso dei materiali e capacità di rispondere agli effetti del cambiamento climatico"

Beppe Sala

Sulla scia delle iniziative "Reinventer Paris" e "Reinventer la Seine", promossi a Parigi negli ultimi anni, altre città europee sposano l’idea di trasformare pezzi di città con una metodologia innovativa. Ecco che i sindaci di C40, il network mondiale di città impegnate nella formulazione di politiche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, hanno lanciato il 16 novembre il bando "Reinventing Cities". L’obiettivo? Rigenerare siti inutilizzati o in stato di degrado, per dimostrare tra le altre cose che uno sviluppo urbano più sano, verde ed economicamente sostenibile è possibile. L’iniziativa è rivolta ad architetti, urbanisti, designer, sviluppatori, imprenditori, esperti ambientali, start-upper, associazioni di vicinato, innovatori e artisti. Competenze diverse che devono allearsi per trarre il meglio dagli altri e proporre qualcosa di realmente innovativo e fattibile.

Tra le città che hanno scelto di partecipare c’è anche Milano che ha messo in gara cinque siti ora in abbandono, che il comune ha scelto di alienare e valorizzare. Si tratta del mercato di Gorla, delle Scuderie de Montel, porzioni di via Serio e via Doria e dello scalo dismesso di Greco. Sono tutti spazi di proprietà del Comune, già inseriti nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari, fatta eccezione per lo scalo di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane, il cui recupero è già previsto nell'ambito dell'Accordo di Programma per la riqualificazione degli scali ferroviari

C’è tempo fino al 20 aprile 2018 per inviare le proposte, la selezione sarà fatta in due fasi. I vincitori saranno annunciati tra fine 2018 e inizio 2019. 
"Per ognuna delle aree verrà stabilito un prezzo minimo di vendita – fanno sapere dal Comune -. L’avviso pubblico di alienazione si tradurrà in una procedura di selezione sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e tenendo in prevalente considerazione gli aspetti di qualità tecnico-progettuale" secondo una serie di criteri e obiettivi come l’efficienza energetica, l’offerta di mobilità sostenibile, l’attenzione al verde e all’agricoltura, i benefici per la comunità.

"Mi aspetto molto dai progetti che saranno presentati per riqualificare i cinque spazi che abbiamo individuato – ha commentato il Sindaco Beppe Sala, vicepresidente C40 -. Designer e creativi hanno ora l’occasione di dare impulso a un nuovo modo di pensare le architetture e l’ambiente urbano, basato su efficienza energetica, attento uso e riuso dei materiali e capacità di rispondere con efficacia agli effetti del cambiamento climatico".

Il modello è proprio quello francese lanciato nel 2015 dal sindaco della capitale francese e presidente di C40 Anne Hidalgo, che ha promosso la trasformazione di 22 aree di proprietà pubblica, pari a una superficie di 250mila mq. "Pensare locale, agire globale è il motto del XXI secolo – ha spiegato Hidalgo -. Lanciando questo concorso globale concretizziamo questa filosofia, premiando le soluzioni più vivaci e innovative in risposta alle sfide ambientali per stabilire nuovi standard di sostenibilità urbana. Chi meglio dei nostri cittadini può immaginare il futuro della propria città?".

Oltre a Milano, partecipano all’iniziativa anche Auckland, Città del Capo, Chicago, Houston, Lima, Madrid, Città del Messico, Oslo, Parigi, Quito, Reykjavik, Rio de Janeiro, Salvador e San Francisco. Sono stati identificati in totale 46 spazi da riqualificare attraverso interventi di rigenerazione urbana resiliente e a emissioni zero. 

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