19-01-2017 1 minuti

Better Boiler: a Londra il Comune cambia gratuitamente le caldaie inefficienti

Il sindaco Sadiq Khan ha lanciato un piano per diminuire i consumi con ricadute sui costi delle bollette

Riparare una caldaia può ridurre tra le 0,3 e le 1,5 tonnellate di CO2 l’anno rispetto alla situazione attuale, a seconda dell'efficienza del boiler che viene sostituito  
 

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha annunciato il 9 gennaio lo stanziamento di un milione di euro per il piano “Better Boiler”, per sostituire gratuitamente le caldaie della capitale inglese. “Se sei proprietario di una casa con una caldaia rotta o inefficiente, potrai ripararla o sostituirla senza spendere nemmeno un centesimo” si legge sul sito del Comune. I fondi sono eleggibili per coloro che ricevono un assegno da pensione o un supporto economico per famiglie numerose o un’indennità di disoccupazione, o ancora per coloro che hanno un reddito che non supera i 18mila euro all'anno. Gli interessati non dovranno nemmeno anticipare la cifra necessaria per le operazioni di cambiamento, sarà direttamente il governo a pagare l’azienda che si occuperà dei lavori. 

Un intervento che può far risparmiare annualmente dai 99 ai 348 euro per casa, ma non solo. “Riparare una caldaia può ridurre tra le 0,3 e le 1,5 tonnellate di CO2 l’anno rispetto alla situazione attuale, a seconda dell'efficienza del boiler che viene sostituito e può avere un notevole impatto positivo sulla qualità dell’aria di Londra – si spiega nel documento dell’iniziativa – per esemplificare: 1,5 tonnellate sono equivalenti a un viaggio andata e ritorno da Londra a San Francisco”.

Con 8,5 milioni di abitanti e 40 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, Londra mira a diventare un paese leader nella lotta ai cambiamenti climatici. Da 40 milioni di tonnellate di emissioni infatti, la città ha come target quello di arrivare a 18 milioni nel 2025 e a nove milioni entro il 2050, partendo in primis dalla riduzione nei settori dell'edilizia, dei trasporti e dei rifiuti.

Un’azione concreta quella messa in atto dalla città di Londra che ribadisce il fatto che “le città hanno il potere di cambiare il mondo” come recita uno degli slogan di C40, il network mondiale di città impegnate nella formulazione di politiche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, di cui fa parte Londra, insieme anche alle italiane Milano, Venezia e Roma. Ma perché proprio le città? Nonostante occupino solo il 2% della superficie mondiale, gli aggregati urbani sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali, e consumano il 75% dell’energia disponibile a scala mondiale. 

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