12-10-2017 Francesco Fantera 1 minuti

Bologna sposa il contemporaneo e taglia il nastro del nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli

Progetto di Mario Cucinella Architects per la fondazione privata, 3 milioni di euro di investimento

"Una metafora dell’espansione della vita stessa, rappresentata in primo luogo dalla griglia modulare che costituisce il leggero e vibrante involucro esterno della struttura"

Mario Cucinella
Fondazione Golinelli
Centro culturale
Dove si trova:
bologna


via Paolo Nanni Costa, 14
Progetto:
Mario cucinella architects


via Francesco Flora, 6, Bologna
Committenza:
fondazione golinelli


 

Dopo nove mesi di lavori e grazie a un investimento di tre milioni di euro, è stato inaugurato a Bologna il nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli presso la sede dell’omonima Fondazione, disegnato dallo studio Mario Cucinella Architects. A due anni dalla costruzione dell’Opificio, viene completato il grande complesso educativo e culturale nella periferia ovest del capoluogo emiliano che, fino ad ora, ospitava altre quattro aree dedicate rispettivamente alla scuola, a ricerca e alta formazione, all’impresa arti e divulgazione.
 
Il progetto architettonico del Centro Arti e Scienze Golinelli racconta “una metafora dell’espansione della vita stessa, rappresentata in primo luogo dalla griglia modulare che costituisce il leggero e vibrante involucro esterno della struttura” ha spiegato l’architetto bolognese, scelto dalla Fondazione Golinelli non solo per la qualità dei suoi lavori, ma anche per l’attenzione nei confronti della sostenibilità e delle energie rinnovabili.
 
Il nuovo edificio, disegnato dallo studio MCA, è costituito da due elementi principali. Il primo è un volume chiuso di 30×20 e alto 8 metri, caratterizzato da una geometria pura e semi trasparente che riflette la luce nelle ore diurne e risulta luminosa durante la notte. Il secondo è rappresentato da una sovrastruttura metallica, percorribile in alcune sue parti, che avvolge, tendendo all’esterno, il padiglione.
 
All’interno, su un’area di 700 mq, lo spazio risulta privo di partizioni o elementi architettonici rigidi che andrebbero a ridurre la sua flessibilità di utilizzo. Il sito infatti accoglierà molte attività diverse: esposizioni, incontri e spettacoli, senza dimenticare le iniziative mirate all’educazione delle nuove generazioni. Costruzione, ricerca dei materiali scelti e soluzioni impiantistiche sono state realizzate con la NBI spa del Gruppo Astaldi.

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Francesco Fantera
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