Cara Casa, il primo festival sull’abitare che farà tappa in quattro città italiane

03-03-2023 Francesco Fatone 3 minuti

Da Genova a Venezia, passando per Milano e Bologna. Dal 15 al 30 aprile

Un focus sulla casa e su chi la abita. Una rassegna dedicata a quegli spazi sempre più ibridi strettamente condizionati dalle ricadute della recente pandemia. Cara Casa è il primo festival itinerante sui modi dell’abitare contemporaneo, vincitore dell’avviso pubblico “Festival Architettura – II edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, insieme ad altri 8 festival che si terranno in giro per l’Italia in contemporanea dal 15 al 30 aprile, sovrapponendosi in parte anche al Salone del Mobile (18-23 aprile).

Cara Casa è promosso dalla Fondazione degli Ordini degli architetti di Milano, Genova, Venezia e l’Ordine degli architetti di Bologna in collaborazione con l’Università di Genova, la Fondazione Housing Sociale e l’Associazione Ambiente Acqua APS.

A questo festival si aggiungono Abitare la vacanza della Associazione Culturale Plug_in – che connetterà Sassari, Savona e Livorno. Seed Design Action for the Future della Fondazione Guglielmo Giordano farà tappa a Perugia ed Assisi. Rigenera. Circolare della Fondazione Architetti di Reggio Emilia avrà come base Reggio Emilia. Dropcity Convention 2023 dell’Associazione FAS / Gruppo Ferrante Aporti / Sammartini APS si terrà a Milano. Stone Landscapes. New stories for Mediterranean quarries dell’Ecomuseo della Pietra Leccese aprirà le porte del contemporaneo alla Puglia facendo base a Lecce, Barletta e Foggia. Ancora, After History, Afterlife. Festival diffuso di architettura in Sicilia dello Studio Rizoma sarà il festival siciliano con tappe a Palermo, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Catania. Tra gli altri Ferrara Slack City Festival di Atelier Mobile a Ferrara appunto e poi Campania Architettura 2023. Territori plurali della Regione Campania con un itinerario tra Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.

Cara Casa andrà in scena dal 15 al 30 aprile, con un programma di incontri e autorevoli contribuiti, un’indagine ampia per riflettere sulle condizioni di vita negli spazi urbani, sulle loro evoluzioni e cambiamenti.


La cittadinanza potrà partecipare attivamente, accanto a esperti, studiosi e figure istituzionali capaci di analizzare il presente e costruire il futuro.


I temi. A partire dai flussi e dalle dinamiche demografiche delle città fino alle conseguenze sulle condizioni abitative. Si approfondiranno i casi di spopolamento, che minano la vitalità e la sopravvivenza di alcuni centri e quelli opposti, dove la richiesta abitativa è talmente elevata da allontanare intere fasce di popolazione. Dibattito aperto e allargato sul turismo, gli studenti, i nomadi digitali e i city user che interagiscono col tessuto urbano e che, con le loro richieste temporanee, modificano l’identità delle città.

Si parlerà del valore complesso della casa dinamico e multidimensionale, analizzandone le implicazioni sociali, economiche, progettuali e ambientali. Il concetto di spazio abitativo sarà guardato anche in chiave estesa, inglobando luoghi condivisi e pubblici. Dai piccoli ambienti, come un atrio o un terrazzo, fino alle strade e alle piazze che accolgono le articolazioni del vivere quotidiano non assorbibili dallo “spazio casa”.

Un tema, quello della casa, che riguarda da vicino tutte le città che ospiteranno il festival. Milano è in una condizione difficile: il costo della vita e delle case è cresciuto di molto e con esso anche il numero di lavoratori che necessitano di alloggio; i servizi offerti hanno cambiato forma, costi e contenuti. Uno dei temi più complessi per la città di Bologna è la relazione tra la presenza forte di studenti universitari e la penuria di alloggi. Un discorso che coinvolge anche Venezia e Mestre, dove sarà necessario agire a livello di pianificazione con interventi puntuali per collegare realtà urbane diverse. Infine Genova (città per la quale un recente studio mette in evidenza le relazioni tra valorizzazione urbana e costo delle case) intende capire se il patrimonio residenziale sia soddisfacente rispetto a contesti complessi come quello della città.

I programmi proposti dal Festival nelle quattro città comprenderanno convegni, talk, mostre, ciclovisite cittadine, laboratori per famiglie, workshop, visite guidate, walking lectures e conferenze. Nella convinzione che queste riflessioni coinvolgano città e abitanti ben oltre i confini nazionali, sono previsti incontri in alcune città europee, tra giugno e ottobre 2023, organizzati in collaborazione con l’European Federation for Living (EFL) e l’associazione UrbaMonde / Cohabitat.

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Francesco Fatone
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