16-12-2015 Paola Pierotti 2 minuti

Case cantoniere. L’Anas realizzerà 30 progetti-pilota per valorizzare il patrimonio con mix di funzioni

Turismo sostenibile. Sottoscritto l’accordo con Agenzia del Demanio e i ministri delle Infrastrutture e dei Beni Culturali per un brand italiano

"Un esempio di cura del territorio che recupera pezzi di economia e fa sistema"

Graziano Delrio

Dopo le piccole stazioni e i fari è arrivato il momento delle Case Cantoniere. Mit, Mibact, con Anas e Demanio hanno sottoscritto un accordo per valorizzare 30 di quelle case dell’Anas contraddistinte dall’inconfondibile rosso pompeiano, distribuite lungo tutto il territorio nazionale.

Trenta case cantoniere diventeranno entro la metà del prossimo anno un primo tassello di un brand che promuoverà il turismo sostenibile in Italia, riconvertite con un mix di usi che coniugherà accoglienza, enograstronomia e servizi per la mobilità lenta.

Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali, Gianni Vittorio Armani presidente di Anas e Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio hanno condiviso il progetto che punta a valorizzare piuttosto che a dismettere questi immobili ricchi di storia e ben presenti nell’identità del Paese. “Dovremo trovare partner che sviluppano concept di business in linea con la clientela di riferimento, si pensa a precisi orientamenti: relax, energy, foodies e routard” spiegano i promotori già orientati a rivolgersi ad un pubblico internazionale.

Si inizia con l’analisi del patrimonio da valorizzare dove si stima che circa il 10% delle 1250 case cantoniere abbia un alto potenziale turistico, e circa il 55% sia particolarmente interessante sulla base dei flussi del traffico. Dopo aver individuato i casi-studio sarà sviluppato il concept creando un portafoglio servizi adeguato ai molteplici target della domanda. L'Anas a quel punto individuerà i partner strategici per i servizi, i prodotti da offrire e definirà un piano per la commercializzazione. Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi.

Anas ha già sviluppato internamente il concept del progetto: in una tipica casa cantoniera di due piani si ipotizza ad esempio una zona giorno con un mix di servizi per la riparazione delle biciclette e un bar, mentre il primo piano potrà essere adibito a ostello per un’accoglienza economica.

Con la firma dell'accordo sottoscritto da due ministeri con Anas e Demanio si punta allo sviluppo di opportunità imprenditoriali e di occupazione giovanile, ad aumentare servizi al cliente stradale e a realizzare un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio. "Un esempio di cura del territorio che recupera pezzi di economia e fa sistema" ha sintetizzato il ministro Delrio.

Già oggi alcune case cantoniere sono state convertite in pensioni e ristoranti, da Cortina alla Cisa, con questa iniziativa il governo con Anas punta però realizzare un brand nazionale in un modello di rete di servizi diffuso su tutto il territorio, integrando turismo, cultura, accoglienza, artigianato, food&beverage.

Il sito del progetto

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Paola Pierotti
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