28-07-2022 Redazione 1 minuti

Cdp in campo per valorizzare il patrimonio edilizio dell’Università di Torino

Operazione da 120 milioni, cofinanziamento per un 50% del totale

Rigenerazione urbana e campus universitari. A Torino prende quota il progetto dell’Università che permetterà un utilizzo più efficiente degli spazi dell’ateneo e la creazione di nuovi locali, tra cui aule, biblioteche e laboratori a beneficio dei circa 80mila studenti che popolano l’istituto, oltre che dei 4mila dipendenti tra docenti e personale tecnico-amministrativo.

L’iniziativa si chiama ReInventing UniTo e Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha messo a disposizione un finanziamento da 63 milioni di euro (su un totale di 120 previsti, diversamente dai 100 annunciati) nell’ambito del programma di ammodernamento strutturale e tecnologico da 1,4 miliardi promosso dal ministero dell’Università e ricerca (Mur). Un intervento che ha che fare con la trasformazione fisica degli spazi per contribuire a rendere l’ateneo più competitivo a livello internazionale. 


Gli interventi riguarderanno tutte le sedi dell'ateneo piemontese e miglioreranno non solo gli spazi delle didattica ma riqualificheranno anche le aree dell'orto botanico per generare un impatto positivo sulle persone.


Nel dettaglio, l’operazione consentirà diversi interventi sul patrimonio edilizio, che conta complessivamente oltre 120 sedi dislocate in sette poli principali, attraverso un progetto volto alla ristrutturazione e all’adeguamento funzionale degli immobili presenti in Piemonte; il tutto si ispira ai principi Esg (environmental, social and governance) e del New european Buhaus che vuole migliorare non solo gli spazi della didattica, dell’amministrazione e dei laboratori ma anche riqualificare le aree dell’orto botanico, generando in questo modo un impatto positivo sulle persone.

Cdp concede il finanziamento in attuazione del piano strategico 2022-2024 che prevede iniziative in grado di contribuire al progresso economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il Mur, attraverso il Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche, può finanziare fino al 60% delle risorse necessarie per realizzare i progetti presentati dalle istituzioni universitarie statali.

In copertina: Il dipartimento di Scienze della vita e biologia dei sistemi ospitato all'interno dell' ex Caserma Podgora (già Monastero di Santa Croce) © Università di Torino

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