17-12-2018 Elena Pasquini 5 minuti

Collegamento tra Tav Afragola e Napoli, un bando a rischio

Valore dell’opera sottostimato ma richieste di requisiti professionali commisurati al verosimile importo dei lavori

Nello stesso periodo bandita da Invitalia una gara con richiesta di servizi assimilabili a quelli del bando Acamir e base d'asta sensibilmente maggiore

Il nuovo collegamento tra la stazione AV di Afragola e la stazione metropolitana di Napoli prende il via sotto il segno dell’incertezza: la stima dell’importo delle opere ritenuta congrua è sottodimensionata rispetto al valore delle opere ai sensi del Dm 17 giugno 2016, con dirette conseguenze sul corrispettivo per i servizi professionali.
Il calcolo al di fuori delle tabelle della legge Merloni sarebbe stato impugnabile, come ha spiegato a PPANthebrief l’avvocato Fabio Angelini dello studio Publius – Angelini & Partners, ma il conteggio a norma è commisurato a un importo dei lavori ridotto a circa 1/4 rispetto a bandi similari.
Con un’ulteriore “curiosità”: i requisiti professionali richiesti per l’accesso sono invece commisurati all’importo che, più oggettivamente, sarebbe stato da porre a base di gara.

Il focus sul bando – L’ACaMIR, che nel giugno 2017 aveva sottoscritto con la Direzione Generale Mobilità della Regione Campania la Convenzione per l’attuazione dell’intervento da 6 milioni di euro a valere sul FSC 2014/2020, ha stabilito con determina a contrarre del 19 ottobre 2018 n. 258 di affidare i servizi tecnici per la redazione del progetto di fattibilità (CUP: B49D17009050001 – CIG: 76604757F2), affidandosi alla piattaforma di e-procurement Napoli 2019 per eseguire in modalità telematica le procedure.

Il potenziamento dell’accessibilità della stazione AV di Afragola, progettata dall'architetto Zaha Hadid, dalla rete metropolitana di Napoli sarà realizzato attraverso:

  • il collegamento tra la stazione AV di Napoli Afragola e Piazza Cavour di Napoli, interessando i comuni di Napoli, Casavatore, Casoria ed Afragola;
  • collegamento pedonale meccanizzato per l’aumento di accessibilità alla stazione Colli Aminei della Linea 1 della Metropolitana di Napoli (da verificare la fattibilità tecnico-economica);

Il progetto di fattibilità dovrà definire il tracciato, il numero di fermate e il loro posizionamento, la tecnologia da utilizzare e il fabbisogno di convogli ferroviari, oltre al dimensionamento e all’ubicazione del deposito dei treni.

Nei servizi richiesti dalla stazione appaltante sono stati compresi i rilievi, le indagini, gli accertamenti oltre alla redazione degli elaborati necessari per il rilascio di pareri e autorizzazioni degli enti competenti e, in generale, «di tutto quanto necessario a rendere il progetto approvabile», si legge nel disciplinare di gara.
L’importo complessivo a base della gara, per entrambe le fasi, è pari a 3.903.083, 80 euro, al netto di Iva e oneri previdenziali e assistenziali, e valutato pari a zero il costo d’interferenza.

Il confronto con altri bandi – Per servizi assimilabili, Invitalia (stazione appaltante del Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha fissato l’importo di gara a 13.654.784,96 euro. Il bando scadrà il 14 gennaio ed è relativo al servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica afferente all’intervento di realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova. Sempre due le fasi previste per la determinazione di un nuovo assetto della diga che assicuri adeguatamente la protezione dei bacini interni ed assicuri i transiti delle navi in ingresso ed in uscita dal Porto di Genova, tenendo conto anche dell’entrata in esercizio di Calata Bettolo. 

Tornando indietro nel tempo, un altro bando di gara assomiglia nelle richieste a quello partenopeo. Nell’agosto 2017 è stata aggiudicata la gara per la linea n. 2 della metropolitana di Torino che aveva una base d’asta di 6.680.789,48 euro: la procedura aperta aveva per oggetto l’affidamento dei servizi tecnici professionali per la verifica preventiva del progetto di fattibilità tecnico economica della linea metropolitana.
Il disciplinare di gara e i materiali presentati da RTP aggiudicataria sono disponibili sul sito del comune di Torino. 

Il punto di vista della stazione appaltante –  Alle richieste di chiarimento inviate dall’Oice in tre lettere distinte (per cui si rimanda al sito dell’Associazione), l’Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti ha risposto rimandando all’Allegato A del disciplinare di gara. La determinazione conclusiva del corrispettivo da porre a base di gara, per ciascuna delle categorie di opere, è stata ritenuta «congrua», si legge,  in virtù di:

  1. tipologia di opera da realizzare;
  2. ripetitività delle prestazioni connesse al livello di progettazione;
  3. tipologia e il numero di professionalità minimo da impiegare;
  4. durata complessiva prevista per l’esecuzione delle prestazioni;
  5. risultato delle prestazioni da fornire ai sensi del DPR 207/2010».

Per il calcolo, si legge nel paragrafo 2 dell’Allegato A al disciplinare, si sono utilizzati come costi parametrici unitari 90 milioni di euro al km per il collegamento tra la stazione di Afragola e la piazza Cavour di Napoli: 12 km circa di estensione totale in doppia galleria a cui aggiungere circa 500 metri di collegamento pedonale meccanizzato per l’aumento dell’accessibilità alla stazione Colli Aminei della Linea 1 della metropolitana partenopea. Calcolatrice alla mano, ecco venir fuori il costo dell’opera determinato dall’ACaMIR: 1.090.000 milioni di euro.

Previste lungo il tracciato 11 stazioni (compresi 55 mt di galleria) e un deposito di circa 8 treni e del relativo attrezzaggio ferroviario.

La richiesta di requisiti professionali – Nel paragrafo 16.1, lettera a), del disciplinare di gara, è stato inserito un limite temporale di 10 anni come periodo da prendere in considerazione per dimostrare il possesso del cosiddetto merito tecnico attraverso interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell’affidamento.

Il bando tipo Anac n. 3, relativo all’affidamento di servizi d’architettura e ingegneria oltre i 100mila euro con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (com’è quella oggetto del disciplinare Acamir), però, ha eliminato i riferimenti agli ambiti temporali limitanti. Anzi, nella nota esplicativa, la stessa Autorità specifica che «la stazione appaltante dovrà richiedere al concorrente di descrivere i servizi relativi agli interventi ritenuti significativi […] svolti durante tutto l’arco della sua vita professionale».

Per quanto poi riguarda i costi parametrici di riferimento per rispondere al merito tecnico, è sempre necessario far riferimento all’Allegato A. La stazione appaltante al paragrafo 2 scrive:
«I valori delle singole categorie d’opere (indicati nella tabella seguente nella seconda colonna, ndr), sono stati utilizzati dalla Stazione Appaltante per fissare i requisiti di capacità tecnica e professionale dei concorrenti, ai fini della partecipazione alla presente procedura di gara.
Per la determinazione del corrispettivo da porre a base di gara […] la Stazione Appaltante ha invece utilizzato, per ciascuna delle sopra elencate categorie di opere, un valore ritenuto congruo» sulla base delle motivazioni già elencate precedentemente.

La differenza è nella tabella che segue:

Tutta la documentazione di gara è disponibile sul Portale gare della Regione Campania a questo link
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Elena Pasquini
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