04-08-2016 Paola Pierotti 2 minuti

Dal mondo della moda a quello dei motori, immagini che ispirano tendenze e stili nei nuovi hotel

Fotografie che ispirano il design architettonico. Dialogo con Aldo Cingolani di Bertone Design

“Bisogna trasmettere in modo efficace un preciso stile, creare immediato stupore, anticipare nell’immaginario quello che verrà”

Aldo Cingolani

Chi progetta un hotel sa che l’immagine è il primo biglietto da visita. Chi sceglie dove soggiornare in una città che non è casa propria cerca le ultime novità e il restyling è parola d’ordine per essere competitivi sul mercato. Se le grandi catene alberghiere hanno uno standard ormai consolidato, con leit motiv che si ripropongono nelle diverse località, succede sempre più spesso che chi riqualifica strutture esistenti punti tutto sulla grafica, sul colore o ancora su un tema che attraverso simboli, fotografie e oggetti, richiami l’attenzione dei clienti.
Ad Amsterdam l’architetto Piero Lissoni ha firmato un hotel di lusso nell’edificio che ospitava il conservatorio, e per far echeggiare il suono del passato, in tutti i luoghi comuni della struttura, si diffonde costantemente una musica scelta in base al tempo, alla giornata, alle occasioni.
Da Madrid è partita la catena Room Mate che da poche settimane ha aperto un hotel anche a Milano. Il dna? Design accessibile per offrire ai viaggiatori esperienze di felicità.
Le realtà sono infinite. Il mondo della moda ad esempio ha intrapreso una propria strada, legando design e immobiliare: alleanza sempre più stretta come testimoniano le operazioni promosse da Missoni o da Armani, da Versace o Bulgari.

Anche gli appassionati di motori potranno presto avere uno spazio pensato per loro. Aldo Cingolani, affermatosi in Giugiaro Architettura, ceo di Bertone Design, progettista anche del nuovo treno italiano Frecciarossa 1000, ha da poco lanciato una catena di hotel brandizzati “Bertone Design Hotel” con la prima apertura prevista per il 2017 a Roma.
Dal design delle auto all'architettura. Due mondi molto distanti se si guarda all’approccio progettuale, ma vicinissimi quando si tratta di fare comunicazione: “in entrambi i casi è imprescindibile una campagna di marketing e storytelling che spinga su immagini e video fortemente evocativi” spiega Cingolani.

Le emozioni si comunicano con le immagini. “Bisogna trasmettere in modo efficace un preciso stile, creare immediato stupore, anticipare nell’immaginario quello che verrà”. Cingolani ricorda quello che accade nel mondo della moda dove i capi vengono ideati e prodotti in un anno, dopo che si illustrano linee e colori della nuova collezione.

Nel mondo dell’auto servono 3 anni dal concept alla commercializzazione, in quello dell’architettura il tempo raddoppia ulteriormente. “L’immagine evocativa deve restare nel tempo. Ecco che ad esempio quando abbiamo progettato un’auto con linee anni ’60 è risultata efficace un’immagine di Audrey Hepburn da Colazione da Tiffany o nei nostri nuovi hotel – dice l’architetto – per anticipare forme, linee e tessuti degli anni ‘80 e ‘90 abbiamo scelto fotografie che richiamano i viaggi e le auto, contestualizzati in quel tempo”. Immagini come ispirazioni e come identikit del progetto.

Online sul blog di Fotolia

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • La finanza di progetto chiave della partnership pubblico-privata

  • Anci e Gbc firmano un patto per un futuro sostenibile

  • Il toolbox di Carlo Ratti per la Biennale di architettura di Venezia

  • Con la Milano Design Week volano i prezzi degli affitti brevi